I vecchi steli in genere rifioriscono, direi sempre, se la pianta sta bene. Che convenga o no lasciare i vecchi steli è invece questione soggettiva.
Sotto ti metto la foto di una pianta potata “poco”.
Al centro puoi vedere l’ultimo stelo fiorito l’anno scorso, che è stato potato – come solitamente si fa - sopra l’ultimo nodo che non aveva emesso fiori. In pratica è stata tolta tutta la parte dello stelo che aveva emesso fiori.
A destra puoi vedere invece il penultimo stelo dell’anno scorso, che non è stato potato affatto. A fine ottobre ha ricacciato in punta e poi ha emesso due fiori.
Sotto ti metto i particolari del ramo potato e di quello non potato.
Se guardi il ramo non potato, vedrai che ha ancora una punta vegetante. Dalla foto non si vede, ma guardando in trasparenza, dentro quella che sembra come un’ultima gemma, si vede benissimo un altro boccio in formazione. Se il ramo non viene potato neppure dopo la caduta dei due ultimi fiori, è molto probabile che ne emetta ancora un altro paio.
Merita tutto questo? Probabilmente no. Infatti tu qui puoi vedere una pianta che in tutto ha quattro steli che non fanno per uno. Se i due steli vecchi fossero stati recisi tutti e due alla base, forse i due steli nuovi sarebbero potuti essere più robusti.
E’ una questione soggettiva. Se il tuo desiderio è veder rifiorire la pianta il prima possibile, non potare niente. Se vuoi vedere dei fiori più belli pota tutto. Se sei incerto, pota sopra il primo nodo non fiorito. L’unico rischio (ma non è un vero rischio) è che, quando poti sopra il primo nodo non fiorito, tutto lo stelo si secchi. Accade infatti che, rimasti privi dello stimolo apicale, gli steli si secchino in pochi giorni. Ma non è un rischio perché la pianta ne emetterà di nuovi.