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consiglio per fare un bonsai

Verovero

Aspirante Giardinauta
Ma riguardo le temperature basse, quanti gradi devono esserci per metterli in serra fredda? AVEVO letto sotto i 15...
 
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Verovero

Aspirante Giardinauta
Buon anno a tutti!
Vi scrivo perché ieri controllando i miei bonsai ho notato che l'olivo perde molte foglie, basta sfiorarlo che ne cadono tantissime.
Sono in serra fredda, le temperature hanno raggiunto i -5!
Grazie mille a tutti.
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Concordo con Aurex l'ulivo e non olivastro è una pianta mediterranea e male gradisce temperature troppo rigide per lungo tempo . Non è al contempo una pianta che normalmente perde foglie durante l'inverno quindi la tua sta segnalando uno stato di sofferenza. A questo punto ti consiglierei di trovargli una collocazione a lui decisamente più favorevole e quindi con temperature Che non vadano sotto lo zero
 

Verovero

Aspirante Giardinauta
Concordo con Aurex l'ulivo e non olivastro è una pianta mediterranea e male gradisce temperature troppo rigide per lungo tempo . Non è al contempo una pianta che normalmente perde foglie durante l'inverno quindi la tua sta segnalando uno stato di sofferenza. A questo punto ti consiglierei di trovargli una collocazione a lui decisamente più favorevole e quindi con temperature Che non vadano sotto lo zero
sono dello stesso parere, infatti intorno al vaso ho messo una di quelle buste con le bolle, ho visto alcuni bosai così in rete e poi lo messo di nuovo in serra! In casa fa caldo con i termo anche se la temperatura non supera mai i 18 gradi.
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Allora il problema va ricercato altrove ma questa non mi sembra la stagione migliore per mettere mano a vaso radici eccetera. Per farti un esempio il mio progetto di ulivo su roccia lo tengo in un locale luminosissimo a 15° circa senza calorifero e senza riscaldamento e vegeta tranquillamente
 

Verovero

Aspirante Giardinauta
Buongiorno a tutti!
Oggi è un grande giorno: ho rinvasato Olmo.
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Albicoccus

Giardinauta Senior
Io mi trovo in disaccordo con i miei " colleghi " : io con l'akadama mi trovo bene , basta innaffiare regolarmente , concimare e rinvasare dopo non più di due anni .
 
Esatto, è la frequenza di rinvaso richiesta da questo tipo di materiale che a me non piace e non convince, assieme alla sua fisiologica capacità di degradarsi in determinate condizioni.
Un bonsai maturo, specialmente un bonsai di conifera o di olivo, meno lo si rinvasa meglio è per lui. Va da sè che (a meno di situazioni di emergenza), un terriccio come l'akadama, a meno di essere associato ad altri materiali è di suo piuttosto inadatto.
Per piante giovani, che invece necessitano di terricci sciolti che favoriscano la radicazione e che possono subirre rinvasi più frequenti è invece accettabile anche se i più furbi ci aggiungono una certa quantità di sabbia grossolana e/o terriccio organico.
In ultimo, in casi di esposizione molto assolata o di acqua particolarmente calcarea (e qui parliamo del sottoscritto) si rischiano rispettivamente colpi di secco imprevedibili e un degradamento del terriccio quasi immediato.
Il gran pregio dell'akadama è che si possono annientare i propri nemici e gratificare il proprio ego dicendo "io faccio come i Grandi Maestri: COLTIVO IN AKADAMA". E in questo caso non si può davvero dir nulla se non inchinarsi e fare seppuku.
 

Verovero

Aspirante Giardinauta
Esatto, è la frequenza di rinvaso richiesta da questo tipo di materiale che a me non piace e non convince, assieme alla sua fisiologica capacità di degradarsi in determinate condizioni.
Un bonsai maturo, specialmente un bonsai di conifera o di olivo, meno lo si rinvasa meglio è per lui. Va da sè che (a meno di situazioni di emergenza), un terriccio come l'akadama, a meno di essere associato ad altri materiali è di suo piuttosto inadatto.
Per piante giovani, che invece necessitano di terricci sciolti che favoriscano la radicazione e che possono subirre rinvasi più frequenti è invece accettabile anche se i più furbi ci aggiungono una certa quantità di sabbia grossolana e/o terriccio organico.
In ultimo, in casi di esposizione molto assolata o di acqua particolarmente calcarea (e qui parliamo del sottoscritto) si rischiano rispettivamente colpi di secco imprevedibili e un degradamento del terriccio quasi immediato.
Il gran pregio dell'akadama è che si possono annientare i propri nemici e gratificare il proprio ego dicendo "io faccio come i Grandi Maestri: COLTIVO IN AKADAMA". E in questo caso non si può davvero dir nulla se non inchinarsi e fare seppuku.
Grazie per la chiarezza della tua risposta. Ora è più chiara la tua risposta precedente. Sono neofita per cui accetto i vostri consigli.
La vostra opinione è importante perché la vostra esperienza è sicuramente maggiore di chi è alle prime armi.
A proposito, cosa ne pensate della chioma? E il pezzo di corteccia che è caduto mentre ripulivo la radice?
Grazie mille in anticipo! :)
 
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