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Trattamento profilattico degli ortaggi

ortolanoPiacentino

Aspirante Giardinauta
In altre parole rame e zolfo.
Io uso la classica bordolese e lo zolfo bagnabile su pomodori, cucurbitacee, legumi, ecc...
Però non ho mai capito bene che intervalli usare tra un trattamento e l'altro, e poi so che sul melone lo zolfo non si può dare. Ma cosa si usa, allora? No, perchè tutti gli anni con il mal bianco è un calvario:burningma
Grazie, ciao:Saluto:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...e poi so che sul melone lo zolfo non si può dare. Ma cosa si usa, allora?

Perchè lo zolfo non si potrebbe usare sul melone???
Comunque di antioidici ce ne sono da sbizzarrirsi; guarda il link a pag. 9 (dove figura naturalmente anche lo zolfo):
http://www.parco3a.org/pdf/Manuali/MCPP_Melone.pdf
Se ti interessa qualcuno di quelli dell'elenco (sono i nomi dei principi attivi), che occhio e croce mi sembrano tutti acquistabili senza patentino (tranne triadimefon e pyrifenox attualmente revocati), dimmi ed io ti posso fare un elenco di nomi di prodotti commerciali.
Qualora volessi andare sul 'biologico', esistono anche biofuncigidi, come questo:
http://www.intrachem.it/difesa_prodotto.cfm?numreg=11743
(sono funghi che parassitizzano i funghi patogeni delle piante: esistono in natura anche se quelli usati come anticrittogamici sono un attimino manipolati geneticamente per renderli più adatti all'uso; sono ammessi in agricoltura biologica; non ho però dati circa la loro effettiva efficacia e non ti saprei neppur dire se il costo sia sensibilmente diverso da quelli chimici).
C'è poi una nuova famiglia di antioidici (strobilurine), tra cui l'azoxystrobin (es.: ORTIVA, Syngenta/Compo = ammesso su melone)
Qui c'è un link dove si può fare una facile ricerca di fitofarmaci qualora avessi bisogno per altro:
http://www.sian.it/fitovis/
Ciao
 
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terrestre

Aspirante Giardinauta
fare trattaementi, ancorchè di rame o zolfo sugli ortaggi come i pomodori mi sembra eccessivo e controproducente.
se non si è produttori e quindi se l'orto è una passione credo ci si dovrebbe astenere dall'auso della chimica o farne un'uso limitatissimo.
 

ortolanoPiacentino

Aspirante Giardinauta
fare trattaementi, ancorchè di rame o zolfo sugli ortaggi come i pomodori mi sembra eccessivo e controproducente.
se non si è produttori e quindi se l'orto è una passione credo ci si dovrebbe astenere dall'auso della chimica o farne un'uso limitatissimo.

Non sono d'accordo...allevare l'orto per me significa anche curarlo quando si ammala se è possibile, evitando rischi per la salute. Non vedo perchè dovrei lasciare rovinare gli ortaggi da funghi e altri patogeni quando con alcuni trattamenti (ripeto, non dannosi) potrei avere un orto ben sano.

PER ALESSANDRO: Ho letto (e anche su quello studio è riportato) che lo zolfo risulta fitotossico su molti tipi di meloni, e siccome non so su quali lo è, preferisco evitare di usarlo...
Molto utile il sito del ministero. Navigando ho trovato un prodotto biologico contro il verticillium, di cui è infestato il mio orto. (MYCOSTOP) Tu hai idea se si possa trovare o se vendono per corrisponenza?
Ciao, grazie.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...Ho letto (e anche su quello studio è riportato) che lo zolfo risulta fitotossico su molti tipi di meloni, e siccome non so su quali lo è, preferisco evitare di usarlo...

Dunque è sempre utile scambiare conoscenze ed esperienze: io per es. non sapevo di questa particolarità (per la verità del link sul melone mi sono limitato a constatare l'esistenza delle tabelle dei fitofarmaci, ma non ho prestato attenzione agli ** sullo zolfo).
Peraltro solitamente raccomando, quando dò un suggerimento su qualche fitofarmaco, di fare sempre un test preliminare; e questo vale a maggior ragione nel settore giardinaggio e hobbistico in genere perché le piante sono moltissime e non c'è la stessa letteratura che si trova ad es. in viticoltura o frutticoltura e in genere su specie di interesse agrario.

L'unico produttore italiano del Mycostop è la Bioplanet, azienda
specializzata nella produzione di agenti di lotta biologica. Penso proprio che vendano anche on-line, comunque il link è questo:
http://www.bioplanet.it/it/mycostop/index.php.
C'è poi la Koppert-Italia che so che vende per corrispondenza:
http://www.koppert.nl/cgi-bin/x031.pl?ktrn_srcID=89&lang=e.
Non so però di chi sia il brevetto o se i batteri dell'una e dell'altra ditta siano di ceppi diversi. Se per caso contatti entrambe le aziende dimmi p.f. il tuo parere su prezzi e condizioni di vendita.

Ciao

P.S. Mentre gironzolavo alla ricerca di cv di melone sensibili allo zolfo, ho trovato invece questo link su varietà resistenti all'oidio:
http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/rivista/2007/gennaio/ra0701070s.pdf
 
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ortolanoPiacentino

Aspirante Giardinauta
Dunque è sempre utile scambiare conoscenze ed esperienze: io per es. non sapevo di questa particolarità (per la verità del link sul melone mi sono limitato a constatare l'esistenza delle tabelle dei fitofarmaci, ma non ho prestato attenzione agli ** sullo zolfo).
Peraltro solitamente raccomando, quando dò un suggerimento su qualche fitofarmaco, di fare sempre un test preliminare; e questo vale a maggior ragione nel settore giardinaggio e hobbistico in genere perché le piante sono moltissime e non c'è la stessa letteratura che si trova ad es. in viticoltura o frutticoltura e in genere su specie di interesse agrario.

L'unico produttore italiano del Mycostop è la Bioplanet, azienda
specializzata nella produzione di agenti di lotta biologica. Penso proprio che vendano anche on-line, comunque il link è questo:
http://www.bioplanet.it/it/mycostop/index.php.
C'è poi la Koppert-Italia che so che vende per corrispondenza:
http://www.koppert.nl/cgi-bin/x031.pl?ktrn_srcID=89&lang=e.
Non so però di chi sia il brevetto o se i batteri dell'una e dell'altra ditta siano di ceppi diversi. Se per caso contatti entrambe le aziende dimmi p.f. il tuo parere su prezzi e condizioni di vendita.

Ciao

P.S. Mentre gironzolavo alla ricerca di cv di melone sensibili allo zolfo, ho trovato invece questo link su varietà resistenti all'oidio:
http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/rivista/2007/gennaio/ra0701070s.pdf

Ho provato a sentire la bioplanet, ma mi hanno detto che il mycostop è un prodotto per cui occorre il patentino... Beh, comunque sul catalogo di ingegnoli, ho comprato per quest'anno, per provarle, un paio di varietà resistenti al fusarium oltre a quelle classiche. Vediamo.

Non c'entra niente, ma ti volevo chiedere, secondo te che quantità/frequenza d'acqua va data al pomodoro per evitare il marciume apicale? Perchè per quanto riguarda il calcio dovrei essere +/- a posto, ma per l'innaffiatura non mi è ben chiaro, perchè anche sui manuali che ho non sono indicate quantità indicative. Chiaramente precise non possono essere, perchè ovviamente dipende dalla stagione, ma così per avere un'idea.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non c'entra niente, ma ti volevo chiedere, secondo te che quantità/frequenza d'acqua va data al pomodoro per evitare il marciume apicale?

Una risposta riesco a imbastirla ma solo via teorico-generale (io non ho orto).
Il marciume apicale del pomodoro è una idropatia, e si manifesta soprattutto nelle varietà a bacca lungata (per intenderci, tipo S.Marzano). La tacca bruna apicale può essere poi colonizzata da funghi saprofiti, quali Alternaria spp., degenerare in marciume con caduta o comunque perdita del frutto. Se non si sviluppano infezioni il frutto può anche giungere a maturazione. Altre volte si forma una cavità all'interno, detta inscatolamento, con scomparsa dei tessuti che portano i semi; o ancora l'asse placentare può atrofizzarsi in un marciume secco senza sintomi esterni.
La causa di tutto ciò è da attribuirsi, più che a un difetto o un eccesso di acqua, a irregolarità nell'apporto idrico. Come giustamente hai già anticipato, detto squilibrio è spesso associato a calcio-carenza, così come detta fitopatia è favorita da un eccesso di concimazione azotata.
Per concludere.
Intanto una valutazione del terreno: es. se troppo sabbioso l'acqua tenderà a percolare rapidamente, e in periodi di forte insolazione e perdita di acqua da parte della pianta per traspirazione c'è evidentemente stress idrico; per contro un terreno asfittico che dia luogo a ristagni sarà da risistemare prima di metterci i pomodori. Utile anche la pacciamatura per ridurre la perdita di acqua dal terreno per evaporazione. E poi ovviamente una oculata gestione delle irrigazioni: mai troppa, mai troppo poca in rapporto alle condizioni climatiche.
Ciao...e buona... conserva (ma tu ci metti la foglia di basilico?)!
 
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