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Acero malato

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Ciao
secondo la tua teoria allora dovevano soffrire tutti i bonsai, con il terreno infame che avrebbero, ma così non è stato. Dunque qualcosa su quella pianta è stata diversa come è ovvio, esposizione e irrigazione hanno fatto il danno, se fosse stata in altra posizione quella pianta non avrebbe sofferto. Anche se ci fosse stato un diretto atto con ferro di legatura o altro, la bruciatura delle foglie è sempre una conseguenza di una esposizione e irrigazione non corretta, vasi costretti portano meno acqua e dunque il bonsai deve stare ombreggiato anche se leggermente nelle ore calde estive, non è una pianta in piena terra, qualunque sia la causa accessoria, anche dovuta al surriscaldamento del muro in quel punto o altro, se stava in ombreggiatura e irrigata adeguatamente in quel giorno avrebbe evitato la bruciatura delle foglie apicali.

mi ero promesso di non rispondere più su questo post..poi ci ho ripensato.
se fosse come dici tu, allora anche le altre dovrebbero essere bruciate...
comunque, a parte questo, e per dirla pari pari senza tante curve, di problemi possono essercene vari, e anche di errori.
composizione del terreno in primis, il muschio sopra al terreno, cosa assolutamente da evitare ( cosa ben diversa dal mettere lo sfagno sopra post-rinvaso), irrigazione errata ed anche esposizione errata ( ma forse una concausa di una errata coltivazione ).
come ben sapranno tutti, le bruciature fogliari ( che poi tecnicamente non sono bruciature vere e proprie ) possono essere causate da vari fattori: errata esposizione ( ma con un campestre continuo a nutrire dei dubbi), errato approvvigionamento idrico da parte delle radici, dovute ad una asfissia radicale o stasi vegetativa ed errata irrigazione ( eccesso ).
purtroppo, me ne accorgo sia durante le lezioni che tengo e nei vari forum, gli utenti chiedono, si forniscono info e pareri ( sicuramente anche tutti corretti )..ed alla fine scelgono la soluzione meno.....impegnativa ( come fatto dal nostro amico ), senza però riuscire a capire quale è il reale problema!
anche perchè non vengono fornite informazioni necessarie ( tipo se ha concimato, quando e come si innaffia, se ha usato antiparassitari, se ha lavorato la pianta, rinvasi, cure ecc.......), che sono poi di vitale importanza per una valutazione corretta del problema via computer.
aggiungo, anche con una punta di orgoglio, che sulla coltivazione dei bonsai, ho sicuramente più da insegnare che da imparare!!:lingua:
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
mi pare che dici le stesse cose che dico io, non puoi pensare che se una pianta si scotta anche le altre lo faranno, non sono la stessa pianta moltiplicata, sono sempre diverse in vasi e terreni diversi anche se hanno la stessa miscela. Il muschio non conta un cavolo, se uno irriga bene o no non è fattore legato al muschio, mentre il fatto che tu possa insegnare o imparare non conta nulla.
Si parla di piante e di fisiologia i bonsai sono uguali in tutto e per tutto alle piante coltivate in vaso, per di più la cosa più importante e pressante nei bonsai è che sono in vasi piccoli, bassi, con substrati porosi e che tendono ad asciugarsi presto e surriscaldarsi al sole velocemente, dunque è sempre tutto legato ad un difetto di irrigazione. La concimazione avrebbe colpito molti apici vegetazionali e non solo tre rami alti sopra tutta la chioma.
Il terreno di coltivazione è importante fino ad un certo punto nei danni da scottature, perchè se non c'è acqua a disposizione nel vaso, non c'è sia che sia pomice pura sia che sia argilla pura, il legame che c'è tra terreno e frequenza di irrigazione è un discorso diverso che non ha nulla a che vedere col fatto che si siano bruciate quelle foglie di quella pianta, che nessuno sa se è stata irrigata tanto quanto le altre che non hanno subito danni.
In definitiva non ha nessuna importanza discutere casualmente, su quale sia stata la causa ufologica che ha permesso la carenza idrica in quelle foglie, il fatto che siano bruciature è chiaro, se ci sia stato un errore colturale è ipotizzabile, come potrebbe essere un deficit strutturale fisiologico dovuto a trattamenti bonsaistici su tale pianta, carenza di legno utile all'interno del bonsai e tanto altro.
Una posizione diversa non avrebbe innescato lo stress idrico, rimane sempre un bonsai che per definizione cresce in un vaso ben più piccolo del normale.
 
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