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Acclimatazione

V

Veon Itil

Guest
Ciao oggi sono in vena di dubbi esistenziali e mi vengono in mente le domande piu' assurde. Ho letto molte volte di acclimatazione, ma in realta' non so che significhi, mi immagino che consista nel selezionare una specie, cercare individui adatti ad un clima ed espanderli. Quindi 'acclimatazione e' solo una selezione o e' un'arte, un insieme di tecniche ed intuito per rendere una pianta adatta ad un particolare clima?
Chi mi fa un corso accelerato di acclimatazione?
Grazie Veon
 
Y

yanomami

Guest
In parte hai ragione,non hai tutti i torti.
acclimatazione,è quando hai una pianta da interno che hai messo fuori,nella bella stagione,è poi la porti dentro prima del freddo.Va da se ,che quando porti dentro la pianta ,perderà le foglie per lo stressss, sarà un pochetto moscia,ma è inevitabile,poi,dopo 15 giorni la rivedrai pian pianino ricominciare a muoversi,UNA COSA CHE NON SI FÀ è quello di strappare le foglie ,esse devono cadere da sole,cosi non ci sono ingressi per i parassiti.
Quando poi le piccole foglie si aprono,gli disamo una bella lavata,una concimata e ci preoccupiamo di tenere il terriccio umido,e più umidita per via dei termosifoni
Ma anche noi quando andiamo in un clima diverso dal nostro abbiamo bisogno di acclimatarci,
ho avuto la possibilittà di vedere l aurora boreale,il mio problema enorme è stato che non veniva mai buio,ci ho messo 5 giorni per cominciare a dormire.......
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Veon,
a rigore con acclimatazione dovrebbe indicarsi la fase durante la quale avvengono e si concludono tutti i processi di adattamento di un essere vivente a situazioni ambientali diverse da quelle di origine. Dato che è notorio che non so esprimermi, provo ad aggiungere un esempio. Quando ci si reca in un paese con un fuso orario marcatamente diverso, la fase durante la quale noi ci adattiamo alle nuove condizioni è l'acclimatazione, durante questa fase, più o meno lunga a secondo delle nostre caratteristiche e di quelle dell'ambiente in cui ci troviamo, noi cambiamo il ritmo di molti processi fisiologici per 'adattarci' alle nuove condizioni. E' nell'adattamento alle singole nuove condizioni (sonno, alimentazione ecc) che noi possiamo intervenire per agevolarlo e/o accelerarlo.
Nella pratica però acclimatazione ed adattamento vengono usati come fossero sinonimi.
Nell'illusione di aver chiarito qualcosa....
Pietro Puccio
 
V

Veon Itil

Guest
Grazie Yano e PP, ho capito bene il principio, mi sfugge piu' la pratica. Leggevo di un tizio che ha acclimatato le palme in toscana. Ora mi sa che e' un po' duro far crescere le palme in Toscana, quindi ci devono essere dei trucchi o forse e' solo questione di c... fortuna?

Ciao Andrea
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Andrea,
premesso che 'acclimatazione' dovrebbe indicare semplicemente la fase 'transitoria' tra due stati 'stazionari' caratterizzati da condizioni climatiche significativamente differenti, indipendentemente da ciò che avviene o si fa durante tale fase (come la 'convalescenza' indica la fase transitoria tra uno stato patologico ed uno normale, non le cure e ausili che si fanno durante tale fase). Premesso che non è affatto detto che la pianta sopravviva durante questa fase, qualunque siano gli accorgimenti, le tecniche e le ....parti anatomiche dell'acclimatatore. Chi vuole avere qualche possibilità di successo, a parte le ... parti, deve conoscere bene le condizioni pedoclimatiche della specie che vuole adattare e quelle proprie, deve conoscere un pò di fisiologia delle piante, ad es. per la particolare costituzione, in genere le piante che vivono in aree semidesertiche anche torride, si adattano meglio a climi molto più freddi. Deve conoscere ad es. l'estensione dell'areale di origine, piante che hanno una ampia distribuzione sono molto più 'elastiche' nell'adattarsi ecc.. In aggiunta, fatta una prima cernita, si può fare una selezione varietale da un gran numero di semi e selezionare dopo prove di adattamento quelle più resistenti ecc. ecc.
Saluti
Pietro Puccio
PS: come mai hai citato le palme?
 
V

Veon Itil

Guest
<BLOCKQUOTE>quote:</font><HR>Messaggio originale scritto da: Pietro Puccio:
PS: come mai hai citato le palme?<HR></BLOCKQUOTE>

Grazie PP per la disponibilita' e le ricche informazioni. Ho citato le palme perche' vivendo vicino all'appennino quello e' il limite tra il mio clima umido e schifoso della PP (pianura padana) e la mitezza della liguria con i suoi dolci fiori e i suoi profumi. Per me le palme hanno sempre rappresentato qualcosa di esotico, cio' che c'e' aldila' dei monti, il nuovo mondo... e poi non sono cosi' comuni da me.
Ciao Andrea
 
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