Allora, per le talee di rosa, quel che sò io è che il caldo umido è per loro letale e necessitano invece di passare un inverno al freddo e all'esterno.
Si taglia dalla pianta madre subito soto un nodo e non più di un centimetro, meglio sarebbe di mezzo, sopra un germoglio fatto di un paio di foglioline.
Talee in acqua o talee in terra, dipende dalla pianta e dipende da noi, perchè comunque, le radici prodotte in acqua spesso, quando vanno a contatto con la terra, non si adeguano e la talea muore.
Con questo metodo ho riprodotto la forstizia, ma non sapevo che radica in acqua.
Ho messo un ramo fiorito in vaso, per godermi il suo giallo oro; con il passare dei giorni lo vedevo sì perdere i fiori, ma le foglie rinverdire parecchio e produrne altre nei giorni successivi.
Ho alzato il ramo ed ho visto queste radici trasparenti/lattiginose fuoriuscire in orizzontale dai nodi del ramo stesso.
Anche questa è stata una sorpresa perchè me le sarei immaginate sotto e non sui lati.
Presupponendo che le radichette, benchè vigorose avrebbero potuto spezzarsi con facilità, ho preso un vaso di plastica di quelli usati per le rose, profondi e stretti, vi ho praticato un foro abbastanza largo da far entrare le radici orizzontali senza che si piegassero e poi, ho ricoperto molto delicatamente, utilizzando un coton fiock.
La setcreasea, la violetta africana, la tradescanthia,possono essere facilmente riprodotte in acqua, ma per quel che mi riguarda preferisco utilizzare il metodo dela terra, è più lento, più rischioso all'inizio, ma quando partono non subiscono poi collassi.
Le talee in acqua comunque, che io sappia, non funzionano con le porzioni legnose.
Quest'inverno tenterò la taleizzazione di: Reine victoria, Pierre de Ronsard, Claire Matin e Molineux con il metodo che vedevo usare a mia nonna, che le tagliava e le piantava così come erano in piena terra e non le toccava più fino al febbraio dell'anno successivo.
A quel punto decideva se lasciarle lì o prelevare il pane di terra e spostarle altrove.
Non l'ho mai vista fallire mezza volta, ma io, non sono come lei e non ho nepure le stagioni che aveva lei, vedremo.
Però concordo con faxstaff, l'importante è sperimentare e divertirsi nel farlo; dopo un po' ci si appassiona talmente tanto da ritrovarsi a taleizzare furiosamente e non sapere poi, dove cavolo mettere le piante.