Le talee migliori si fanno a giugno luglio e agosto con rametti semilegnosi dell'anno lunghi da 10 a 20 cm fogliati e dotati di tallone cioè di un pezzetto di legno del ramo portante. Per ottenere il tallone si strappa mano il rametto laterale dal ramo principale tirando verso il basso. poi se il baffo del tallone è troppo lungo si accorcia lasciandone un mezzo cm.
Poi la talea si libera dalle foglie più basse e la si accorcia a tre quattro foglie. Le foglie residue si mozzano a metà e le talee pronte si infilano al bordo di un vaso empito di terriccio universale misto a un poco di pomice o di sabbia grossa.
Si comprime il terreno con i pollici alla base di ogni talea, si innaffia bene poi si incappuccia in un sacchetto trasparente e si pone a mezza ombra.
Ogni sera si rivolta il sacchetto se ha troppa condensa (con il metodo del sacchetto si può quasi evitare le successive innaffiature).
Dopo un mese si vedono le radici uscire dai fori del vaso e la nuova vegetazione: si abituano piano le talee ll'aria togliendo il sacchetto e tenendole per 10-15 gg ancora a mezza ombra/ombra.
In autunno dello stesso anno si possono già mettere a dimora.
Ormoni radicanti? Inutili.