Di fungicidi e insetticidi di sintesi autorizzati (dati 2021) su tappeti erbosi a livello amatoriale non mi risulta che ce ne siano, e a livello professionale (=patentino) sono ormai molto pochi; tra i primi: tebuconazolo, difenoconazolo, fludioxonil, tra i secondi: demetrina, teflutrin. Contro le malattie fungine esistono in alternativa prodotti microbiologici a base di
Trichoderma spp. e altri inclusi nella categoria biostimolanti o ammendanti.
Riguardo i diserbanti sono autorizzati: in pre-emergenza pendimentalin contro infestanti in generale, in post-emergenza fenoxaprop come graminicida infestanti macroterme, sempre in post-emergenza, mecotop+dicamba, fluroxipir+clopiralid (+florasurame) e un mix 2,4D+dicamba+MCPA+mecoprop contro infestanti a foglia larga.
Posso aggiungere che a seguito di diversi post apparsi ultimamente su questa sezione circa presunti attacchi fungini ho avuto modo di contattare agronomi professionisti che mi hanno confermato che l'orientamento nella conduzione/difesa dei tappeti erbosi si basa ormai sempre meno su prodotti di sintesi ma sul miglioramento genetico e sulla scelta varietale in rapporto alla situazione pedo-climatica, su sistemi di gestione complessiva del manto (lavorazioni specifiche, concimazioni, ammendanti, biochar etc.). Sotto il profilo specificatamente fitopatologico sono in fase di sperimentazione di laboratorio sostanze di origine naturale (es. acido poacico per il controllo del dollar spot
(*)) e in ambiente controllato i compost repressivi (allego foto scattata tempo fa nelle serre di AgroInnova-Università di Torino sempre per controllo di dollar spot).
(*) Il patogeno del dollar spot (ex-
Sclerotinia homeocarpa) è stato recentemente riclassificato
Clarireedia jacksonii