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Un po' di me

B

bobino

Guest
Son tornata a casa pensando e volendo rivolgervi una domanda. Ma sto rincitrullendo :inc: oppure ho la sindrome da nonna Genoveffa?
Si perché mi sono accorta, uso schiaffo, che sto invecchiando.
Così vi dico qualcosa di me, in sintesi, sapendo di essere un animale strano, atipico per la società di oggi.
1) amo le biblioteche e già qui ci sarebbe da chiamar la neuro. Specie se antiche, con libri uso cinquecentine, per capirci quando a Milano leggevo le lettere di Rossini, standomene al quarto piano di una biblioteca deserta in piena nebbia milanese , mi sentivo come se fossi su una spiaggia di Haiti.
2) faccio un lavoro ancora più strano: si denomina come assegnista di ricerca, vale a dire un tizio (o tizia) che lavora 18 ore al giorno nella futile spieranza di cercare un concorso da ricercatore. L'assegnista viene sottoposto a verifica ogni sei mesi.
3) Sono abituata alle regole, al rispetto gerarchico, a obbedire senza fiatare.
4) amo infinitamente le persone con gli anta. Le trovo affascinanti poiché colme di saggezza e eleganza ormai perduta ahimé.

...forse adesso vi tornan tante cose :lol:
:Saluto:
 

daria

Master Florello
Disavventure di una tranquilla mattina di studio.... Io ricordo di te con piacere questo racconto, la leggerezza l'ironia il piacere della lettura...meno rigidità e sicuramente una buona dose di autoironia :eek:k07:
 

crica

Giardinauta Senior
Anto...la stanchezza fa brutti scherzi....se tu solo potessi, tra un periodaccio e l'altro, tra un impegno e l'altro, fare veramente una capatina su quella spiaggia di Haiti....magari un mesetto....libri, sole, bibite, pranzetti, fruttini, massaggi....ehhhh!!! che sollievo....
un bacione
cri
 
B

bobino

Guest
Crca mi basterebbe anche meno di Haiti...un altro pomeriggio con voi per esempio :love_4:
 

Papyrus

Master Florello
"...saggezza e eleganza ormai perduta ahimé..."
Beh prima erano presenti anche in altre fasce di età, ora sono rare..
 
A

ambapa

Guest
1) amo le biblioteche....
Bobi, che eri strana ce ne eravamo accorti ma..fino a questo punto!:eek:

Schersso..le biblioteche le adoro pure io. Tempo fa mi è capitata l'insperata fortuna di un lavoro basato soprattutto sulla ricerca storica...ero felicissima. Capisco la tua gioia nel trovarti in una biblioteca tranquilla e silenziosa tra vecchi libri, una dimensione quasi magica, al di fuori del tempo, il piacere della scoperta, la lampadina che si accende improvvisa nel cervello...tipo ecco perchè...adesso capisco. E poi le biblioteche sono spesso frequentate da studenti, gente giovane piena di entusiasmo e allegria, anche quando stanno assorti col capo chino sui libri.
2) faccio un lavoro ancora più strano: si denomina come assegnista di ricerca
Personalmente ammiro profondamente tutti quelli come te...ci vuole coraggio e abnegazione non comuni.
3) Sono abituata alle regole, al rispetto gerarchico, a obbedire senza fiatare.
4) amo infinitamente le persone con gli anta. Le trovo affascinanti poiché colme di saggezza e eleganza ormai perduta ahimé.

...forse adesso vi tornan tante cose :lol:
:Saluto:[/quote]
 

elleboro

Florello
boh, non capisco perchè metti un dilemma.
Le ipotesi possono essere molteplici e ce ne sono di assolutamente valide.
Ma ti suggerirei di non ricercarle quassù, al fine di chiudere davvero la faccenda.
 

seya

Master Florello
obbedire senza fiatare è sempre stato il problema principale di tutta la mia esistenza....
a 11 anni ero sul libretto nero di mio padre...
ci sono rimasta fino ai 26 anni..... ahahhaha

cazztiridiseya?
come avrai capito, l'obbedienza non è mai stata il mio forte.
ho sempre professato il CHI FA DA SE' FA PER SEYA :)
 

Sevi

Fiorin Florello
Bobino...mi sembra che anche tu, come qualcun altro, sia una persona disposta ad abbandonare l'ascia quando si accorge che si va un po' troppo oltre....e questa è una dote che, modestamente, avevo capito.....e lo dico riferendomi non solo a te....e loro lo sanno, almeno spero.
Forse è colpa del tuo avatar così simpatico e dolce...non lo so...mi ha sempre comunicato un'immagine di te positiva.
Poi mi hanno stupita un paio di tue ultime uscite...ho pensato di essermi sbagliata....e là mi hai sorpresa, con le scuse di ieri sera....e ho pensato a me...che sono tanto dolce....ma quando mi girano divento una iena, mostrando una parte di me che non rispecchia la mia persona nella sua totalità...mostrando, insomma, un'immagine di me sbagliata.
Qualche volta si sbotta ed è normale...così ho capito che per te, come per altri...era stata la stessa cosa...semplice da sapere come sapere il proprio nome.


Dunque ho avuto riscontri positivi in questo senso e ne sono stata tanto contenta...il magone non mi piace per niente....fa pure male alla gola quando viene :martello2

Tornando alle origini...non penso che tu ne faccia un dilemma, vero?
Forse non ti senti capita fino in fondo....beh...chiunque tu sia...ho capito che puoi sembrare, talvolta, un po' rigida.....poi dimostri una certa malleabilità....perchè chiedi scusa (e penso a ieri sera) e traspare il dispiacere che provi nel "litigare". Questo è raro....almeno nella realtà "normale"...qui sul forum ne ho trovati altri come te....a cui dispiace veramente...e non è una sviolinata, ok?

Saltando di palo in frasca....Ma lo sai che ieri notte ho pensato che qualcuno, nessuno in particolare però, avrebbe messo un post simile al tuo?
Quindi le mie doti di streghetta sono ancora intatte, a quanto pare....:hands13:

Anche a me piace leggere....anche se l'altro giorno ho ripreso in mano un libro di Nietzsche..."La nascita della tragedia"....e non ci ho capito niente...troppo lontana la scuola...e la filosofia non la si può abbandonare e poi riprenderla così..da un giorno all'altro. Tu che dici?

L'obbedienza, però....Bobino :martello2 come la mettiamo? Bisogna pur fiatare qualche volta.....e anche tanto....quando si crede in qualcosa....io personalmente, qualche volta, lo faccio fino allo sfinimento....ma imparerò, o se imparerò....almeno quando il gioco non varrà la candela....
Ma qui con voi...o meglio con alcuni di voi....il gioco vale....e mi pare valga non così poco...da quanto ho capito....anche se non ci vediamo....ci parliamo....e la parola è il nostro pensiero (bella scoperta) e questo vorrà pur dire qualcosa, no?
E se fossimo stati sempre obbedienti...chissà dove saremmo adesso...ribellarsi è così liberatorio...è un segno di libertà che ci fa sentire vivi....e non siamo mica delle macchinette....santo cielo :martello2 E può essere anche costruttivo, tò...ci metto pure questa nel mucchio.

Ciao Bobino....buonanotte...:sleep2: :love_4: E dormi tranquilla...
 
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Sevi

Fiorin Florello
Mi rendo conto...sono stata un po' pesante...

Seya....però Genoveffa, in francese, è belliccimo....
Geneviève...senti come suona bene....

Questa è nonna Genoveffa, al computer...ovviamente...



comfis08111.gif





Questa, invece, è nonna Abelarda....(le Abelarda sul forum non si offendano, per favore)

femme074.gif


Scusa l'OT Bobino...volevo alleggerire un po' il mio post precedente...
se dà fastidio...no problem...lo cancello...
 
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B

bobino

Guest
Ciao Sevis, nessuna offesa anzi :love_4:
per quel che riguarda il dispiacere siamo simili evidentenmente....almeno io calma, ma poi se proprio non ne posso più sbotto e poi mi dispiace.
Ok madesso si volta pagina, qui è bellissimo cielo terso e freddo asciutto. Da camminare sui lungarni con le mani nelle tasche del cappotto e avere all'interno un sacchetto di castagne arrostite per tenerle al caldo :froggie_r

L'obbedienza....ehh discorso lungo. da noi il regolamento è rigido e non si discute, si lavora in silenzio, ma si ride, si scherza e siamo felici quando si va tutti fuori a pranzo insieme :hands13: e quando si trova l'inedito, la pubblicazione finalmente uscita, il tempo per il libro che si deve scrivere....

Strana la vita dell'intellettuale...ma ieri sera mi son riusciti i bignè e son proprio contenta :food:
Buona giornata a tutti :love_4:
 

aseret

Florello Senior
Non ricordo più quale filososofo disse:' chi non sa obbedire non sa comandare'... Il tirocinio è duro ma alla fine darà i suoi frutti.
Sta' serena!
 

rossl

Giardinauta Senior
ciao Bobino, potresti spiegarmi meglio in che cosa consiste il tuo lavoro? fare la ricercatrice in psicologia applicata è stato anche uno dei miei (tanti) sogni, poi quando ne avrei avuta l'occasione mi sono innamorata e mi sono persa dietro altri sogni! (e pensare che ero e sono piuttosto femminista, una bella incoerenza no?)
 

Sevi

Fiorin Florello
Ciao Sevis, nessuna offesa anzi :love_4:
per quel che riguarda il dispiacere siamo simili evidentenmente....almeno io calma, ma poi se proprio non ne posso più sbotto e poi mi dispiace.
Ok madesso si volta pagina, qui è bellissimo cielo terso e freddo asciutto. Da camminare sui lungarni con le mani nelle tasche del cappotto e avere all'interno un sacchetto di castagne arrostite per tenerle al caldo :froggie_r

L'obbedienza....ehh discorso lungo. da noi il regolamento è rigido e non si discute, si lavora in silenzio, ma si ride, si scherza e siamo felici quando si va tutti fuori a pranzo insieme :hands13: e quando si trova l'inedito, la pubblicazione finalmente uscita, il tempo per il libro che si deve scrivere....

Strana la vita dell'intellettuale...ma ieri sera mi son riusciti i bignè e son proprio contenta :food:
Buona giornata a tutti :love_4:

Bobino...oltre alle curiosità sul tuo lavoro che ho pure io....ti piacerebbe una dritta sui bigné...tipo farli a forma di cigno? Sono bellissimi...e facili da creare....se vorrai ti posterò una fotina.
E poi..potrei chiedertene anche la ricetta...che io l'ho persa? Sì, lo so che non è magari il topic giusto...però è il tuo, parla di te, la ricetta è la tua...beh...non sarebbe proprio fuori, che ne pensi? Grazie mille e complimenti, del resto il cibo, specialmente i dolci, sono un'attrattiva irresistibile per tutti....,a chi lo dici! :love_4:
 
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A

ambapa

Guest
...Anche a me piace leggere....anche se l'altro giorno ho ripreso in mano un libro di Nietzsche..."La nascita della tragedia"....e non ci ho capito niente...troppo lontana la scuola...e la filosofia non la si può abbandonare e poi riprenderla così..da un giorno all'altro. Tu che dici?

Caspita Sevis, te ne sei scelto uno facile per ricominciare a filosofeggiare!
Psss...ti dico una cosa piano piano nell'orecchio...Nietzsche l'ho letto quando i ricordi scolastici erano ancora recenti...non c'ho capito niente lo stesso :mad:. Mi pare fosse il solito "Così parlo' Zaratustra"...'na faticaaa per arrivare alla fine!

L'obbedienza, però....Bobino come la mettiamo? Bisogna pur fiatare qualche volta.....e anche tanto....quando si crede in qualcosa....E se fossimo stati sempre obbedienti...chissà dove saremmo adesso...ribellarsi è così liberatorio...è un segno di libertà che ci fa sentire vivi....e non siamo mica delle macchinette....santo cielo. E può essere anche costruttivo, tò...ci metto pure questa nel mucchi

Bobino, il rispetto delle regole è una cosa, l'obbedienza cieca un'altra. Le regole non sono fine a se stesse, devono servire a farci vivere meglio, non ad opprimerci. Ergo...spesso e volentieri vanno pure messe in discussione. Mi rendo conto che agire sempre dentro i binari possa essere molto comodo e rassicurante. Basta andare.
Per il resto delle cose dette da Sevis...ho trovato le sue parole molto belle e sentite, di grande sensibilità.
 

seya

Master Florello
giusto, i binari...

io ho sempre deragliato nella mia vita....
le regole per me sono un vero delirio...
diffffficcccile com'è diffficccile essere liggggie :)
 

rossl

Giardinauta Senior
. Mi rendo conto che agire sempre dentro i binari possa essere molto comodo e rassicurante.


sì, può essere comodo e rassicurante, ti impedisce di dover prendere delle decisioni difficili, ti libera dalle responsabilità e ti impedisce di crescere....la libertà è difficile da conquistare e soprattuto da gestire.

Penso che Bobino lavori all'interno di un gruppo in cui non ci sia molto spazio per le libertà, ma quello che importa è saper distinguere quando è necessario obbedire (e ci sono luoghi e momenti in cui si deve farlo) e quando è utile e necessario riscrivere le regole che, come dice Amby, devono servire solo per vivere meglio insieme
 

stefanomotta

Giardinauta
Bobino, mi associo al consiglio dato poco sopra: stai serena, il più possibile.

Io preferisco il principio alle regole/leggi varie. Queste ultime hanno il grandissimo difetto di non "vedere" i casi particolari, le situazioni contingenti o umane. E diventano fonte di scontento per chi le subisce a volte, e, di imbarazzo per chi deve applicarle.
Con il principio si vola più in alto, liberi, ma guidati da altri parametri. Il principio viene assimilato, capito e messo in opera senza difficoltà. Rede felici. E non si creano situazioni, a volte tragiche, dell'applicazioni di leggi/regole e affini.

Ma, lasciatemelo dire, non siamo ancora pronti per queste altezze. Umanità troppo arretrata. Forse in un futuro prossimo, speriamo. Parere molto personale ovviamente.

Un abbraccio a tutti.

Stefano
 
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B

bobino

Guest
Salve a tutti :Saluto:
Posso, a malincuore stare poco con voi oggi, domani parto per un convegno di due giorni e devo ripassare la mia prolusione :sleep2:
E' difficile spiegare cosa vuol dire leggi e regole all'interno dell'università. Devo dire che sono stata fortunata, quelle poche regole che ho seguito da dottoranda non mi hanno mai impedita di essere me stessa. E nemmeno erano schiaccianti al punto di scartavetrare la mia personalità.
E adesso, che lavoro in un team, e ho le mie mansioni, devo dire che quello che ho imparato mi è servito. Vivo in un buon dipartimento, con persone squisite e serene. Che hanno confezionato un dottorato più simile a una scuola di vita che a uno sterile approfondimento post laurea. Va detto anche che a nessuno di noi è saltato in mente di andare contro il regolamento. Più volte ci hanno chiesto pareri in merito. Le parti che non si discutono proteggono la libertà di tutti e
un pò di di disciplina non guasta. Non è obbedienza cieca, nel senso di cervello lobotomizzato: è che se hai dei doveri quelli li devi fare, se devi andare a lezione ci vai, se devi consegnare un articolo nei tempi, lo fai. In questo senso obbedienza cieca. Mi sono espressa male, scusatemi.
Ma io, da musicista sono abituata alla disciplina, e come musicologa conoscono bene La nascita della tragedia e gli scritti di Wagner in contro risposta e sono d'accordo nel dire che non spuò dare un testo così pesante in toto, va dato a piccole dosi....
Responsabilità: quelle non sono mancate e non mancano, e non le regole più che proteggere uso campana di vetro, ti mettevano di fronte a te stesso e ti facevano riflettere se quella era davvero il mestiere che faceva per te
.
Va detta un'ultima cosa: a me questo mestiere piace, e anche se ci son sacrifi da fare, e a volte ne sento il peso, poi questo viene alleviato da gioie piccole e grandi. E del resto il dottorato mi ha insegnato che nella vita, un angolo per te, tutti i giorni, te lo devi prendere. Per me l'angolo si chiama stare con la mia famiglia e il giardinaggio e con voi, quindi :hands13:


Domani vi porterò con me, nei miei pensieri, voi , se avete il tempo, pensatemi un minutino venerdì pomeriggio....la Normale di Pisa fa sempre paura, non c'è verso....:ros:
 
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