Ho lavorato per diversi anni in una struttura pubblica, molto pubblica e poco struttura (una "mutua" di Milano, nei pressi di P.le Loreto...enorme, 8 piani, un mucchio enorme di lavoro, un bacino d'utenza gigantesco, di caos e di sofferenza) e se c'è una cosa che so per certo che la gente apprezza, è proprio il sorriso.
Sapeste quanta e quanta gente arriva allo sportello, dopo aver peregrinato alla cieca, dopo esser stata sbatacchiata di qui e di là, dopo essersi sentita dare le indicazioni più disparate e più disorientanti e, naturalmente, quando arriva a te, è furiosa e stremata dalla confusione che regna imperante in questi posti.
Sapeste quanti anziani girovagano senza l'aiuto di un figlio o di un nipote, all'interno di queste strutture e sapeste come la loro solitudine gli pesa soprattutto in quei momenti.
Nel vederti, una persona in quello stato, inveisce e ti copre di epiteti e identifica nella persona che ha di fronte, tutta la struttura.
Bene, se c'è una cosa che disarma la rabbia, l'ansia e il disagio, è proprio il sorriso. Sorridere a queste persone e accogliere le loro lamentele senza sentirsi messi in discussione personalmente attraverso la loro rabbia, placa qualunque animo in subbuglio.
Vedi le persone quietarsi e le vedi aprirsi, sentirsi accolte e rassicurate.
Capisci che alla fine, tutti, TUTTI, abbiamo bisogno solo di un po' di calore umano.
Questo è quello che ormai manca in tutti e a tutti noi.
Un abbraccio grandissimo Ale, qualunque sia il tuo problema.
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