S
scardan123
Guest
Tra un po' è festa, festa che si consuma soprattutto a tavola.
Lo so che qualcuno più spirituale la passerà in preghiere, ma io vedo il Natale come la festa dove "se magna!" :food:
Io odio cucinare e di solito mangio un wuerstel riscaldato (chef-Gladiatore, tu non leggere!!!), però mi piace e sono abituato che l'apparecchiatura sia perfetta.
E mi dà MOLTO MOLTO fastidio quando vedo delle posate messe a caso.
L'etichetta impone:
1-piatti e bicchieri non vanno colorari: i bicchieri sempre trasparenti, per non alterare il colore del vino: al max con un ghirigoro d'argento (de gustibus, a me non piace); i piatti bianchi, al max con qualche decorino (ma se si rompono poi non riuscirete mai a trovarli uguali)
2-i sottopiatti fanno una gran figura senza fatica; evitare sottopiatti colorati (fanno un po' supermercato e un po' ikea), quadrati, etc: classico sottopiatto tondo e lucido di metallo (argento, peltro, acciaio). Sempre un piatto pari sul sottopiatto.
3-In sintesi: le posate a destra e a sinistra vanno nell'ordine in cui si usano; a destra vanno cucchiaio e coltelli, a sinistra le forchette. Sopra il piatto vanno invece le posate da frutta e dessert, col manico girato a destra se cucchiai e coltelli; mentre il manico è a sinistra se sono forchette.
5-nella foto qui sopra c'è un piccolo errore, cioè i 3 bicchieri sono tutti in fila come soldati. Di solito si mettono invece a triangolo; se è previsto uno spumate si aggiunge un quarto bicchiere (il calice a flute).
Scardan consiglia inoltre:
Per combinare una tavola apparecchiata in modo civile e non da selvaggi, con una facilità e praticità di uso e di lavaggio, alcuni consigli:
1-niente argenteria: costa molto, si ossida presto, si graffia facilmente, non si lava in lavapiatti, spesso dà sapore di metallo al cibo.
2-niente silverplate: costa poco ma si ossida e poi va via e resta uno schifo.
3-usare del buon acciaio lucido 18/10 a specchio: se è di qualità, ha un colore talmente simile all'argento 800 che non si distingue; il peso è quello dell'argento. In compenso costa molto meno, si lava in lavapiatti, non si graffia ed è sempre lucidissimo. Quindi ottimo per posate, sottopiatti, candelabri, vassoi, etc. Lo trovate fuso negli stili più comuni come l'inglese, il san marco etc.
4-piatti e posate di linee semplici sono facilmente abbinabili con qualsiasi contesto, oltre che facilmente sostituibili se qualche cosa si perde, manca, va rotto etc. Meglio evitare quindi forme molto barocche o molto moderne.
5-il tovagliolo di carta in contesto familiare è ammesso, basta prenderne di bellini che a occhio sembrano quasi stoffa; non si usa il portatovaglilo per quelli di carta
6-sulle bottiglie è comodo (e bello) mettere quegli anelli di metallo e spugna che assorbono la goccia
Lo so che qualcuno più spirituale la passerà in preghiere, ma io vedo il Natale come la festa dove "se magna!" :food:
Io odio cucinare e di solito mangio un wuerstel riscaldato (chef-Gladiatore, tu non leggere!!!), però mi piace e sono abituato che l'apparecchiatura sia perfetta.
E mi dà MOLTO MOLTO fastidio quando vedo delle posate messe a caso.
L'etichetta impone:
1-piatti e bicchieri non vanno colorari: i bicchieri sempre trasparenti, per non alterare il colore del vino: al max con un ghirigoro d'argento (de gustibus, a me non piace); i piatti bianchi, al max con qualche decorino (ma se si rompono poi non riuscirete mai a trovarli uguali)
2-i sottopiatti fanno una gran figura senza fatica; evitare sottopiatti colorati (fanno un po' supermercato e un po' ikea), quadrati, etc: classico sottopiatto tondo e lucido di metallo (argento, peltro, acciaio). Sempre un piatto pari sul sottopiatto.
3-In sintesi: le posate a destra e a sinistra vanno nell'ordine in cui si usano; a destra vanno cucchiaio e coltelli, a sinistra le forchette. Sopra il piatto vanno invece le posate da frutta e dessert, col manico girato a destra se cucchiai e coltelli; mentre il manico è a sinistra se sono forchette.
5-nella foto qui sopra c'è un piccolo errore, cioè i 3 bicchieri sono tutti in fila come soldati. Di solito si mettono invece a triangolo; se è previsto uno spumate si aggiunge un quarto bicchiere (il calice a flute).

Scardan consiglia inoltre:
Per combinare una tavola apparecchiata in modo civile e non da selvaggi, con una facilità e praticità di uso e di lavaggio, alcuni consigli:
1-niente argenteria: costa molto, si ossida presto, si graffia facilmente, non si lava in lavapiatti, spesso dà sapore di metallo al cibo.
2-niente silverplate: costa poco ma si ossida e poi va via e resta uno schifo.
3-usare del buon acciaio lucido 18/10 a specchio: se è di qualità, ha un colore talmente simile all'argento 800 che non si distingue; il peso è quello dell'argento. In compenso costa molto meno, si lava in lavapiatti, non si graffia ed è sempre lucidissimo. Quindi ottimo per posate, sottopiatti, candelabri, vassoi, etc. Lo trovate fuso negli stili più comuni come l'inglese, il san marco etc.
4-piatti e posate di linee semplici sono facilmente abbinabili con qualsiasi contesto, oltre che facilmente sostituibili se qualche cosa si perde, manca, va rotto etc. Meglio evitare quindi forme molto barocche o molto moderne.
5-il tovagliolo di carta in contesto familiare è ammesso, basta prenderne di bellini che a occhio sembrano quasi stoffa; non si usa il portatovaglilo per quelli di carta
6-sulle bottiglie è comodo (e bello) mettere quegli anelli di metallo e spugna che assorbono la goccia
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