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Abbassare la durezza dell'acqua

Bozzo74

Aspirante Giardinauta
Dove abito l'acqua è medio dura e non credo vada bene per le camelie.
Quali metodi utilizzate per abbassare la durezza?
 

maxz64

Giardinauta
Aggiunta di acidi.
Nella mia zona il pH è circa 7.8.
In tal caso sono sufficienti 2 ml ogni 4 litri di acqua di un acido forte, cioè con dissociazione tale da non formare un sistema "tampone" (ho semplificato un po'): il dosaggio esatto dipende dal pH. In genere si usa solforico, nitrico o fosforico. Il primo costa poco, ma è pericoloso e in genere non si trova puro. Il nitrico e il fosforico si trovano nei negozi specializzati in idroponica (es. Milano) oppure on line. Considera che agiscono anche un minimo come concime, perché apportano rispettivamente azoto e fosforo.
Ciao

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bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
parli di durezza riferendoti solo al fatto della presenza massiccia di calcio o ti riferisci anche alla presenza contestuale di altri metalli che di solito determinano la durezza stessa dell'acqua?
Se parli di calcare posso aiutarti

Mi ritengo fortunato perché ho ampie cisterne di raccolta della piovana ma mi è capitato in annate particolarmente siccitose di svuotarle e dove utilizzate acqua del rubinetto che dalle mie parti è particolarmente dura e calcarea.
Di solito prendevo un secchio lo riempivo conoscendone la capacità e aggiungevo un cucchiaio di aceto bianco per ogni litro, poi lasciavo decantare una notte e un giorno e poi annaffiavo prelevando l’acqua dalla superficie.
Altro metodo è quello di prendere della torba acida infilarla in una vecchia calza collant e di immergere il fondo della calza nell’acqua per un giorno e una notte e poi procedere come sopra.
Per il resto non saprei, io ho provato ambedue le soluzioni e non ho avuto problemi e ti assicuro che l'acqua del rubinetto nella mia zona è tremenda
 

maxz64

Giardinauta
Sconsiglio l'acido acetico (aceto) che è appunto un acido debole e non forte, come dicevo prima. Infatti appena introdotto in soluzione abbassa parzialmente l'alcalinità e anche il pH, ma poi rapidamente (qualche ora) il pH si riprende e il valore dell'alcalinità anche (che è quello che conta, quando si parla di acqua dura) grazie al sistema tampone della CO2 dell'aria, che si ricombina con gli acetati di calcio e magnesio che si erano inizialmente formati con l'aggiunta di aceto. Quindi, l'aggiunta di aceto è sostanzialmente inutile.
Ciao.

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Bozzo74

Aspirante Giardinauta
Lasciare sedimentare l'acqua per qualche giorno può servire? Ma quando è il grado di durezza minimo per dire che un'acqua è dura? Io utilizzo come misuratori i tester per acquari e la mia acqua ha KH=15 GH=20 circa, è dura?
 

maxz64

Giardinauta
E' un discorso un po' complicato da affrontare a livello forum, perché GH e KH si distinguono per durezza temporanea (dei carbonati) o totale. Quella critica per le camelie è quella tamponante, cioè quella temporanea.
Prova a leggere: http://www.acquarionline.it/acquari/index.php?option=com_content&task=view&id=162.
In genere, per le piante acidofile si dovrebbe aggiungere un acido forte fino a far arrivare la durezza a non più di 10 gradi francesi (vedi la conversione sul link, per quanto riguarda la durezza temporanea)


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bausettete

Moderatore Sez. Acidofile
Membro dello Staff
non entro in questioni di un certo livello perché non sono uno specialista del settore ma solo un amatore fai da te senza alcun titolo di studio.
Parlo quindi solo di risultati visibili e tangibili e con la durezza dell'acqua di casa mia, trattata con l'aceto e lasciata decantare, somministrata per un'estate intera e più, non ho avuto alcun problema.
 
Ultima modifica:

fax67

Aspirante Giardinauta
Ma utilizzare un impiantino d'osmosi per acquari( on line con un centinaio di euro si trovano) non è più comodo?!.
Puoi miscelare con acqua dura, usarla pura ed utilizzarla anche per ferro da stiro e macchina del caffè.
Visto poi l'uso per le piante (che non richiede concentrazioni di sali prossime allo zero come in acquariofilia) il cambio membrana lo puoi fare dopo svariati anni.
Un saluto,
Fabio


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elenoirs

Aspirante Giardinauta
ma quei filtri magnetici anticalcare indicati ad esempio per la lavatrice sono inutili? Parlo da persona totalmente ignorante in materia, quindi scusate se ho detto una fesseria.:)
 

fax67

Aspirante Giardinauta
Se non sbaglio( e qui ci vorrebbe un chimico) i filtri magnetici attuano una sorta di modifica ( e se così fosse non so assolutamente quale) per la quale le molecole " di calcare" rimangono in sospensione nell' acqua senza attaccarsi alle superfici di tubi metallici,lavatrici,ecc.
Dovrei aver più o meno centrato il concetto con parole mie... :)).
Un saluto,
Fabio



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elenoirs

Aspirante Giardinauta
da quel che ho letto su siti vari dei produttori di questi filtri, dovrebbero trasformare le molecole di calcare in aragonite... la cosa che ho notato è che quasi tutti scrivono che anche le piante gioveranno di questa cosa... Quindi non riesco a capire se sono fesserie buttate giù tanto per vendere o se realmente c'è qualche fondo di verità... :boh:
 

fax67

Aspirante Giardinauta
Bè l'aragonite ha a che fare col calcio e penso che per le
acidofile in ogni caso non vada bene.
Se anche l'eccesso di concime può creare danni non solo per le bruciature ma anche per l'accumulo di sali nel terreno, ma ripeto ci vorrebbe un chimico.
Io personalmente utilizzo l'osmosi
E devo dire che non ho riscontrato problemi.
Fabio




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Lylàn

Aspirante Giardinauta
parli di durezza riferendoti solo al fatto della presenza massiccia di calcio o ti riferisci anche alla presenza contestuale di altri metalli che di solito determinano la durezza stessa dell'acqua?
Se parli di calcare posso aiutarti

Mi ritengo fortunato perché ho ampie cisterne di raccolta della piovana ma mi è capitato in annate particolarmente siccitose di svuotarle e dove utilizzate acqua del rubinetto che dalle mie parti è particolarmente dura e calcarea.
Di solito prendevo un secchio lo riempivo conoscendone la capacità e aggiungevo un cucchiaio di aceto bianco per ogni litro, poi lasciavo decantare una notte e un giorno e poi annaffiavo prelevando l’acqua dalla superficie.
Altro metodo è quello di prendere della torba acida infilarla in una vecchia calza collant e di immergere il fondo della calza nell’acqua per un giorno e una notte e poi procedere come sopra.
Per il resto non saprei, io ho provato ambedue le soluzioni e non ho avuto problemi e ti assicuro che l'acqua del rubinetto nella mia zona è tremenda

Mi piace moltissimo questa tua soluzione, specialmente se il tuo risultato è tangibile!
 

Andrea De Ponti

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, io personalmente eviterei di trattare l'acqua dura con acidi vari perchè in ogni caso andiamo ad aggiungere ioni (nitrato- solfato-acetato) che per le piante non somo proprio un toccasana e in ogni caso l'aggiunta dovrebbe essere fatta in rappporti stechiometrici per evitare di abbassare troppo o troppo poco il ph. Sicuramente il metodo di Bausettete dell'acqua piovana è quello più economico ed ecologico e lo adottato anche io. Quando le scorte si esauriscono attacco l'osmotizzatore che uso per produrre l'acqua per gli acquari e produco acqua a conducibilità 50-60 microS.
Confermo che costruire in casa un impianto per la produzione di acqua osmotica con una membrana per acquariofilia (che sono come quelle per uso alimentare ma costano molto meno), un elettrovalvola e un timer, non costa più di 150€.
 
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