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Matt985

Aspirante Giardinauta
Bene, così il discorso mi torna. Conoscevo la tecnica del sovescio per migliorare il suolo, questa non l'avevo mai vista.
Seguirò il tuo lavoro nel tempo, se avrai la voglia e la pazienza di condividerlo ancora.
Grazie lisyy se vedo che il progetto riscontra interesse continuerò a postarlo.
Sarebbe divertente e costruttivo condividere l'esperienza e ricevere i Vs feedback.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Ed ecco li punto 1.1 del progetto, la prima cosa che ho fatto: la compostiera!
L'ho costruita 7 mesi fa utilizzando le assicelle che si usano per fabbricare i bancali regalatemi da un amica che ha un azienda che opera in quel settore. La base è propro costituita da un bancale. Ha l'antello superiore apribile per i riempimenti ed uno a saracinesca frontale per consentire agevolmente lo svuotamento completo. Capienza di circa 1.100 litri. L'ho riempita al completo una volta sola ad ottobre scorso e il compost è diventato parecchio caldo, mi ha stupito che non fa assolutamento odore, unica cosa quando l'ho riempita cerano parecchie bucce di melograno ed hanno attirato un po di moscerini. Se non ci si mette la frutta il problema non si pone.

comp rd.jpg comp rd 2.jpg rd 4.jpg comp rd 5.jpg

Mi trovo molto bene, visto che la base è un bancale se la devo spostare anche quando è piena posso usare un piccolo muletto a mano.
Cosa cambierei? Potrei mettere della rete metallica all'interno dei pannelli perchè quest'inverno un topolino sentendo il caldo ci ha fatto il nido ed ha scavato delle gran gallerie nel compost o_O

Svantaggi: se si vuole dare una maggiore durata al legno bisognerebbe dargli qualche mano di impregnante possibilmente bio ma i costi sono davvero proibitivi. Esistono delle soluzioni fatte in casa a base di olii vegetali ma non so quanto siano efficaci..


Ultima chicca: può succedere che dei fiorellini tentino l'evasione! :ROFLMAO:
comp rd4 .jpg

A presto!

Attendo vs feedback e consigli sul progetto!!! (y)
ciao
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Hai fatto un bel lavoro, pulito e ordinato. Ovviamente hai considerato bene che, se non trattato, il legno negli anni si degraderà come fa il materiale che contiene. Ci vorranno veramente diversi anni, ma nel frattempo potrebbe perdere in stabilità della struttura. Forse una rete metallica fitta aiuterebbe a tenere insieme anche il legno, oltre che il topino fuori.
Personalmente non mi dannerei l'anima a trovare un prodotto bio, se costa sacrifici economici esagerati, visto che potrai controllarla ogni volta che la svuoti e che hai la possibilità e le capacità per ripristinarla da te.
Io ho una vasca aperta in cui composto solo erba da sfalcio e il biotriturato più grosso, dove sul fondo, a diretto contatto col terreno metto sempre uno strato di rametti grossi, radici di arbusti o comunque materiale ligneo che non passa nella macchia trituratrice. Ho potuto constatare che negli anni i pezzi grossi ammorbidiscono la parte più esterna, ma prima di arrivare a sfaldarsi completamente, o in pezzi utili alla pacciamatura, ce ne passa. Ho un pezzo di radice del pino di casa abbattuto che risale al 2009. Prima o poi finirà di consumarsi.
Mi consolo che hai il topino anche tu, pensavo fosse colpa dai residui di frutta che composto nel mio cassonetto, ma probabilmente è stato il calore. Questa cosa mi è successa solo dall'anno scorso. Negli anni precedenti non avevo mai avuto ospiti indesiderati.
Una cosa che posso consigliarti è quella di fare più attenzione, ove possibile, a non conferire bulbi o radici tuberose di infestanti quali la Oxalis (che hai fotografato), allium o Phitolacca perché nemmeno il calore del compost riesce a "bruciarli" e te li ritroveresti nelle aiuole in cui lo useresti.
Anche nel mondo vegetale non tutto è "buono": io evito accuratamente anche le radici di tarassaco, convolvulus e podagraria. Forse bisogna avere un altro tipo di "riuso" per queste piante.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Ancora ottime considerazioni lissy, ci conosciamo da pochi post e mi sembri molto assennata e sempre sul pezzo. :su:

L'impregante bio l'ho pagato un sacco tipo 23 euro al litro e ne ho usato solo uno ma ne sarebbero serviti almeno 4 lt per dare dua mani. Poi ho pensato che non aveva senso spendere più del costo del materiale che comunque mi è stato regalato. Hai ragione sulla rete metallica magari se ne avrò voglia al prossimo svuoltamento completo lo farò. Non che il topino mi abbia troppo infastidito perchè la compostiera non è presso la mia abitazione ma in una zona industriale, probabilmente con le sue gallerie ha pure ossigenato il compost. Avevo però paura che si creasse una colonia o che le sue deiezioni fossero un fattore di rischio per le successive manipolazioni del compost.

Per quanto riguarda le infestanti nel compost mi hai dato ottimi consigli... con l'ultimo riempimento ho triturato dei gradi grappoli di bacche di palme (credo trachycarpus) confidando che la compostiera li avrebbe resi sterili, spero di non aver preteso troppo, altrimenti vorrà dire che aprirò un vivaio di palme :ROFLMAO:

La phitolacca, quando lo sento mi fa sempre sorridere. Ho scoperto solo da adulto che è la pianta che da giovani chiamavamo "ciubanga". I ragazzi dalle mie parti la usavano come "pipa usa e getta" quando lo stelo è ancora verde e non viola. Che ragazzate! :LOL:
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Per fortuna la prendi con spirito...per ora. Voglio vederti carponi sulle aiuole (meno male che le fai rialzate, farai meno fatica!) quando ti spunteranno le palmette in ogni dove.
A me tocca con il nespolo e il ligustro del vicino che spargono semi a metri e metri di distanza, complici anche gli uccellini, probabilmente, o il vento. Chi lo sa? Il risultato è del tempo in più da spendere a caccia di intrusi e loro rimozione.
La questione del topino crea dei dubbi anche a me. Va bene che maneggio il compost con i guanti quando lo passo al setaccio, ma non so proprio a quali pericoli si vada incontro di preciso. Spero nessuno, visto che il compost viene sparso in giardino dove si presterà ad ulteriore decomposizione. Proverò a tenerlo più umido, magari lo scoraggio.
Mi dispiacerebbe sentirmi limitata nella produzione del compost a causa di questo unico problema. Il risultato di questa produzione casalinga è veramente una mano santa: non puzza, anzi profuma di sottobosco, ha azzerato l'acquisto di terriccio in sacchi che usavo come ammendante per gli impianti in vaso e ha quasi annullato l'apporto di umido alla raccolta differenziata.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Con qualche cautela credo i rischi siano contenuti. Le deiezioni dei topi infetti possono veicolare malattie, tante però necessitano di un taglio od una ferita aperta per bypassare lo strato protettivo della pelle, se usi i guanti meglio ancora. Una volta sparso penso non ci siano più problemi. D'altronde un topo pootrebbe passare sulle aiuole anche senza averci messo il compost. Io ho provato con una trappola a gabbietta perchè non mi andava di usare un esca avvelenata. Ci ho messo una crosta di formaggio come nel più classico dei cartoons, risultato: del topo nemmeno l'ombra se ne è andato di sua spontanea volontà (forse il grana non gli piaceva...).

I miei genitori hanno una buca, non è una vera compostiera, credo che tecnicamente sia un "marcitoio" buttano residui dell'orto e la cacca di qualche gallina e coniglio. Per i topi hanno risolto con due gatti.. solitamente se qualche roditore fa il temerario la paga a caro prezzo.

Ora che ho iniziato a fare il compost davvero non vorrei più rinunciarci, ogni ramo o scarto vegetale lo vedo come una risorsa.

Piccola sorpresa di oggi nei cassoni dove ho stoccato la prima produzione di compost ( sta ancora maturando) sono spuntati dei funghi. Mi sembra di aver letto da qualche parte che è un buonsegno ma non saprei di preciso... forse perchè i funghi "mangiano" la legnina?

Magari se sul forum c'è qualche esperto di compost/funghi ci saprà dire di più.

funghi nel compost rd.jpg
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
I funghi mi mancano...ancora. Quello che non manca, invece, è la presenza di 2 gatti e un cane di casa, ma il topino lo scansano o lui è troppo furbo.
Nella sez. Funghi non ho mai visto trattare questo argomento, ma potrei anche aver mancato una discussione a proposito. Forse si può chiedere a https://forum.giardinaggio.it/members/tmaximo.8371/.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
La potenza (del compost) è nulla senza controllo.

Recitava così uno spot per pneumatici, ed anche il compost vuole controllo. Oggi dopo quattro giorni ha raggiunto 60 gradi e probabilmente rimarrà a questa temperatura per una quindicina di giorni per poi scendere lentamente, davvero un energia notevole. Non c'è alcun cattivo odore e tutto va a gonfie vele ma vi voglio raccontare un aneddoto dove per mia inesperienza le cose stavano prendendo davvero una brutta piega.

compost temp rd.jpg compost temp 2 rd.jpg

L'aneddoto è il seguente. Per fare il compost su internet si trovano precise proporzioni tra carbonio (principamente materiale legnoso) e azoto (foglie verdi, sfalci d'erba, ecc.). Io preferisco andare a sentimento cercando di bilanciare con il materiale che ho a disposizione in quel momento.
Ed avevo a disposizione parecchia di quell'edera che arrampica sugli alberi (qui la chiamano legabosco) con degli steli legnosi e molte foglie e poi delle potature di nespolo. Trituro tutto con il cippatore e mi sembra un ottima miscela. Però la compostiera è già piena, decido allora di usare un cassone industriale di plastica dalla capienza di 500 lt. lo riempio sino all'orlo e devo pressare parecchio per farci stare tutto. Bagno con una decina di litri d'acqua per far partire la fermentazione e non contento lo copro pure con un pannello di compensato a mo' di coperchio. E' inverno, fa molto freddo, penso che il compost starebbe meglio al caldino e quindi posiziono il cassone dentro al capannone, almeno non gelerà. Passano venti giorni e la temperatura del compost è di soli 25 gradi. Non c'è perdita di volume. Sento che qualcosa non va. Allora toglo il compensato e scavo nella miscela per capire che stà succedendo. Già ad una profondità di 20 cm ha una consistenza quasi viscida e un odore che inizia ad essere sgradevole. Stava prendendo piede un processo anaerobico di decomposizione mentre invece il compost viene formato da processi aerobici. In pratica mancava l'aria! Penso: e adesso che faccio? non ho altri posti dove metterlo. Allora porto il cassone nel piazzale lo ribalto vuotandolo completamente e stendo la miscela per farle prendere aria. Metto un bancale sul fondo del cassone con delle rete metallica sopra e con la stessa rete creo due cilindri che dal bancale arrivano fin sopra i bordi del cassone in questo modo ci sarà un aereazione anche del fondo. Riempio tutto con la miscela e lascio il cassone all'esterno sotto una tettoia. Nel giro di tre giorni la temperatura sale ad oltre 65°, non c'è più il cattivo odore. Dalle due ciminiere di rete metallica sbuffa vapore come una locomotiva ininterrottamente per 20 giorni. Tutto si composta al meglio.

Morale della storia: per fare il compost non serve una bilancia di precisione ma un minimo di controllo si.

Vi sono 4 ingredienti principali:
- materiale "marrone" carbonioso (legno, foglie secche).
- materiale "verde" azotato (sfalci d'erba, scarti dell'orto e della cucina se li mettete in compostiera).
- acqua (di norma basta quella contenuta nel materiale "verde") Se ne aggiungete non esagerate perchè toglie spazio all'aria.
- aria (quella dell'atmosfera terrestre è idonea e gratuita :ROFLMAO:)

Miscelate amorevolmente e non potrete sbagliare.
 
Ultima modifica:

Matt985

Aspirante Giardinauta
io evito accuratamente anche le radici di tarassaco, convolvulus e podagraria. Forse bisogna avere un altro tipo di "riuso" per queste piante.

Stavo pensando: con il tuo cippatore non riesci a triturarle? Con il mio farei molta fatica perchè più adatto alle ramaglie. Forse però il gioco non vale la candela...
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Interessante aneddoto, mi ha fatto molto sorridere l'idea delle ciminiere a vapore...
Si sa mai che ti studi un sistema di riutilizzo del vapore per riscaldamento di una serra, magari.
Prossimamente su questi schermi! Finito questo mega progetto di giardino, ovviamente.
Trovo molto bello, te l'ho già detto, il tuo compostato secco e non ci vedo nessuna controindicazione ad utilizzarlo nemmeno come copertura dei camminamenti.
Il mio cippatore (a titolo di cronaca e senza voler fare pubblicità occulta è questo: https://www.agrieuro.com/biotritura...MIhJLVwOC88AIVkAwGAB21OQTPEAQYAyABEgKUofD_BwE) non nasce per sminuzzare il verde fresco, come può essere quello delle erbacee. Anche solo in presenza di molto fogliame verde tende a formarsi una specie di "impasto" che si lega con la segatura più fine e rischia di bloccare il disco con le lame. Quindi non lo uso per frantumare materia verde.
Il mio timore più grosso, inoltre, è che con le infestanti più insidiose quali quelle indicate nel post #23, anche solo un piccolo pezzetto di radice possa moltiplicare la pianta. Guarda cosa ho trovato in cima ad un mucchio di sassi tolti da una nuova aiuola che sto preparando: un pezzetto di phitolacca in pieno germoglio. Coperta dallo strato di sassetti più piccoli, la radichetta aveva trovato una nicchia dove iniziare una nuova vita. Figurati se finiva nel caldo-umido del compost, pieno di nutrimento...chissà che cosa avrei trovato!
Per non saper né leggere né scrivere, io nego ogni opportunità a queste autentiche forze della Natura.
 

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Matt985

Aspirante Giardinauta
Interessante aneddoto, mi ha fatto molto sorridere l'idea delle ciminiere a vapore...
Si sa mai che ti studi un sistema di riutilizzo del vapore per riscaldamento di una serra, magari.
Prossimamente su questi schermi! Finito questo mega progetto di giardino, ovviamente.
Trovo molto bello, te l'ho già detto, il tuo compostato secco e non ci vedo nessuna controindicazione ad utilizzarlo nemmeno come copertura dei camminamenti.
Il mio cippatore (a titolo di cronaca e senza voler fare pubblicità occulta è questo: https://www.agrieuro.com/biotritura...MIhJLVwOC88AIVkAwGAB21OQTPEAQYAyABEgKUofD_BwE) non nasce per sminuzzare il verde fresco, come può essere quello delle erbacee. Anche solo in presenza di molto fogliame verde tende a formarsi una specie di "impasto" che si lega con la segatura più fine e rischia di bloccare il disco con le lame. Quindi non lo uso per frantumare materia verde.
Il mio timore più grosso, inoltre, è che con le infestanti più insidiose quali quelle indicate nel post #23, anche solo un piccolo pezzetto di radice possa moltiplicare la pianta. Guarda cosa ho trovato in cima ad un mucchio di sassi tolti da una nuova aiuola che sto preparando: un pezzetto di phitolacca in pieno germoglio. Coperta dallo strato di sassetti più piccoli, la radichetta aveva trovato una nicchia dove iniziare una nuova vita. Figurati se finiva nel caldo-umido del compost, pieno di nutrimento...chissà che cosa avrei trovato!
Per non saper né leggere né scrivere, io nego ogni opportunità a queste autentiche forze della Natura.

In effetti avevo pensato ad utilizzare il calore per riscaldare una piccola serra, ho visto che molti a tal proposito usano compostare lo stallatico fresco di cavallo perchè genera molto calore ed a lungo. Sul lato pratico però non potrò spostare il cassone all'interno della serra perchè pesa troppo ed a casa non avrò il muletto.

Per il cippato secco l'idea sarebbe quella di utilizzarlo per coprire l'intera zona "food forest" ad eccezione dei raised beds dove ci sarà compost, niente cippato nemmeno nella piccola serra. Quindi se calcolo una superficie di 150mq per uno spessore dai 7 ai 10 cm di cippato ne serviranno circa 10/15 metri cubi che sono davvero tanti. Parte di questi li posso ricavare dai 9 alberi di bagolaro che dovrò rimuovere dal lotto. I tronchi hanno un diametro di circa 35 cm e magari userò il legname per fare una staccionata e/o altro, i rami più grossi legna da ardere ed i rametti fino a 3,5 - 4 cm di diametro li trasformerò in cippato. Tutte le foglie invece vanno direttamente nella compostiera. Per la parte mancante ho pensato di chiedere a qualche giardiniere se mi regala/vende il cippato di ramaglie, spero di trovare qualcuno disponibile. Negli Stati Uniti pare che abbiano dei punti dove gratuitamente si può prelevare il cippato rinvenente dai tagli del verde pubblico. In Italia purtroppo non credo ci sia nulla di simile.

Lascio un video dove si vede un progetto simile a quello che vorrei realizzare.


Per quanto riguarda le infestanti, se non vuoi usare la phitolacca come pipa :ROFLMAO:, ho letto da qualche parte che i giovani germogli sono commestibili a mo' di asparagi. Acceratatene però perchè so che quando diventa viola è tossica. Anche il tarassaco è commestibile. Che l'impiego giusto delle infestanti sia la padella? :LOL:

 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
No grazie, non fumo...meno che mai la phitolacca che continuerà ad essere conferita nel cassonetto del verde. E nemmeno il tarassaco...troppo amaro per i miei gusti. Mia madre veniva a raccoglierlo nel mio giardino per cucinarlo e quando abitavamo in campagna lei e le sue amiche andavano a raccogliere altre erbe selvatiche ugualmente commestibili.
Ora con questo rinnovato interesse per l'agricoltura ecosostenibile, si riscoprono tecniche che i nostri vecchi praticavano tramandate da sempre. E' una cosa molto bella sotto moltissimi aspetti.
Ho visto il video, ed anche un paio di altri sempre della stessa giardiniera olandese, che mi ha confermato l'idea che mi ero fatta del tuo progetto.
C'è tanto duro lavoro da fare, ma in tempi di pandemia non saprei trovarne un altro migliore. Anche senza pandemia!
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
In attesa di postare qualche aggiornamento sul mio programma che arriverà nel fine settimana vorrei condividere con voi un altro "pazzoide" che ha ispirato il mio progetto. Si tratta sempre di edible garden/food forest basati sulla connivenza tra alberi da frutto, arbusti ed ortaggi. Il tutto abbondantemente pacciamato con il wood-chip. Mi piacerebbe trovare qualcuno che condivida la sua esperienza in Italia ma qui non pare essere ancora così diffuso questo metodo...

 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Da quel che si trova in internet di gente che sta sperimentando questa tecnica ce n’è. Forse non su questo forum, infatti mi pare che tu sia il primo che ne testimonia con una discussione ben articolata.
Mi sono vista anche questo video, e mi pare di capire che comunque la preparazione vada avanti per anni prima di poter entrare in produzione. O sbaglio? Per non parlare poi della materia prima che richiede il cippato secco. Serve già un numero di piante da potare o da abbattere in numero sufficiente. Io per il mio giardinetto non sono autosufficiente nemmeno per il compost, ed anche per la risulta grossa del biotriturato devo fare un’oculata scelta su dove conferirlo, se sotto le piante più grandi, nel compost, nelle aiuole di arbusti.
A seguito di questa discussione, voglio copiare l’idea di “lastricare” un passaggio che gira attorno ad un’aiuola con questi avanzi. Lo spazio a disposizione sarebbe max 5-6 m di lunghezza x 60-70 in larghezza x 3-4 cm di spessore (non chiedo tanto), giusto per l’estetica e per non avere terra battuta. Voglio vedere quanto ci metto a raccogliere tutto il materiale.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Pienamente d'accordo lisyy. "Implementare" un orto-giardino o food-forest come dicono gli anglosassoni, è sopratutto un progetto a medio/lungo termine. Ma anche creare un frutteto tradizionale prevede analoghe tempistiche, forse anche più lunghe. Non si possono mettere a dimora alberi da frutto già grandi e produttivi, non senza controindicazioni almeno. Documentandomi un poco mi sono convinto che un albero da frutto messo a dimora giovane (1 o 2 anni) attechirà meglio e non avrà problemi di sbilanciamento tra chioma e apparato radicale. Sarà più sano e infine più produttivo. Il prezzo da pagare? La pazienza: per mangiare pesche magari ci vorranno 3 o 4 anni ma poi, con un po di fortuna, cresceranno alberi sani e non afflitti da mille problemi come spesso accade. Sono inoltre fiducioso sul fatto che la biodiversità tra alberi, arbusti ed ortaggi contribuirà ad avere un micro-ecosistema più resiliente.

Fattore decisivo: il cippato degradandosi nei semestri creerà una rete fungina/micellare che, in simbiosi con le piante, le nutrirà e fortificherà. Ogni anno sempre più. Questo è quello che penso e spero, senza pretese e salvo diverse indicazioni che potrebbero arrivarmi dai più esperti.

La mia road-map per il primo semestre sarà quindi la seguente:

1- condizione iniziale: suolo prevalentemente inorganico a fine cantiere
2- implementazione nel substrato di biochar e compost anche a mezzo fresatura con motozappa
3- se necessaria copertuta con cartoni per bloccare le erbe infestanti riattivate dalla fresatura
4- piantumazione alberi da frutto e arbusti
5- copertura con il cippato
6- messa a dimora ortaggi perenni
7- raised beds per ortaggi annuali
8- serra per riparo invernale agrumi, semenzaio, e varie

Ora sono nella fase propedeutica in cui cerco di accumulare quanto più possibile compost, biochar e cippato. Qualcosa è già stato fatto circa 2 metri cubi e ne condividerò con voi i risultati nei prossimi post.

Per quanto riguarda il cippato l'ideale sarebbe autoprodurselo, pensavo addirittura di mettere i 15 metri di siepe non di piccoli frutti ma di piante da biomassa. Se, comprensibilmente, l'autoproduzione non è alla portata di tutti e nemmeno del sottoscritto, per la parte deficitaria auspico trovare giardinieri che lo cedano (per loro credo sia scarto).

A proposito qui sul forum c'è qualche giardiniere professionista che ci spiega come normalmente smaltisce il cippato di ramaglie??

Magari nasce un mercato di scambio del cippato! Dai su non fate i timidi!! :LOL:
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
A seguito di questa discussione, voglio copiare l’idea di “lastricare” un passaggio che gira attorno ad un’aiuola con questi avanzi. Lo spazio a disposizione sarebbe max 5-6 m di lunghezza x 60-70 in larghezza x 3-4 cm di spessore (non chiedo tanto), giusto per l’estetica e per non avere terra battuta. Voglio vedere quanto ci metto a raccogliere tutto il materiale.

Mi fa piacere averti ispirato e auguro i migliori risultati, che sono sicuro condividerai (in questa discussione pare ci siamo solo noi due :ROFLMAO:).

Se ti posso dare un consiglio, non per esperienza diretta purtroppo, ma per quello che ho visto fare da altri: se intendi stendere uno strato "leggero" di cippato prima dissoda il suolo con una forca vanga, senza rimuovere le infestanti. Copri con dei cartoni, i classici scatoloni smontati andranno bene ma evita quelli lucidi e possibilmene anche quelli inchiostrati, anche se da tempo gli inchiostri più tossici sono vietati. Abbi cura di sovrapporre i cartoni in modo che non ci siano fessure dove possano passare le infestanti. Infine copri con il cippato. Le infestani soffocheranno e lasceranno piccole cavità in cui possono instaurarsi le nuove radici di quello che tu vorrai coltivare. I cartoni degraderanno in qualche mese ed i lombrichi ne vanno ghiotti. Questa pratica viene raccomandata per non ritrivarsi con la parte coperta dal cippato piena di erbe come la temibile gramigna.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Ottimo consiglio quello dei cartoni, non ci avrei mai pensato. Ora che mi ricordo, sul forum c'era @darbin che preparava le buche per le rose con il cartone. Io prima, però, dovrò raccogliere un cubo di cippato per la copertura. Ci metterò una vita...a meno di non disboscare il giardino. Intanto mi studio la cosa e comincio a raccogliere i cartoni
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
Ben ritrovati, aggiorno un poco lo stato dell'arte.
Fino ad ora abbiamo visto alcuni progetti realizzati per la FASE 1 (qui sotto il ricapitolo delle fasi), ma andiamo oltre, facciamo prendere vita a bozzetti colorati con tanto di cara vecchia carta e penna.

Prima di proseguire in questo vlog del progetto voglio fare un piccolo ricapitolo della fasi in modo da contestualizzare i contenuti che verranno e servirà anche a me per non dimenticare le cose. (n):p

FASE 1: RISORSE
1.1 creare una compostiera --> fatto (ve ne parlerò)
1.2 stoccare il compost --> in corso
1.3 stoccare il "cippato secco" --> in corso
1.4 stoccare il biochar "attivato" --> fatto (ve ne parlerò).

FASE 2: PROGETTAZIONE
2.1 design --> primi abbozzi
2.2 scelta essenze da piantumare -->in corso
2.3 scelta piccola serra --> in corso
2.4 design e costruzione raised beds --> da fare
2.5 design e costruzione della compostiera doppia --> da fare

FASE 3: INSTALLAZIONE (prevista per marzo 2022)
3.1 pozzo artesiano --> da fare
3.2 ultima lavorazione del suolo --> da fare
3.3 installazione serra --> da fare
3.4 Piantumazione --> da fare
3.5 installazione raised beds --> da fare
3.6 paccimare con il "cippato secco" --> da fare

E poi varie ed eventuali, dai vostri consigli e dai miei errori. :V

Posterò ancora aggiornamenti sulla FASE 1 che è tutt'altro che compiuta ed anzi procede a passi lunghi e ben distesi.
Ora però i tempi sono maturi per iniziare a pensare seriamente alla FASE 2, più precisamente al punto 2.1.

Ed allora constestualizziamo questo progetto con una piantina che rende l'idea più di tante righe di testo e poi alcune considerazioni.

piantina colorata didascalie.png

Come vedete ha la forma, magari non ottimale, di una striscia. La superficie è di circa 160 mq. Qui cercherò di creare l'orto-giardino. Da ricordare per chi si fosse perso qualche step che l'intenzione è di pacciamare l'intera zona viola di cippato di legno "secco".
Da considerare anche l'esposizione a nord dove sicuramente la casa, anche se su un solo piano, proietterà la sua ombra.
Si tratta di usare un po di ingegno e fantasia per cercare di sfruttare al meglio questo spazio pur nella sua forma peculiare.

Nei prossimi post aggiornerò la piantina con le prime idee su cui stò già meditando. Nel frattempo ogni consiglio è ben accetto.

A presto.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Bentornato.
Io mi preoccuperei non tanto della forma, quanto dell'esposizione a nord. Avrai un po' di ombra soprattutto nella zona orto.
 

Matt985

Aspirante Giardinauta
L'ombra, infatti, problema da non sottovalutare.... e allora valutiamolo.... anzi di più: cerchiamo di valorizzarlo :LOL: :V

Ho innanzitutto provato a definire quali saranno le zone più ombreggiate:
piantina 2 ombre.png

Quindi provare a pianificare un loto utilizzo:
ombra dettagliata.png

Ho inserito principalmente piccole piante del sotto bosco, funghi coltivabili, la matteuccia (una felce molto utilizzata in nord america come verdura selvatica) e due piante di asimina triloba detto anche "banano di montagna". Potrei pensare anche a qualche ortaggio perenne tollerante alla semi-ombra.

A ridosso della recinzione perimetrale troveranno posto la compostiera ed il capanno degli attrezzi, visto che siamo di fronte all'ingresso principale saranno di facile accesso ma leggermente defilati alla vista.

Cosa ne pensate? Qui mi serve aiuto perchè stò davvero improvvisando!!
 
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