Sulla tua risposta posso essere d’accordo, se però la metti sul piano personale tipo: “io sento in maniera più forte questo genocidio, rispetto agli altri, per motivi geografici e di parentela”. Altrimenti se lo vuoi mettere su un piano generale (ma non credo fosse tua intenzione), è un discorso abbastanza ipocrita, soprattutto adesso che viviamo in un mondo di media globalizzati.
Invece, per questo:
Quindi non ci sono vittime di dignità diversa, ma persecutori con grado di responsabilità diversa:
cittadini, ma anche più grave intellettuali, che chiamati per cultura e tradizione e religione ad essere solidali ed autonomi di testa, si son tirati indietro lavandosene le mani quando non addirittura facendosi parte attiva dello sterminio
direi che sarebbe meglio chiarire alcuni aspetti.
E' stato ampiamente dimostrato (e qui si basa il mio precedente ragionamento sui libri di storia scritti dai vincitori) che gli "intellettuali" passati dalla parte del nazismo lo fecero al solo scopo di salvare il sedere. A loro e alle loro famiglie, che in qualche caso erano di origini ebraiche.
Inoltre, è stato ampiamente dimostrato, che a credere veramente alla storia della "razza ariana" non ci fosse praticamente nessuno, Hitler compreso, che occhi azzurri e capelli biondi non aveva. Ma quello era solo uno dei pretesti per arrivare al POTERE e al DOMINIO, e per eliminare tutta quella Casta sociale che era la Classe Borghese Tedesca, i due terzi della quale erano di origine ebraica.
Insomma, come in tutte le guerre, ci voleva un pretesto per liberarsi del nemico, e Hitler trovò comodo utilizzare il (ri-)sentimento nazionale (acuito dalla crisi generata dalla I° guerra mondiale) verso una schiera di poteri forti qual era quella Ebrea, facendone una propaganda negativa che già era stata cavalcata in alcuni ambienti del Clero cattolico (si veda a proposito la lunga storia del “popolo deicida” e compagnia cantante).
Infine, quando scrivi che i persecutori hanno una responsabilità diversa rispetto agli altri genocidi, forse dimentichi cos’è successo ai Nativi Americani (del Sud e del Nord del continente).
Allora ti ricordo brevemente che non i politici di alto livello, ma proprio i liberi cittadini (i famosi “coloni”) dei popoli inglese, spagnolo, portoghese e francese, in quantità di diversi milioni, per loro libera iniziativa senza forzature dall’alto, hanno INVASO un enorme territorio, regolarmente occupato da millenni, e hanno sistematicamente ucciso e perseguito con la violenza tutti quelli che lo occupavano, che non avevano alcuna colpa se non quella di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato della Storia. (A questo proposito, per chi pensa ancora che l’olocausto nazista sia “speciale” per qualche motivo, ed è fermo a “Il diario di Anna Frank”, consiglio la lettura del libro “Seppellite il mio cuore a Wounded Knee”).
In ultimo ritengo che il ragionamento "son stati uccisi milioni di milioni in tutto il mondo" sottointenda "cosa vuoi che siano 6 milioni in più o in meno" ....quantomeno suona male non credi?
Questa forzatura semantica è quantomeno fuori luogo. Quello che a mio parere suona male è "siccome NOI siamo stati vittime dell'olocausto in quanto ebrei (e i neri? gli omosessuali? i disabili?)... allora noi abbiamo il diritto di bla, bla, bla". Suona veramente malissimo, ed è il manifesto del Sionismo da circa il 1945. Una cosa veramente disgustosa, direi.
Io sogno un mondo in cui tutti, a prescindere da età, religione, politica, ecc, possano finalmente dire "Il nazismo ha fatto sei milioni di morti (circa). Piangiamo questi morti, bianchi, neri, rossi e verdi. PUNTO E BASTA". La "giornata della memoria" e tutto quello che ci gira attorno è un grosso palo fra le ruote di questo sogno, e fra le ruote della sensibilità umana. Sempre a mio vedere, ovviamente.