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Perché è così difficile trovare imprese di giardinaggio qualificate?

Icchy92

Guru Giardinauta
Mi riferisco principalmente a quelle scelte dalle istituzioni per la "cura" del verde pubbico, ma spesso anche i privati sono vittime di queste aziende che evidentemente non hanno nemmeno un agronomo tra i dipendendi e/o fanno lavorare persone incapaci e non qualificate.
Questa mattina è il turno del cortile della scuola che ho dietro casa, non so se ridere o piangere a guardare gli addetti che tagliano i rami "ad occhio", senza nessuna progettazione o controllo, lasciando solo dei bellissimi monconi (da cui ovviamente spunteranno una marea di rametti questa primavera). Mi ero intrufolato di nascosto qualche giorno fa per togliere il nastro rosso e bianco da alcune piante che assolutamente non andrebbero potate, ma non so se questo basterà a proteggerle :cry:
Secondo voi è solo una questione economica? Ovvero gli appalti vengono vinti sempre dalle aziende più scadenti o è davvero così raro trovare del personale effettivamente competente? Perché potature fatte nel rispetto della pianta le ho viste davvero raramente, in giro trovo quasi sempre alberi mutilati come nelle foto qui sotto:
DSC00376.jpg IMG_20191221_163156.jpg IMG_20191221_163235.jpg IMG_20200114_162256.jpg
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

le piante da viale vengono spesso potate in quel modo oltre che per una questione di costi anche per mediare la necessità di avere alberi grandi a contatto con case, palazzi e persone.
Tigli e platani sopportano bene i tagli drastici anche se, operando in questo modo, si ottiene la produzione di molti rami deboli che, l'anno successivo, andranno nuovamente potati.
Ci si mette molto meno tempo a tagliare tutto ogni anno piuttosto che potare bene dando forma ai rami, eliminando il secco etc.
Potando in modo drastico si ottengono piante che saranno meno rischiose in inverno e che a primavera non avranno (o ci metteranno più tempo ad averla) una chioma enorme.
Piante ben potate avrebbero, anche in inverno, molti rami "rischiosi". Inoltre, subito dall'inizio della primavera, avrebbero una chioma importante, che creerebbe ombra e disagio alle case vicine.

Questo non toglie che le ditte, specie nel pubblico, vengono privilegiate più per il basso preventivo che per l'alta qualità e competenza.

Ste
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Mah, per esperienza piante mai potate si sono spesso dimostrate più resistenti, inoltre quelle nelle foto non sono potature ma capitozzature dei rami. Ovviamente quando sono vicine ai palazzi la chioma va contenuta, ma c'è modo e modo di farlo, spiace vedere che scelgono sempre quello sbagliato :cautious:
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Mah, per esperienza piante mai potate si sono spesso dimostrate più resistenti, inoltre quelle nelle foto non sono potature ma capitozzature dei rami. Ovviamente quando sono vicine ai palazzi la chioma va contenuta, ma c'è modo e modo di farlo, spiace vedere che scelgono sempre quello sbagliato :cautious:

Ciao,

certo che le piante non potate hanno rami più robusti ma sono ingombranti in tutte le stagioni.
Senza potature in inverno hanno, anche se spoglia, una chioma importante. In primavera/estate creano ombra ed ostruiscono la vista. In autunno generano una montagna di foglie.
Partendo ogni anno "da zero" queste cose ci sono ma in misura minore.

I rami grossi, se si vuole mantenere ogni anno la stessa forma della pianta, vanno capitozzati. La sola potatura di formazione o di pulizia non basta.

Inoltre nel tempo in cui si pota bene una pianta se ne capitozzano 10. E questo è un fattore, insieme al costo, da non sottovalutare.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
per ogni lavoro che anni fa mio papà faceva con la ditta per cui lavorava, che aveva un agronomo, c'era sempre qualcuno che si lamentava,
e spesso per il medesimo lavoro c'era chi si lamentava del troppo taglio, e del troppo poco taglio :)

io non amo potare le piante, ma ritengo che il verde pubblico debba essere sempre gestito e mantenuto in modo da minimizzare i fastidi, altrimenti meglio non mettere piante dove potrebbero creare disagi
preferisco mettercele e contenerle

quello che denunci ritengo non sia un problema di incapacità (non sempre perlomeno) ma un scelta di gestione, opinabile

a mio avviso non è ne etico ne legale manomettere le progettazioni dei lavori organizzati da altri.(vedi togliere il nastro che stabiliva cosa e dove potare)

prendi nota e dovesse sbroccarsi proprio uno di quei rami in un futuro temporale, dovresti ritenerti responsabile :sneaky: nel caso creasse maggior disagio
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
La soluzione c'è:
scegliere essenze più contenute nello sviluppo
oppure fare leggere potature del tipo "taglio di ritorno".
Una pianta sottoposta ogni anno a una moderata e attenta potatura necessita poi di meno interventi gli anni successivi.
Piante capitozzate vanno capitozzate ogni anno perchè non è pensabile di diradare gli scopazzi negli anni successivi.
Da me potano tutti gli anni dei ligustri arborei (Ligustrum ovalifolium "Excelsior Superbum") a inizio novembre a sfera regolare e non hanno mai dato noie.
Certo, poi con l'età, qualche pianta viene abbattuta ma l'estetica ringrazia.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Il fatto che gente incapace abbia ben pensato di mettere piante ad alto fusto a 3 metri da un condominio, o in un quadrato di 1 mq di un marciapiede stretto, rende evidente da che persone venga gestito il verde pubblico. In questi casi sono d'accordo che sia necessaria una potatura molto contenitiva, che però non viene quasi mai fatta correttamente (tagliando nei punti giusti e con le angolature giuste, selezionando i rami, ecc.), gli operai che sto guardando ora dalla finestra stanno palesemente tagliando a caso o_O
Ma a parte i casi sopra citati, quando i viali sono ampi e c'è lo spazio adeguato gli alberi andrebbero lasciati crescere quasi indisturbati, limitandosi ad eliminare i rami pericolanti o non equilibrati. Una chioma imponente e naturale dovrebbe essere ricercata, non un fastidio.
Stefano quello che dici ha perfettamente senso, da me però non fanno nessuna delle due cose: capitozzature ogni 4-5 anni e nel frattempo i monconi si riempiono di getti deboli che cadono al primo temporale, per non parlare dell'estetica che a questo punto ti fa chiedere se non si faceva prima ad abbatterli del tutto.
 
R

RobertoB

Guest
Io ne ho viste di cose che voi umani.... IMG_20210112_150149_1.jpg

Comunque concordo con chi ha già detto che il problema non è la mancanza di competenze. Il problema è che le gare sono a ribasso e per stare nei costi bisogna fare in fretta e con manodopera poco qualificata ( meno pagata). Alla stessa ditta che ha fatto quel lavoro schifoso della foto ho visto fare lavori fatti bene per dei privati, ovviamente però c'era un prezzo diverso
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

anche perché nel poco prezzo c'è da mettere dentro le ore degli operai, il noleggio/costo del cestello elevatore, lo smaltimento delle ramaglie.
Le municipalità o le regioni vorrebbero i lavori fatti bene spendendo poco. Non potendo ottenere questo, si accontentano dei lavori fatti spendendo poco.

Le amministrazioni attuali non hanno certamente piantato le piante che si trovano costrette a manutenere. Molte giunte, se potessero, farebbero firma per schioccare le dita e far sparire le piante stesse.
Invece non le possono abbattere per evitare di attirare le ire dei naturalisti, dei verdi, degli animalisti etc.

In Veneto, ad esempio, c'è il grosso problema dei platani lungo le strade. Piante messe a dimora negli anni 20, cresciute a dismisura e che ora hanno problemi di cancro. Sono pericolose per la viabilità ma sono centenarie e non si possono togliere.

Fortunatamente, negli ultimi anni, le varie amministrazioni hanno evitato di piantare alberi che diventano enormi. Ma quelli che ci sono vanno gestiti. Non ci sono alternative.

Ste
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Fortunatamente, negli ultimi anni, le varie amministrazioni hanno evitato di piantare alberi che diventano enormi. Ma quelli che ci sono vanno gestiti. Non ci sono alternative.
Anche qui ci sarebbe molto da dire, ho notato che c'è il boom di prunus cerasifera innestati che puntualmente muoiono dopo qualche anno, come dimensioni vanno anche bene quando c'è poco spazio (meglio un alberello che niente), purtroppo però va di moda usarli anche in aiuole spartitraffico di 3/4 metri dove invece sarebbero adatti degli alberi veri. In ogni caso con il mio messaggio iniziale non mi riferivo a queste situazioni estreme, c'è un viale nella mia città dove decenni fa hanno ben pensato di mettere un filare di tigli a 3 metri dalle case, in questo caso purtroppo bisogna sacrificare l'estetica e la fisionomia della pianta per ragioni di forza maggiore.
Quello che non sopporto è vedere alberi liberi, magari in viali larghi a 2 corsie o nei parchi, distanti da case o costruzioni, che vengono brutalmente mutilati senza alcun ragionevole motivo. Tra l'altro senza nemmeno seguire le regole base per una corretta potatura, quindi spesso rischiano di diventare più pericolosi di prima (y)
Capisco che a farla da padrone sono tempi e costi ma magari alla lunga non sarebbe più economico ed efficiente fare interventi annuali di diradamento leggero? O secondo voi è una battaglia persa? Tra l'altro sono gli stessi motivi che hanno portato a usare il soffiatore a motore al posto di rastrello e paletta, infatti sono anni che sto lottando per farne vietare l'uso almeno nei parchi...
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
alla lunga non sarebbe più economico ed efficiente fare interventi annuali di diradamento leggero?
Questa è cosa buona e giusta.
Testimonianza diretta:
dove lavoro a Milano, la via Celoria ha un viale molto bello di platani.
Ogni 4-5 anni fanno accorte potature leggere da novembre a febbraio eliminando solo il secco, i rami maldisposti, quelli troppo bassi, eventuali riscoppi lungo il tronco e al resto fanno ottimi tagli di ritorno che non snaturano le piante.
Periodicamente segnano con la croce rossa i platani che hanno il cancro, poi in inverno li abbattono, tolgono il ceppo e, prima di piantare un nuovo individuo aspettano due anni.
In via Ponzio (una traversa di via Celoria) ci sono, in detto vialone, stupendi Celtis australis che fanno la volta verde.
Qui che fanno?
Ogni 4-5 anni tagliano a filo tronco solo i rami troppo bassi e la chioma la mondano solo dal secco: le piante sono davvero belle con forma armonica e regolare e lunghi rami robusti che aprono la chioma ben aldisopra delle infrastrutture (fili del filobus e illuminazione).
Anche qui, quando un bagolaro muore levano il ceppo e aspettano due anni per il reimpianto.
In tali viali, cosa fa morire anzitempo le piante?
Il parcheggio!!!!
Ambo i viali hanno le macchine parcheggiate sotto ogni giorno.
La zona di rispetto è ampia ed ha la nuda terra ma parcheggia oggi, parcheggia domani, dai e dai le piante crepano per asfissia.
Ed è un peccato perchè con la posa di ghiaia o di apposite griglie che evitano il costipamento, si avrebbe un bel risultato.
Di contro, in Piazza Leonardo da Vinci, continuano a ripiantare le piante di pado!
Ma che ci fa un pado in una piazza soleggiatissima quando è pianta planiziale? Mah!
Milan l'è un gran Milan ma, a volte, certi errori ci sono.
E' anche vero che, checchè se ne dica, la manutenzione degli alberi a Milano c'è.
E' vero che la nevicata del 28 dicembre 2020 ne ha stroncati o sradicati tanti ma sempre pochi rispetto al non fare manutenzione.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Caro stefano conosco molto bene la zona perché studiavo lì (spesso mi è capitato di fare a piedi anche tutto viale lombardia che è praticamente uguale), questi sono gli esempi perfetti di come dovrebbero essere dei viali alberati. Purtroppo la gente quando cade un ramo o una pianta intera pensa subito che si tratti di poca manutenzione quando invece bisognerebbe imparare a riconoscere l'eccezionalità di certi eventi (vedasi anche la tempesta in veneto quest'estate), o anche la responsabilità di interventi mal eseguiti.
Quando finalmente mi fisseranno un appuntamento presso il comune spero di riuscire a convincerli a cambiare certe cose :rolleyes:
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

faccio anche un'altra riflessione.
Quanti privati si trovano, dopo anni, ad aver i giardini invasi di piante e non sono in grado di gestirli.
Spesso, quando uno inizia a progettare un giardino, le piante sembrano sempre piccole e pochi immaginano come diventeranno nel giro di pochi anni.
Altri invece si trovano in eredità case o pezzi di terreno con alberi grandi e difficili da contenere.

In questi casi o si ha la forza fisica personale, i mezzi e la tecnica oppure ci vanno i soldi per far fare il lavoro a qualcuno. Ma chi non ha ne' l'uno ne' l'altro? Si trova ad avere dei giardini incasinati, costosi, magari pericolosi e non trova una soluzione.

Altra considerazione. Io abito in collina/montagna, in un paesino. Da noi le amministrazioni comunali hanno imposto di tener puliti i propri terreni che confinano con le strade fino a due metri dal ciglio. Ma c'è un mucchio di gente che non sa nemmeno di essere proprietaria di certi pezzi di terra. Questi terreni sono stati ereditati ormai da varie generazioni, ed i loro diretti parenti (e quindi proprietari) non sanno nemmeno della loro esistenza.
In questa condizione o il pezzo rimane selvaggio (e quindi si vedono i bordi strada disastrati che ci sono in tutte le regioni) oppure il comune si incarica di tagliare indiscriminatamente tutto quello che trova, utilizzando quelle frese che sfalciano gli arbusti e lasciando monconi, ramaglie etc. poco più in la del ciglio strada.

Questo solo per dire che le potature degli alberi da viale non sono l'unico problema del verde cittadino.

La cosa fondamentale è, come sempre, il denaro. Se i comuni avessero denaro a bizzeffe non ci sarebbero problemi e tutto sarebbe in ordine, fatto bene, organizzato al meglio.

A Montecarlo non c'è un filo d'era fuori posto. Non un rametto o una aiuola disordinata.

Ma appena fuori dal Principato, la situazione è sempre la stessa.

Ste
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Il problema della progettazione sicuramente è molto comune, anche su questo forum capita spesso di leggere richieste di consigli da parte di utenti che vorrebbero mettere alberi con potenzialità di crescità enormi in giardinetti minuscoli. Il tuo discorso ha senso, ma un'azienda seria dovrebbe cercare di lavorare bene a prescindere... oggi è la seconda giornata di potature e sono sceso a controllare, chi fa questi lavori dovrebbe sapere che ad esempio i rami vanno tagliati a filo di quello rimanente per favorire la cicatrizzazione, invece l'addetto cosa sta facendo? Lascia monconi di 20/30 cm.
Inoltre è risaputo che per fare tagli di ritorno bisogna selezionare un rametto più piccolo che diventerà il nuovo apice, invece indovinate? Molti rami sono diventati dei pali capitozzati.
Evidentemente per essere economici devono lavorare in modo veloce e sbrigativo, ma almeno le basi...
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

le ditte con personale competente hanno dei prezzi. Quelle con personale non qualificato, in grado solo di tenere una motosega o usare un soffiatore, hanno altri prezzi.

Anche da noi molta gente, magari senza lavoro o in cassa integrazione, si è messa ad aiutare i giardinieri (specie nel periodo primaverile/estivo dove il lavoro non manca proprio). I giardinieri in estrema necessità (quando la natura "spinge" è difficile starci dietro) non disdegnano certo un aiuto, tanto "per tagliare l'erba sono capaci tutti". Il problema sorge quando il lavoro, oltre che il taglio dell'erba, necessita di potature, taglio siepi etc.
Le persone mandate a fare il lavoro sono sempre le stesse. Finché si tratta di spingere un rasaerba sono dei maghi. Ma con le cesoie o il tagliasiepi vengono fuori tutte le mancanze.

Il padrone di casa paga e spesso non si rende nemmeno conto del fatto che il lavoro è fatto male (pochi capiscono di tagli di ritorno, capittozature, gemme da fiore etc.). Il giardiniere ha fatto il suo. Sono tutti contenti fino a quando la natura non evidenzia gli errori. Ma anche in quel caso il giardiniere si salva perché la mancata fioritura o fruttificazione viene addebitata alle gelate tardive, alla troppa o poca pioggia, al parassita etc. I rami secchi sono sempre cause esterne. I rami cresciuti piccoli, disordinati e deboli sono sempre colpa di questo o di quello.

La stessa cosa capita nel pubblico. Non penserai mica che chi supervisiona il taglio delle piante da viale capisca, non dico di tagli, ma di piante? L'assessore di turno ha un budget e lo spende. Le piante sono pulite. Ripagano un occhio profano e tutti son contenti.

Ste
 

Charles_b

Aspirante Giardinauta
Molte Ditte sono delle cooperative o delle srl senza il becco di un quattrino, con titolari/dirigenti che di tutto sanno meno che di verde, operai che fino a pochi mesi prima guardavano negli occhi la tigre o l'elefante, o il dromedario, con la conoscenza se va bene di otto parole in Italiano, bravissimi, per carità, ma non sono agronomi, al massimo bravi sbadilanti. I costi ripagano sì e no, i cittadini si lamentano sempre che le piante sono state potate troppo poco, soprattutto i pensionati, i lavori sono tanti, e di soldi non ce ne sono...
Vengono fuori dei lavori che fanno ridere, e se dici qualcosa, ti rispondono "anche troppo", almeno qui a Fidenza. Qui poi hanno scoperto i "viali temporanei". Mettono piante in vaso (vasi giganti) lungo alcune strade, per creare ombra, ma senza fare alcuna opera. Peccato che poi, da Marzo a Novembre nessuno mai annaffi i vasi. Già a fine Giugno gli alberi sono in palese sofferenza, a inizio Agosto la maggior parte sono morti, a Settembre sono spettri scheletriti. Se dici qualcosa, ti rispondono che "attendiamo le piogge". A Marzo dell'anno dopo portano via i vasi e li sostituiscono con altri, ovviamente con essenze ugualmente poco resistenti alla siccità, e a Giugno poi moriranno ancora tutte... Pessimismo e fastidio... pessimismo e fastidio... pessimismo e fastidio...

Charles
 
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