Sevi
Fiorin Florello
Al di là delle direttive europee, io credo che non ci si possa nascondere dietro un dito.
La parità, prima che nell'età pensionabile, andrebbe garantita durante la vita lavorativa. Scusate, ma io trovo scandalosa l'evidente discriminazione verso le donne che c'è negli ambienti lavorativi. Nella mia azienda su 12 dirigenti c'è una sola donna. E anche scendendo verso il basso la cosa non migliora, anzi! Part time negati, promozioni saltate per maternità, carriere stoppate, eccetera. Ed è così nel 99% delle realtà lavorative italiane. Non tiratemi fuori storie!
La parità sta solo sulla carta. Nei fatti siamo ben lontani.
Forse si potrebbe rendere facoltativa la pensione a 65 anni per le donne.
Comunque è ridicolo che si tenti di risolvere il problema della parità dalla fine (pensione) che non dall'inizio (ingresso al lavoro).
Il signor Brunetta, che pure secondo me ha fatto delle scelte apprezzabili, questa volta ha toppato di brutto. Ma il peggio è che dietro questa affermazione c'è tutta una visione del mondo e delle cose che mi fa rabbrividire.
Sul doppio lavoro delle donne (ufficio/casa) avete già detto tutto e non mi dilungo se non per dire che a far questa vita c'è da uscire pazzi.
:Saluto:
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