aron56
Giardinauta Senior
Eccola l'ho trovata:
Cum tu, Lydia, Telephi
ceruicem roseam, cerea Telephi
laudas bracchia, uae, meum
feruens difficili bile tumet iecur.
5 Tunc nec mens mihi nec color
certa sede manet, umor et in genas
furtim labitur, arguens
quam lentis penitus macerer ignibus.
Vror, seu tibi candidos
10 turparunt umeros inmodicae mero
rixae, siue puer furens
inpressit memorem dente labris notam.
Non, si me satis audias,
speres perpetuum dulcia barbare
15 laedentem oscula, quae Venus
quinta parte sui nectaris imbuit.
Felices ter et amplius
quos inrupta tenet copula nec malis
diuolsus querimoniis
20 suprema citius soluet amor die.
--------------------------------------------------------------------------------
13, a Lidia
Quando ricordi il collo luminoso
di Tèlefo, le bianche, morbide braccia
di Tèlefo, Lidia, mi si rode il fegato
e si gonfia di una collera amara.
Allora mi si annebbia la mente e il viso
si scolora, senza volerlo lacrime
solcano le guance e rivelano il fuoco
che lentamente dentro mi consuma.
E brucio se una lite provocata dal vino
segna di lividi le tue spalle candide
o quel giovane nel suo delirio t'imprime
coi denti un ricordo sulle labbra.
Se solo mi ascoltassi, non potresti sperare
fedele chi offende cosí brutalmente
la dolcezza dei tuoi baci, che l'amore
impregna di tutto il suo piacere.
Felici immensamente gli amanti
che uniti in un solo desiderio,
l'amore, senza dannati litigi,
non scioglie prima che morte li divida.
Andrebbe bene per tutti i piccioncini di questo forum..... Nora
Cum tu, Lydia, Telephi
ceruicem roseam, cerea Telephi
laudas bracchia, uae, meum
feruens difficili bile tumet iecur.
5 Tunc nec mens mihi nec color
certa sede manet, umor et in genas
furtim labitur, arguens
quam lentis penitus macerer ignibus.
Vror, seu tibi candidos
10 turparunt umeros inmodicae mero
rixae, siue puer furens
inpressit memorem dente labris notam.
Non, si me satis audias,
speres perpetuum dulcia barbare
15 laedentem oscula, quae Venus
quinta parte sui nectaris imbuit.
Felices ter et amplius
quos inrupta tenet copula nec malis
diuolsus querimoniis
20 suprema citius soluet amor die.
--------------------------------------------------------------------------------
13, a Lidia
Quando ricordi il collo luminoso
di Tèlefo, le bianche, morbide braccia
di Tèlefo, Lidia, mi si rode il fegato
e si gonfia di una collera amara.
Allora mi si annebbia la mente e il viso
si scolora, senza volerlo lacrime
solcano le guance e rivelano il fuoco
che lentamente dentro mi consuma.
E brucio se una lite provocata dal vino
segna di lividi le tue spalle candide
o quel giovane nel suo delirio t'imprime
coi denti un ricordo sulle labbra.
Se solo mi ascoltassi, non potresti sperare
fedele chi offende cosí brutalmente
la dolcezza dei tuoi baci, che l'amore
impregna di tutto il suo piacere.
Felici immensamente gli amanti
che uniti in un solo desiderio,
l'amore, senza dannati litigi,
non scioglie prima che morte li divida.
Andrebbe bene per tutti i piccioncini di questo forum..... Nora