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Acero campestre resuscitato

Greenray

Esperto di Bonsai
Ciao a tutti,

fresco fresco di registrazione, so poco di bonsai e ancor meno di forum, quindi se scrivo nel posto sbagliato vi chiedo di perdonarmi, di indicarmi dove devo traslocare e poi buttatemi pure fuori a calci.

Il mio quesito riguarda un ACERO CAMPESTRE (così credo) che ho prelevato in natura e fuori stagione circa un mese fa.
Nonostante i miei tentativi, il pane radicale s'é sbriciolato e ne è uscito un serpente più che una radice, tanto da costringermi ad arrotolarlo un po' affinché stesse nel vaso.
Legandolo al vaso, mi è servito per costringere la pianta a stare al suo posto, ma non al centro del vaso.
Non ho avuto radici da ridurre perché erano già molto povere.
L'ho potato un pochino, ma da principiante mi sono fermato sicuramente presto per timore di infierire.

Prima di andare in vacanza l'ho messo in una cantina fresca (tanto) ma poco luminosa perché sul balcone, senza nessuno ad annaffiarla sarebbe bruciata.

Al ritorno mi è parso dalle foglie, di aver "simulato l'autunno" perché le foglie erano gialle o cadute.
Pieno di fiducia ho continuato a curarlo anche se non ha dato segni di vita fino a due giorni fa.

Adesso VI chiedo come mi consigliate di agire e sopratutto quando.
  • Quello che ho chiamato "serpente" è il fittone?
  • Se si, quando andrà tagliato?
  • Quando e come sarà bene ridurne l'altezza?
Grazie per qualunque vostra risposta
 

gil hardy

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,

fresco fresco di registrazione, so poco di bonsai e ancor meno di forum, quindi se scrivo nel posto sbagliato vi chiedo di perdonarmi, di indicarmi dove devo traslocare e poi buttatemi pure fuori a calci.

Il mio quesito riguarda un ACERO CAMPESTRE (così credo) che ho prelevato in natura e fuori stagione circa un mese fa.
Nonostante i miei tentativi, il pane radicale s'é sbriciolato e ne è uscito un serpente più che una radice, tanto da costringermi ad arrotolarlo un po' affinché stesse nel vaso.
Legandolo al vaso, mi è servito per costringere la pianta a stare al suo posto, ma non al centro del vaso.
Non ho avuto radici da ridurre perché erano già molto povere.
L'ho potato un pochino, ma da principiante mi sono fermato sicuramente presto per timore di infierire.

Prima di andare in vacanza l'ho messo in una cantina fresca (tanto) ma poco luminosa perché sul balcone, senza nessuno ad annaffiarla sarebbe bruciata.

Al ritorno mi è parso dalle foglie, di aver "simulato l'autunno" perché le foglie erano gialle o cadute.
Pieno di fiducia ho continuato a curarlo anche se non ha dato segni di vita fino a due giorni fa.

Adesso VI chiedo come mi consigliate di agire e sopratutto quando.
  • Quello che ho chiamato "serpente" è il fittone?
  • Se si, quando andrà tagliato?
  • Quando e come sarà bene ridurne l'altezza?
Grazie per qualunque vostra risposta
1) se tu stesso dici che eri fuori stagione perchè non hai aspettato la primavera prossima?
2) devi per forza trovare chi te lo tiene quando sei in vacanza
3) per ora limitati a tenerlo in giardino all'ombra e bagnalo e nebulizzalo aggiungendo all'acqua un po' di sprintene
4)il fittone è la prima radice che forma la pianta ed è verticale,se la tua è orizzontale non è il fittone
5) cerca di fargli superare lo stress e a parte qualche spuntatina nella prossima stagione vegetativa per tutto il resto se ne parla nel 2011
ciao max
 

Greenray

Esperto di Bonsai
  1. Il momento dell'asportazione non l'ho scelto, ma da ACERO CAMPESTRE stava per essere trasformato in ACERO STRADALE, visto che lo avrebbero asfaltato.
  2. Cercherò e sicuramente il modo lo troverò, ma tutto mi capitò la vigilia della mia partenza.
  3. OK, attualmente dopo una settimana piuttosto fresca per Milano, stava cominciando a prendere il sole, solo per qualche ora al dì; dietro tuo consiglio ridurrò quasi totalmente l'esposizione diretta.
  4. Ho capito, è quello che sospettavo e mi chiedo come mai, sembra che sia nato da propaggine, ma attorno non c'erano aceri. Comunque rimane una radice che sarà prob
lematica, potrò comunque ridurla nel 2011?

Molte, molte grazie e ciao.
 

gil hardy

Aspirante Giardinauta
secondo me per quanto riguarda l'unica radice rimasta devi rimandare ogni considerazione al prossimo trapianto. se per quell'epoca avrai notato la presenza di numerosi nuovi capillari la potrai tagliare altrimenti dovrai scortecciarla e strozzarla con un filo di alluminio, spolverarla di ormoni radicanti per indurre lo sviluppo di nuove radichette, se ciò avvenisse la potrai tagliare al rinvaso successivo (dopo altri 2 anni)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Caro Gil Hardy,

ho commesso l'errore di risponderti con "Risposta rapida" anziché con "Rispondi", come sarebbe stato nelle mie intenzioni.
Il risultato è che non ho potuto rileggerlo prima di confermarne l'invio e nemmeno adesso che l'ho già inviato.
Forse non conteneva nulla di utile agli altri visitatori del forum, ma non mi sembra bello fare così e quindi starò più attento in futuro.
Inoltre, il mio primo messaggio l'ho spedito due volte (non vedendolo nella lista).
Ti chiedo se sai come cancellare un messaggio spedito erroneamente sul forum.
Ciao e grazie
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Strano, questa volta con "Risposta rapida" il messaggio appare nella lista.
Che differenza c'é fra "Rispondi" e "Risposta rapida"?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
La risposta al tuo messaggio 00.43.09 che non so che fine abbia fatto, conteneva all'incirca quanto segue:

Ti ringrazio per le tue utili indicazioni sul fittone / non fittone.

Come del resto gran parte degli argomenti, quel trattamento della radice mi è nuovo e mi piacerebbe poter leggere qualcosa in più sulla teoria e sulla pratica.
In particolar modo sullo "scortecciamento" della radice.
La strozzatura credo serva a far si che prevalga la crescita a monte della strozzatura.

La cosa che mi secca è che a causa di quella grossa radice su cui non ho voluto infierire, il tronco si trova da lei spinto sul bordo del vaso (diametro 32 cm.) e le radici che cresceranno, non saranno distribuite uniformemente.

Quello che temo è che per la mia ignoranza, io non eseguia qualcosa che andrebbe fatto subito.
Per quanto riguarda l'aspettare ci riesco, anzi è un bell'esercizio.

Ciao, grazie e scusa la confusione
 

gil hardy

Aspirante Giardinauta
La risposta al tuo messaggio 00.43.09 che non so che fine abbia fatto, conteneva all'incirca quanto segue:

Ti ringrazio per le tue utili indicazioni sul fittone / non fittone.

Come del resto gran parte degli argomenti, quel trattamento della radice mi è nuovo e mi piacerebbe poter leggere qualcosa in più sulla teoria e sulla pratica.
In particolar modo sullo "scortecciamento" della radice.
La strozzatura credo serva a far si che prevalga la crescita a monte della strozzatura.

La cosa che mi secca è che a causa di quella grossa radice su cui non ho voluto infierire, il tronco si trova da lei spinto sul bordo del vaso (diametro 32 cm.) e le radici che cresceranno, non saranno distribuite uniformemente.

Quello che temo è che per la mia ignoranza, io non eseguia qualcosa che andrebbe fatto subito.
Per quanto riguarda l'aspettare ci riesco, anzi è un bell'esercizio.

Ciao, grazie e scusa la confusione
in questo momento hai una sola priorità.farlo sopravvivere. per tutto il resto c'e tempo per es. se anche le radici che crescono vicino al bordo del vaso non crescono nella posizione corretta le correggerai più avanti (in un paio di anni non saranno così grosse da non poter intervenire. per quanto riguarda la formazione di capillari vicino al tronco (se la conosci) segui la stessa tecnica della margotta. ovvero elimini un anello di corteccia stringi un filo di alluminio nella parte più vicina al tronco , spolveri con ormoni radicanti (germon) e rinvasi un po' più profondo
 

Greenray

Esperto di Bonsai
- in questo momento hai una sola priorità: farlo sopravvivere.
-- Concordo, è quello a cui tengo di più, l'aspetto bonsai può aspettare.

- per tutto il resto c'e tempo per es. se anche le radici che crescono vicino al bordo del vaso non crescono nella posizione corretta le correggerai più avanti (in un paio di anni non saranno così grosse da non poter intervenire.
-- Questa era una cosa che temevo di non riuscire più a fare, ora mi hai tranquillizzato.

- per quanto riguarda la formazione di capillari vicino al tronco (se la conosci) segui la stessa tecnica della margotta. ovvero
-- La conosco "di vista" ed ho fallito alcuni tentativi, altri sono in corso ma senza troppe speranze.

- elimini un anello di corteccia stringi un filo di alluminio nella parte più vicina al tronco , spolveri con ormoni radicanti (germon) e rinvasi un po' più profondo
-- Trovo questa tecnica, molto interessante così come la margotta; il suo nome è all'incirca: strozzatura delle radici?
Ho letto che questa tecnica ha curiose varianti, per esempio col rame al posto dell'alluminio oppure con una tavoletta forata al posto del filo.
A parte il mezzo che presenta i suoi bei rovesci della medaglia, è interessante l'idea che sia la pianta ad autoregolarsi, strozzandosi da sè mentre cresce.

Beh, di tempo per documentarmi e studiare, magari anche imparare ce l'ho!
----

Come ho già scritto, estirpando questo acero, quasi non è rimasta terra intorno alla radice, così ho acquistato un sacco di "Terra per bonsai", ma sospetto che non sia l'ideale.

Ecco la sua composizione:

AMMENDANTE TORBOSO COMPOSTO
COMPONENTI DI ORIGINE:
Torba bionda, argilla Montmorillonitica e Bentonitica, Corteccia di Pinus pinastrer 0-10 mm., sabbia silicea, silicati vulcanici.
CARATTERISTICHE ED ELEMENTI UTILI
Carbonio organico sul secco (C) ........ 30,5 %
Acidi umici e fulvici sul secco ..............8,5 %
Azoto organico sul secco (N) .............0,63 % ........(82% dell'Azoto Totale)
Rapporto C/N ..................................48
Rame totale sul secco (Cu) ................50 ppm
Zinco totale sul secco (Zn) ................40 ppm
% minima di torba tal quale ................55 %
Salinità ...........................................900-1400 uS/cm


Quale sarebbe la composizione adeguata per l'acero campestre?
Nel caso non andasse bene ciò che ho usato, posso sostituire (magari gradualmente) oppure devo comunque attendere il prossimo anno?

Ho un altro acero (acero2) che diversamente dal primo (acero1) ha conservato la sua bella zolla (più di sassi che terra), ma perquanto più malconcio del primo (parzialmente "cementato"), non sembra deperire.
Sarà la gioia d'essere scampato al boia!
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gil hardy

Aspirante Giardinauta
non saprei denominare il tipo di tecnica di cui abiamo parlato, il rame mi è stato sconsigliato in quanto rilascerebbe delle sostanze poco gradite alla pianta (+ o - tossiche per internderci) comunque può funzionare anche senza strozzature.
l'acero camperstre si adatta bene a vari tipi di terriccio anche se quello che hai preso è un po' acido (torba bionda, corteccia di pino) io ti consiglio al prossimo rinvaso una miscela di akadama al 50%(se non la trovi va bene la pomice, con una granulometria piuttosto grossa,per facilitare lo sviluppo delle radici) e terriccio universale per l'altro 50%
p.s. va soggetto a marciume radicale ,lascia asciugare tra un annaffiatura e l'altra
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Il terriccio che ho impigato rimane infatti molto, molto umido e grazie a questa mia sensazione ho già saltato delle innaffiature quando l'ho visto ancora umidissimo. Così, mi sono limitato a nebulizzare molto la sera rami e gemme (ormai qualcuna è già fogliolina) e solo un pochettino la mattina 6:30 7:00.
 
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