Da noi (a Catania) si fanno, e soprattutto si mangiano
, le Rame di Napoli, dei buonissimi biscotti ricoperti di cioccolato con un ripieno, un tempo solo di marmellata, ma adesso anche di nutella.
Pare che la loro nascita risalga al Regno delle due Sicilie, sotto l’Impero Borbonico. In quel periodo, Re Carlo di Borbone, già re di Napoli, non potendo emettere monete di oro e argento, pensò di coniare alcuni tipi di moneta usando la lega di rame. Queste monete rappresentavano le monete più povere, cioè più piccole, nella scala dei valori dell’allora unità monetaria.
Il popolo volle riprodurre in cucina le monete di rame e per farlo usò ingredienti "poveri": farina, cacao amaro, zucchero, ammoniaca, patate, strutto e marmellata o di arance o di fichi.
Oggi la ricetta di un tempo è stata modificata, sia nelle dimensioni, oggi le rame sono più grandi, sia nei contenuti (vengono aggiunti i pistacchi come copertura e al posto della marmellata all’interno alcuni mettono, appunto, anche la nutella, mentre altri nulla, e sono buoni lo stesso)
Vi metto una foto, anche se le versioni sono veramente tante
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