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Zelkova serrata

Torakikiii

Giardinauta Senior
Ciao!
Ho quest'albero con me da circa 10 anni, è la prima volta che noto un fenomeno simile.

Nei giorni passati ci sono state almeno 2 occasioni di... tempeste di vento, non saprei come altro chiamarle in assenza di altri fenomeni atmosferici associati, tanto da farmi preoccupare per la sorte dell'albero che oramai sarà alto 8 metri e con un grande chioma frondosa.

Oggi nel mentre passavo sotto, ho notato una sorta di fissurazione su un ramo. Pensavo ad una possibile rottura ma rotto non era. Era come se in un punto la corteccia fosse sollevata intorno ad una fessura piu' profonda, qualche mm.

Ho sollevato 2 scaglie di questa corteccia per verificare cosa ci fosse sotto... e non ho trovato quello che temevo (marciume, larve, cose simili) però è come se si fosse staccato 3/4 mm di legno in quel punto mettendo a nudo una superficie piu' dura interna.

Ho fotografato il fotografabile.
Ho anche trovato una minima quantità di bestiole sotto la corteccia alzata, veramente minuscole. Sono riuscito a fotografarne uno rossastro piu' grande (circa 1mm, l'unico trovato) ed uno dei piu' piccoli... sono nell'ordine del mezzo millimetro direi.

Mi devo preoccupare? E' un grosso ramo (10/12 cm di diametro) che a sua volta si ramifica fino a formare un 25% della chioma. Per il resto tutto sano, foglie, crescita, etc etc null'altro di strano alla mia vista.
Ho inoltre fotografato un'altra zona "strana" ma che a mia memoria e' li da un pezzo senza aver visto mai differenze, non saprei da quanto pero'. Questa e' chiusa, sembra solo che sia stata "sfregata" ma non ha rami intorno che possano farlo.

Qualche info?
Grazie!

IMG_1194.jpg
I pezzetti di corteccia sollevati, vista da "dentro"


IMG_1200.jpg
La bestiola rossa "grande"

IMG_1196.jpg
Quella piccola


IMG_1193.jpg
Altra zona strana antecedente ma non fissurata


IMG_1192.jpg

Il punto in questione. Circa 5cm base per 10/12 altezza
 

danielep

Florello Senior
Ohibò (esclamazione d'altri tempi) !!! Non toccate la Zelkova :mad::mad::mad:
In attesa di un intervento più qualificato sul Forum , ti dirò che, man mano che un albero invecchia diventa un mondo a sé ed un habitat per le più disparate specie animali:)
I danni alla corteccia ed i marciumi sottostanti sono però da evitare quanto più possibile.
Per sanificare ti direi di incidere attorno alla lesione più grossa (l'altra sembra guarita da sola) finché non trovi la giusta successione " sana " e metti a nudo, in sezione, il cambio (dovrebbe essere verdino). A quel punto, dai una abbondante pennellata di anticrittogamico all' interno ( poltiglia bordolese) e copri la ferita attorno con mastice per innesti. ***
Nel tempo il cambio dovrebbe generare il callo e , se non coprire interamente la ferita, renderebbe dura la vita all' ingresso del marciume.
Poi, a giugno, viene a trovarti un amico (si spera) e, insieme, fate talee e margotte per tramandare la pianta alle generazioni future.
Questa, intanto, va salvata;)

*** Se non riesci a fare un "scanpon" al locale Consorzio, puoi sempre ordinare online;)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Quello che di certo posso dire è che il primo animaletto è un trombidide, un grosso acaro non dannoso che spesso si rinviene sui tronchi di alberi essendo prevalentemente predatore e dunque in cerca di prede (la corteccia di un albero adulto è anche un piccolo ecosistema); il secondo è un'ombra impossibile da identificare, ma anche lui sarà lì per trovare qualcosa di cui nutrirsi per le ragioni appena dette.

Quanto al resto, la lesione non sembra avere una origine patologica (per esclusione probabilmente allora traumatica): infatti non si vedono cancri aperti in attività, e non vengono riferiti spurghi o emissioni dal di dentro. Non desta sorpresa che le parti lese non più vitali siano andate incontro a degrado e in conseguenza siano variamente popolate.

Le indicazione della moderna arboricoltura sconsigliano si intervenire chirugicamente o peggio 'tappare' con materiale vario le lesioni (si è visto per esempio che negli alberi tamponati dalle auto nei viali si avevano migliori risultati semplicemente bagnando e coprendo le ferite fresche con fogli opachi per impedire il disseccamento e l'azione degli U.V. sulle cellule in fase di riparazione; il mastice invece induceva la formazione di callo marginale ma rallentava la formazione di tessuto riparativo sulla superficie esposta).

Infine per quanto riguarda la stabilità, lo si può verificare solo in loco attraverso un esame che si chiama VTA (per buttarla lì potrei dire che ove la lesione interessasse solo il periderma=corteccia non vedo particolari motivi di allarme).
 

Torakikiii

Giardinauta Senior
Quello che di certo posso dire è che il primo animaletto è un trombidide, un grosso acaro non dannoso che spesso si rinviene sui tronchi di alberi essendo prevalentemente predatore e dunque in cerca di prede (la corteccia di un albero adulto è anche un piccolo ecosistema); il secondo è un'ombra impossibile da identificare, ma anche lui sarà lì per trovare qualcosa di cui nutrirsi per le ragioni appena dette.
...

Grazie per la tua cortese risposta!
 
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