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Piera
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ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
COMUNICATO STAMPA
NEL CANILE SVIZZERO DELLA CITTA' DI GUNZWIL SONO STATI AMMAZZATI 24 CANI PROVENIENTI DALL'ITALIA.
Croce: "Fatto inaudito, ora scopriamo chi dall'Italia spedisce questi cani in canili svizzeri dove rischiano di venir ammazzati in quanto non facili da fa adottare"
Milano/Lugano (14 luglio 2008) Il fatto è gravissimo: nel canile SOS-Tierheim della cittá Gunzwil nella zona di Lucerna sono stati uccisi 24 cani provenienti dall'Italia. Motivazione: la capacitá del canile era superata, dovevano diminuire, e i cani randagi italiani non si riusciva a piazzare.
La notizia è rimbalzata in Italia grazie ad un servizio andato in onda su una televisione svizzera di lingua tedesca (di cui sotto uniamo il link) e ripresa da alcuni amici delle associazioni animaliste italiane ed elvetiche, in Svizzera uccidere i cani in canile a volte rappresenta un modo di risolvere il problema di sovraffollamento.
AIDAA attraverso i propri legali presenterà una denuncia al procuratore pubblico di Zurigo ma allo stesso tempo invita gli animalisti italiani a individuare e bloccare questo traffico di cani verso la confederazione elvetica, dove spesso con la scusa dell'adozione i cani finiscono nei canili lager quando non finiscono nei laboratori di vivisezione.
"Quei ventiquattro cani erano partiti dall'Italia con la speranza di essere adottati invece sono stati ammazzati brutalmente nel canile di SOS-Tierheim di Gunzwil nella zona di Lucerna- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- da anni noi ma anche altre associazioni denunciamo uno strano traffico di animali fatto a volte anche da alcuni pseudo animalisti, e pseudo associazioni animaliste verso la Svizzera con la scusa di far adottare questi animali e poi succedono queste vicende. Noi presenteremo denuncia contro il canile in questione, ma soprattutto faremo ricerche per scoprire chi sono gli stronzi italiani che portano gli animali in Svizzera e per impedire che questo possa accadere anche in futuro"
per info 3478883546
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ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
COMUNICATO STAMPA
NEL CANILE SVIZZERO DELLA CITTA' DI GUNZWIL SONO STATI AMMAZZATI 24 CANI PROVENIENTI DALL'ITALIA.
Croce: "Fatto inaudito, ora scopriamo chi dall'Italia spedisce questi cani in canili svizzeri dove rischiano di venir ammazzati in quanto non facili da fa adottare"
Milano/Lugano (14 luglio 2008) Il fatto è gravissimo: nel canile SOS-Tierheim della cittá Gunzwil nella zona di Lucerna sono stati uccisi 24 cani provenienti dall'Italia. Motivazione: la capacitá del canile era superata, dovevano diminuire, e i cani randagi italiani non si riusciva a piazzare.
La notizia è rimbalzata in Italia grazie ad un servizio andato in onda su una televisione svizzera di lingua tedesca (di cui sotto uniamo il link) e ripresa da alcuni amici delle associazioni animaliste italiane ed elvetiche, in Svizzera uccidere i cani in canile a volte rappresenta un modo di risolvere il problema di sovraffollamento.
AIDAA attraverso i propri legali presenterà una denuncia al procuratore pubblico di Zurigo ma allo stesso tempo invita gli animalisti italiani a individuare e bloccare questo traffico di cani verso la confederazione elvetica, dove spesso con la scusa dell'adozione i cani finiscono nei canili lager quando non finiscono nei laboratori di vivisezione.
"Quei ventiquattro cani erano partiti dall'Italia con la speranza di essere adottati invece sono stati ammazzati brutalmente nel canile di SOS-Tierheim di Gunzwil nella zona di Lucerna- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- da anni noi ma anche altre associazioni denunciamo uno strano traffico di animali fatto a volte anche da alcuni pseudo animalisti, e pseudo associazioni animaliste verso la Svizzera con la scusa di far adottare questi animali e poi succedono queste vicende. Noi presenteremo denuncia contro il canile in questione, ma soprattutto faremo ricerche per scoprire chi sono gli stronzi italiani che portano gli animali in Svizzera e per impedire che questo possa accadere anche in futuro"
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