• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Va bene il terriccio?

luci.lla

Aspirante Giardinauta
..ho comprato da Leroy m. Il terriccio per orchidea. Solo che ha un aspetto differente da quello in cui sono abituata a vedere le phal. ( più " terroso")
Siccome già persi una dionea perché mi è stata spacciata X torba acida ció che Nn lo era, mi sorge il dubbio atroce che sia spacciato X terreno consono X orchidee quello che non lo è. Chiedo parere di chi me capisce. Allego foto e grazie 1000
 

Allegati

  • image.jpeg
    image.jpeg
    1.011,9 KB · Visite: 14
  • image.jpeg
    image.jpeg
    989,1 KB · Visite: 27

lilith

Master Florello
Infatti non va bene per le phal. Ci vuole la corteccia di pino.Se non la trovi nei negozi cercala in rete.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Non va bene per le phal, va benissimo invece per i cymbidium, nel caso li avessi
Per le phal prendi la corteccia da pacciamatura se no trovi altro, va bene lo stesso, selezioni i pezzi migliori li tagli se sono troppo grosso, lavi e poi utilizzi
 

biro46

Maestro Giardinauta
Se la trovi c'è la corteccia da pacciamatura decorativa che è a base di corteccia di conifera già in parte selezionata quindi con eliminati gli sfridi pezzi di legno ecc. altrimenti in quella normale dopo che l'hai selezionata come ha detto Spulky la misceli con dei pezzi di carbonella lavata e rotta a pezzi della dimensione di un bark medio intorno al 1,5 cm
 

luci.lla

Aspirante Giardinauta
..grazie 1000! E fortuna che ho mi è sorto il dubbio ..sennò ignara avrei fatto un pasticcio!!!
 

luci.lla

Aspirante Giardinauta
...uffina però ! Potevano scrivere sulla confezione " per Cymbidium " invece di mettere un generico X orchidee e Raffigurare la phal sulla confezione!!!
Pensavo..ho rinvasato 4 phal con questo terriccio.. Posso lasciarle là tempo di trovare la corteccia di Pino ( una settimana/ 10 giorni) o rischiano qualcosa? Sono entrate nel 3 anno di vita qui con me e stanno benone mi dispiacerebbe danneggiarle X una mia manchevolezza.
 

biro46

Maestro Giardinauta
Se stai attenta nel bagnare le piante non rischiano assolutamente quindi prima di bagnare controlla bene le radici interne al vaso se le vedi verdi e il vaso è pesante non bagnare, se le vedi bianchicce o argentate e il vaso è leggero dai una bella bagnata finchè le radici non tornano verdi, se sono verdi ma senti il vaso leggero allora vuol dire che le radici sono ricoperte di alghe ed allora vale il peso del vaso quindi bagni
 
Ultima modifica:

vapanisi

Aspirante Giardinauta
Ho trovato un dettagliante che vende corteccia di pino e ho potuto rinvasare le mie phal. Per un rinvaso precedente ho acquistato il terriccio misto ma per non rischiare ho setacciato per separare le cortecce, che ho lavato e poi utilizzato. Sospetto che molti vivaisti consiglino il terriccio misto per poter vendere più orchidee! A pensar male ...
 

biro46

Maestro Giardinauta
anche se personalmente non adoro e non uso più il terriccio per orchidee non diavolizziamo il terriccio per orchidee, se di marca, che vendono e che va comunque bene in quasi tutti i casi, per le orchidee vi garantisco che in qualsiasi substrato se ben curate vivono bene io per le mie orchidee uso bark piccolo e medio, sfagno, muschio, fibra di cocco, carbonella, pomice, lapillo, ghiaietto e anche terriccio universale da soli o miscelati tra di loro, ne ho in solo sfagno o in solo muschio, ne ho tenute in fibra di vetro e in sola perlite. Nel 90% dei casi quando una orchidea ci muore non è per il substrato sbagliato ma perchè noi non impariamo a capire come può vivere l'orchidea nel substrato in cui si trova e allora di solito si bagna troppo e allora la colpa è del substrato non nostra che non abbiamo avuto la pazienza di capire come è meglio curarla e le trattiamo come piante normali bagnandole a tempo e non a necessità e usando sempre lo stesso metodo di bagnatura indipendentemente dal tipo di substrato in cui si trova.

Ad esempio vediamo la differenza tra bark e terriccio per le bagnature che sono la maggioranza dei casi di morte delle Phalaenopsis:
- il bark finchè è fresco assorbe poca acqua di conseguenza occorre bagnare con maggior frequenza e man mano che invecchia tende a deteriorarsi ed assorbe più acqua occorre quindi bagnare con minor frequenza se si bagna con la stessa frequenza di quando era fresco si rischia di far marcire le radici.
- il terriccio invece assorbe molta acqua di conseguenza occorre bagnare con minore frequenza perchè il substrato resta più umido e man mano che si deteriora assorbe sempre più acqua e quindi si bagna con ancora minore frequenza. Se si bagna con la sytessa frequenza di una in bark le radici marciscono

Se trattiamo l'orchidea nello stesso modo nei due diversi substrati o muore annegata (la maggioranza dei casi) o muore assetata.

Anche il metodo con cui si bagna va visto in base al substrato in cui si trova la pianta- Se si usa il metodo "ad immersione" che poi ciascuno personalizza da pochi minuti a nottate intere??? se con il bark può, confermo può, andare bene non è adatto ad un substrato di terriccio per orchidee proprio per il diverso grado di assorbimento dell'acqua che sarebbe meglio (e questo vale anche per il bark) bagnare dall'alto

Anch'io consiglio il bark sopratutto al neofita perchè resta di più facile gestione al posto del terriccio per orchidee di più difficile gestione, ma se misceliamo al terriccio per orchidee dei pezzi di carbonella otteniamo un substrato soffice e poroso che va benissimo per tutte le orchidee epifete basta imparare a conoscerle come conosciamo i nostri animali al gatto non si da gli stessi alimenti del cane e ai pesci non diamo il mangime per gli uccelli allora impariamo a conoscere anche le nostre orchidee perchè una Cambria non va trattata come una Phalaenopsis e viceversa
 

Fokker

Aspirante Giardinauta
Ciao byro46, come sempre moolto utile il tuo intervento.
Avrei una domanda: ma per fibra di vetro cosa si intende? il tessuto vero e proprio che viene utilizzato in vari campi impregnato con delle resine? E come viene utilizzato con le orchidee.
Avresti foto da mostrare o link di siti a cui rimandare?

Grazie
Saluti
 

biro46

Maestro Giardinauta
Ciao @Fokker (Giovanni) intendevo la lana di vetro quella che si usa anche per la coibentazione che usavo sfiocchettandola come se fosse cotone o sfagno usandola appunto al posto dello sfagno che già adesso si trova con difficoltà e anni fa era pressocchè introvabile almeno nella mia zona. Adesso è da molti anni che non la uso più ma se trovo qualche vecchia foto la posto
 

cscarfo

Esperto di Orchidee
Ciao,
trovi la lana di vetro (=lana di roccia perché ovviamente traducono rockwool senza ssapere che il termine italiano c'è già) in tutti i negozi di prodotti per la coltivazione in casa.......
Ad es. qui http://www.hemporium.it/133-lana-di-roccia-rockwool.
Funziona bene. L'ho provata mista a fibra di cocco per alcune Miltoniopsis, che andrebbero rinvasate ogni anno perché vogliono sempre substrato assorbente e umido ma mai marcio.
Il substrato è durato tre anni mantenendosi morbido. Poi un giorno ho lasciato le piante per alcune ore al sole e addio
Forse la trovi in vivai che fanno semine. Non costa esattamente poco ma dura a lungo e penso possa essere reimpiegata se ben lavata in acqua deionizzata.

Ciao

Carlo
 

Fokker

Aspirante Giardinauta
Quindi se ho capito bene è quella che veniva o viene utilizzata per isolamento termico/acustico giusto?
 

lilith

Master Florello
Io ho utilizzato per il bark la corteccia di pino che trovo dietro casa. Qui da me pini marittimi abbondano e spesso trovo rami tagliati da in pezzo con la corteccia staccata. Ne ho fatto provvista, la lavo bene e la riduco a pezzetti. Vedo che le phal che ho travasato non si lamentano, anzi stanno benissimo e hanno fatto nuovi steli e nuove foglie.
 

biro46

Maestro Giardinauta
Quindi se ho capito bene è quella che veniva o viene utilizzata per isolamento termico/acustico giusto?
Quella che usavo io sì, allora non c'erano i blocchetti come quelli del link che ha postato Carlo, ovviamente in base al varietà di orchidea miscelando con quantità necessarie di bark
 

spawn_

Aspirante Giardinauta
Per esperienza personale... Confermo quanto detto da Biro. Avendo usato del "terriccio per orchidee" e non avendo adeguata esperienza ho "seccato" due Phal e due sono a rischio perchè il terriccio era troppo bagnato! La cosa complessa è che se non si hanno radici a vista non si riesce a capire quando bagnare... E' preferibile usare corteccia di pino con poco sfagno misto a matetriali inerti comepezzetti di polistirolo.
 

Francescadusi

Aspirante Giardinauta
anche se personalmente non adoro e non uso più il terriccio per orchidee non diavolizziamo il terriccio per orchidee, se di marca, che vendono e che va comunque bene in quasi tutti i casi, per le orchidee vi garantisco che in qualsiasi substrato se ben curate vivono bene io per le mie orchidee uso bark piccolo e medio, sfagno, muschio, fibra di cocco, carbonella, pomice, lapillo, ghiaietto e anche terriccio universale da soli o miscelati tra di loro, ne ho in solo sfagno o in solo muschio, ne ho tenute in fibra di vetro e in sola perlite. Nel 90% dei casi quando una orchidea ci muore non è per il substrato sbagliato ma perchè noi non impariamo a capire come può vivere l'orchidea nel substrato in cui si trova e allora di solito si bagna troppo e allora la colpa è del substrato non nostra che non abbiamo avuto la pazienza di capire come è meglio curarla e le trattiamo come piante normali bagnandole a tempo e non a necessità e usando sempre lo stesso metodo di bagnatura indipendentemente dal tipo di substrato in cui si trova.

Ad esempio vediamo la differenza tra bark e terriccio per le bagnature che sono la maggioranza dei casi di morte delle Phalaenopsis:
- il bark finchè è fresco assorbe poca acqua di conseguenza occorre bagnare con maggior frequenza e man mano che invecchia tende a deteriorarsi ed assorbe più acqua occorre quindi bagnare con minor frequenza se si bagna con la stessa frequenza di quando era fresco si rischia di far marcire le radici.
- il terriccio invece assorbe molta acqua di conseguenza occorre bagnare con minore frequenza perchè il substrato resta più umido e man mano che si deteriora assorbe sempre più acqua e quindi si bagna con ancora minore frequenza. Se si bagna con la sytessa frequenza di una in bark le radici marciscono

Se trattiamo l'orchidea nello stesso modo nei due diversi substrati o muore annegata (la maggioranza dei casi) o muore assetata.

Anche il metodo con cui si bagna va visto in base al substrato in cui si trova la pianta- Se si usa il metodo "ad immersione" che poi ciascuno personalizza da pochi minuti a nottate intere??? se con il bark può, confermo può, andare bene non è adatto ad un substrato di terriccio per orchidee proprio per il diverso grado di assorbimento dell'acqua che sarebbe meglio (e questo vale anche per il bark) bagnare dall'alto

Anch'io consiglio il bark sopratutto al neofita perchè resta di più facile gestione al posto del terriccio per orchidee di più difficile gestione, ma se misceliamo al terriccio per orchidee dei pezzi di carbonella otteniamo un substrato soffice e poroso che va benissimo per tutte le orchidee epifete basta imparare a conoscerle come conosciamo i nostri animali al gatto non si da gli stessi alimenti del cane e ai pesci non diamo il mangime per gli uccelli allora impariamo a conoscere anche le nostre orchidee perchè una Cambria non va trattata come una Phalaenopsis e viceversa
Ciao @biro46 ! Ho due orchidee in terriccio universale per orchidee (un mese fa sbagliai ad acquistarlo pensando fosse bark, ma era proprio come questo in foto). Ad ogni modo durante il rinvaso ho cercato di rimuovere la maggior quantità di terra possibile e di tenere solo i pezzi più grandi di corteccia (che in realtà sono comunque abbastanza piccolini). Bagno ogni volta che vedo le radici delle mie orchidee diventare color salvia, e quindi quando sono "asciutte", ma ho comunque il terrore che il terriccio in questione rimanga umido tra un bagno e l'altro e che a lungo andare marciscano le radici, con conseguente secondo rinvaso a distanza di troppo poco tempo. Cosa mi consigli? Continuo a bagnare così oppure aspetto comunque qualche giorno in più facendo forse patire un po' di sete alle mie phal? Grazie e scusa se mi ricollego a questo post di 5 anni fa.
 

annamaria72

Aspirante Giardinauta
Ciao Francesca,
anche se bagni con minore frequenza una orchidea, non va in sofferenza, se sei in dubbio, infila un dito nel vasetto e accertati dell'umidità residua del sub-strato, se senti che c'è già umidità rimanda l'irrigazione...
Ciao!!!! ;)
 
Alto