il problema degli alberi è comune ormai da decenni in quasi tutti i comuni, da me compreso. A Pompei, proprio presso l'ingresso del tanto famoso sito archeologico ci sono tantissimi pini, ma proprio tanti non molto stabili nè dal punto di vista radicale nè da quello dei rami ( che pendono troppo e si spezzano). In questi anni, almeno fino a che possa ricordare, non so quante volte si è sfiorata la strage perchè durante notti particolarmente tempestose molti di questi si sono sradicati e caduti in strada senza però colpire fortunatamente nessuno; quando va meglio sono i grossi rami a cadere. La colpa di chi è? Non degli alberi ed ora vi spiego "tecnicamente" anche il perchè. Premesso che la piantumazione in ambito urbanistico dovrebbe tener conto di molteplici fattori quali l'esigenza in luce e soprattutto in acqua, la grandezza, la lontananza da edifici, la fioritura ( se questa è abbondante e produce anche sostanza zuccherine ed appiccicose...).Ed ecco che piantiamo pini altissimi vicinissimi alle case, piante a fioriture abbondante che sporcano le strade, etc.(ma non mi voglio allontanare tanto dal problema del post). Prima parlavo di spiegazione tecnica in quanto con dei piccoli accorgimenti al momento dell'impianto si può evitare una catastrofe futura e tramite la manutenzione ordinaria si scongiura ancora di più il pericolo di caduta alberi. Naturalmente vanno escluse calamaità naturali quali terremoti, uragani, etc... un albero è qualcosa di complesso, sia dal punto di vista chimico che fisico; chimicamente perchè effettua reazioni al suo interno che gli permettono di sopravvivere, fisicamente perchè gli permette di essere stabile. Anni fa ho seguito un seminario all'università proprio sulla stabilità degli alberi ed ho scoperto delle cose bellissime. In primo luogo quando si effettua un nuovo impianto oltre a mettere la pianta ad una giusta profondità bisognerebbe evitare di innaffiare solo nella zona circostante al tronco perchè le radici, trovando sempre acqua disponibile nelle immediate vicinanze, non scendono in profondità velocemente per cercarsi l'acqua e si viene a creare già in partenza un ambiente instabile. Certo che con gli anni le radici si accrescono ma bisogna in partenza prendere il toro per le corna. Altro motivo per cui è quasi inutile innaffiare solo nelle vicinanze del tronco piante già adulte è il fatto che la parte di radice che assorbe l'acqua si trova alle estremità e sono radici giovani, nuove, che sono lontane dal tronco. Dal punto di vista strutturale vi è un ulteriore fattore determinante la stabilità e cioè le POTATURE, queste sconosciute. Rimango inorridito vedendo le potature dei pini ( almeno nei pressi di casa mia); rami tagliati solo da un lato ( quello fronte strada) e rami lunghissimi dall'altra parte, mai errore più grave. Le piante affinchè possano essere stabili dispongono i propri rami in maniera talmente simmetrica e maniacale che non possiamo nemmeno immaginare. Molti di voi mi diranno che ci sono alberi stortissimi e che ciò non sia vero; io rispondo che è vero e se troviamo un albero curvato verso il tronco è solo perchè quest'ultimo ha risposto ad un ramo tagliato al lato opposto alla curvatura e quindi si piega per equilibrare i pesi; è una cosa che suona assurda ma fidatevi che è così ( sempre che non mi abbiano inseganto cretinate). Quindi io credo che gli errori siano prettamente umani, di pseudo giardinieri che non sanno nemmeno a cosa serva la potatura; i comuni tutte queste attenzioni verso le piante non le hanno e non vogliono sapere nulla, basta che si taglia tutto, portare a zero la vegetazione e tutto si risolve. Esistono gli agronomi che sanno far bene il loro mestiere ma naturalmente andrebbero pagati ed ecco il fai da te. Non preoccupatevi che nelle nostre case va benissimo il fai da te ma almeno in grandi comuni... cacciatela una cosa di soldi, salvaguardate l'ambiente e l'incolumità delle persone. Esistono test di stabilità mediante apparecchiature elettroniche che riescono a stabilire con ottima approssimazione appunto la stabilità delle piante ma ritorniamo sempre lì: costano e soprattutto la responsabilità della pianta è poi del tecnico che firma e se dice che va abbattuta ecco che sorge il problema degli ambientalisti estremi che si incatenano all'albero, e tutte quelle cose lì. Quando un mio prof disse ad uno di questi che non avrebbe tagliato l'albero instabile solo se si fosse assunto lui la responsabilità penale di una caduta... vi lascio immaginare. Vogliamo preservare senza pensare alla nostra di salute. Amo la natura ma questa non deve distruggerci e se si deve abbattere perchè CI SONO I MOTIVI allora va fatto. Spero di non essermi dilungato troppo e di essere stato fastidioso