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signore... la pensione si allontana... forse...

Sevi

Fiorin Florello
Al di là delle direttive europee, io credo che non ci si possa nascondere dietro un dito.
La parità, prima che nell'età pensionabile, andrebbe garantita durante la vita lavorativa. Scusate, ma io trovo scandalosa l'evidente discriminazione verso le donne che c'è negli ambienti lavorativi. Nella mia azienda su 12 dirigenti c'è una sola donna. E anche scendendo verso il basso la cosa non migliora, anzi! Part time negati, promozioni saltate per maternità, carriere stoppate, eccetera. Ed è così nel 99% delle realtà lavorative italiane. Non tiratemi fuori storie!
La parità sta solo sulla carta. Nei fatti siamo ben lontani.
Forse si potrebbe rendere facoltativa la pensione a 65 anni per le donne.
Comunque è ridicolo che si tenti di risolvere il problema della parità dalla fine (pensione) che non dall'inizio (ingresso al lavoro).
Il signor Brunetta, che pure secondo me ha fatto delle scelte apprezzabili, questa volta ha toppato di brutto. Ma il peggio è che dietro questa affermazione c'è tutta una visione del mondo e delle cose che mi fa rabbrividire.
Sul doppio lavoro delle donne (ufficio/casa) avete già detto tutto e non mi dilungo se non per dire che a far questa vita c'è da uscire pazzi.
:Saluto:


:love_4: :flower: :love_4: :flower: :love_4: :flower: :love_4: :flower: :love_4:
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Guardo i necrologi e vedo sempre sfilze di vedove o plurivedove defunte dai 90 in su, a fronte di tanti maschietti che defungono mediamente dai 70 in su ma che davvero in pochi superano gli 80. Tanti (troppi) muoiono intorno ai 65. Mia suocera viaggia felicemente verso i 92, sua madre defunse a 103, sua nonna a 101. Una donna che vada in pensione a 60 rischia di restare pensionata per oltre un trentennio, un uomo che vada a 65 grava per poco tempo sul sistema previdenziale. Dulcis in fundo, solo in Italia le donne vanno in pensione a 60 e non a 65 come nel resto del mondo. Amen.

Parole sante caro Kiwoncello, parole Sante:)
 

Piper

Maestro Giardinauta
Da donna ovviamente mi dispiace, ma ho letto qualcosa in tema di pensioni e siamo messi male, ma male male!!
Tra una decina-quindicina di anni andranno in pensione i nati nell'epoca del baby boom, quindi tanta tanta tanta gente, ed avremo molti meno contribuenti che pensionati, e non è vero che la manodopera straniera ci aiuta, sono solo briciole!
La situazione è serissima perchè decenni di baby pensionamenti ci hanno condotti alla canna del gas.
E' chiaro che in tema di pensioni debbano saltare quelli che per il resto dell'Europa vengono visti come privilegi, anche se so bene che non lo sono, per le donne italiane.
Se poi i mariti italiani a casa non aiutano, purtroppo care donne non è un problema del governo...
Svegliamoci prima di sposarli, certi mariti, sù!
Concordo invece sulla difficoltà di inserimeno nel mondo del lavoro. Al 100%!
 
V

vinceco

Guest
Al di là delle direttive europee, io credo che non ci si possa nascondere dietro un dito.
La parità, prima che nell'età pensionabile, andrebbe garantita durante la vita lavorativa. Scusate, ma io trovo scandalosa l'evidente discriminazione verso le donne che c'è negli ambienti lavorativi. Nella mia azienda su 12 dirigenti c'è una sola donna. E anche scendendo verso il basso la cosa non migliora, anzi! Part time negati, promozioni saltate per maternità, carriere stoppate, eccetera. Ed è così nel 99% delle realtà lavorative italiane. Non tiratemi fuori storie!
La parità sta solo sulla carta. Nei fatti siamo ben lontani.
Forse si potrebbe rendere facoltativa la pensione a 65 anni per le donne.
Comunque è ridicolo che si tenti di risolvere il problema della parità dalla fine (pensione) che non dall'inizio (ingresso al lavoro).
Il signor Brunetta, che pure secondo me ha fatto delle scelte apprezzabili, questa volta ha toppato di brutto. Ma il peggio è che dietro questa affermazione c'è tutta una visione del mondo e delle cose che mi fa rabbrividire.
Sul doppio lavoro delle donne (ufficio/casa) avete già detto tutto e non mi dilungo se non per dire che a far questa vita c'è da uscire pazzi.
:Saluto:
L'ho già detto,ci vorrà ancora qualche generazione (forse) per la parità,anzi io penso pure che nei luoghi di lavoro non si andrà tanto a lungo, ma le donne andranno a diminuire sempre di più in quanto costano e rompono troppo con la loro onestà sia lavorative,capacità ed altro.In quanto al signor bassotto,è un poverello che se la prende con chi sa può difendersi poco ed a volte neanche lo fa(operaio impiegato ecc. ),ha fatto un buco nell'acqua per la malattia,è andato solo a prendersela con chi sapeva di poterlo fare,la massa della gente ha applaudito,ci facciamo la guerra fra poveri e loro ridono di noi stro...nzi cogl....ioni che non capimo una minchia .Adesso le donne a65 anni in pensione,una cosa del genere da chi è mezza donna non me lo sarei mai aspettato,ma si sa si è forte con i deboli e pecora con chi e pari (non voglio dire forte).Io credo che è solo unmodo per non farci pensare troppo e dividerci,mi pare che si dice :dividi et impera giusto?ci sono dirigenti ed altro che hanno incarichi multipli di centinaia di migliaia di euro anno e nessuno controlla od altro,sai dice che fra cani non se mozzicano ed è VEROOOOOOO
 
S

scardan123

Guest
Io non sono una donna, mi chedo cosa succederà quando verròpensionato io. Ok, se non cambiano le cose probabilmente avrò 72 anni, se non la abbassano a 65. E se io vivo fino a 80 anni come vivo?
Ok, un po' mi faccio una pensione privata ma poca roba, solo per avere un piccolo bonus fiscale a dire il vero.
Negli ultimi anni che faccio, mi mangio i risparmi ?
Io finché la testa mi funziona voglio continuare a lavorare!

(versione legera: come mi pagherò il viagra e la mia pneumatica infermiera russa di 20 anni, se sarò in pensione e le pensioni non le pagheranno più?)
 
V

vinceco

Guest
Io non sono una donna, mi chedo cosa succederà quando verròpensionato io. Ok, se non cambiano le cose probabilmente avrò 72 anni, se non la abbassano a 65. E se io vivo fino a 80 anni come vivo?
Ok, un po' mi faccio una pensione privata ma poca roba, solo per avere un piccolo bonus fiscale a dire il vero.
Negli ultimi anni che faccio, mi mangio i risparmi ?
Io finché la testa mi funziona voglio continuare a lavorare!

(versione legera: come mi pagherò il viagra e la mia pneumatica infermiera russa di 20 anni, se sarò in pensione e le pensioni non le pagheranno più?)
potresti fare qwualche servizio ai cani ...ben pagato naturalmente:lol::lol::lol:l'infermiera russa dimenticala :lol:che gliè racconti poi? già adesso faresti fatica a parlargli pensa dopo...:lol::lol:rilassati e mandalo già da adesso in pensione ahahahahhahaha
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Da: Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 18 luglio 2007 dal titolo « Combattere il divario di retribuzione tra donne e uomini » [COM(2007) 424 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].
(…)Le statistiche mostrano che il divario di retribuzione dipende dall'età, dal titolo di studio e dagli anni di esperienza: le differenze di retribuzione superano il 30 % nella forbice di età da 50 a 59 anni (nel 7 % dei casi ciò vale per le persone di età inferiore a 30 anni); superano del pari il 30 % presso i diplomati del ciclo superiore e non superano il 13 % presso i lavoratori che hanno ultimato il ciclo secondario inferiore. Tali differenze possono raggiungere il 32 % presso i lavoratori che hanno trenta anni di attività in un'impresa, mentre il divario di retribuzione si limita al 22% tra i dipendenti che hanno un'anzianità da uno a cinque anni. (…)
__________________________________________________________________
(…) Due importanti rapporti di ricerca offrono recenti informazioni su questa materia: il primo è stato promosso dal Comitato nazionale per le pari opportunità del ministero del Lavoro (I differenziali salariali per sesso in Italia, Rapporto di ricerca, Roma, 2001) e il secondo predisposto per il Cnel dall’Irs (Rapporto sulle retribuzioni e il costo del lavoro, Roma, 2000).
Il risultato più significativo che emerge dal primo studio è che le lavoratrici italiane guadagnano dal 20 al 25% in meno dei lavoratori dell’altro sesso, mentre nel resto d’Europa il divario retributivo è intorno al 23%. Il risultato a cui perviene il secondo studio – pur usando fonti statistiche diverse, che tanto angustiano gli economisti – è sostanzialmente uguale: nei paesi europei i livelli retributivi percepiti dagli uomini sono in media superiori al 20% di quelli percepiti dalle donne (…)


Se mi ridanno in soldoni e con gli interessi tutto quello che mi hanno tolto io sono d’accordo!!!!!!!!!!
Non si può stare in Europa solo per quello che fa comodo!!!!!!!!!!
 

artemide

Florello Senior
Al di là delle direttive europee, io credo che non ci si possa nascondere dietro un dito.
La parità, prima che nell'età pensionabile, andrebbe garantita durante la vita lavorativa. Scusate, ma io trovo scandalosa l'evidente discriminazione verso le donne che c'è negli ambienti lavorativi. Nella mia azienda su 12 dirigenti c'è una sola donna. E anche scendendo verso il basso la cosa non migliora, anzi! Part time negati, promozioni saltate per maternità, carriere stoppate, eccetera. Ed è così nel 99% delle realtà lavorative italiane. Non tiratemi fuori storie!
La parità sta solo sulla carta. Nei fatti siamo ben lontani.
Forse si potrebbe rendere facoltativa la pensione a 65 anni per le donne.
Comunque è ridicolo che si tenti di risolvere il problema della parità dalla fine (pensione) che non dall'inizio (ingresso al lavoro).
Il signor Brunetta, che pure secondo me ha fatto delle scelte apprezzabili, questa volta ha toppato di brutto. Ma il peggio è che dietro questa affermazione c'è tutta una visione del mondo e delle cose che mi fa rabbrividire.
Sul doppio lavoro delle donne (ufficio/casa) avete già detto tutto e non mi dilungo se non per dire che a far questa vita c'è da uscire pazzi.
:Saluto:


:love_4: :love_4:
 

Paola-Luna

Florello
tre cose soltanto:

Sevi ti quoto in pieno per tutto ciò che hai detto

Scardan, mi deludi...

x tutti: ma vi rendete conto sì o no che se alzano l'età pensionabile, i posti di lavoro occupati da persone in attesa della pensione sono posti di lavoro sottratti ai giovani??? Lo volete capire che la prima risposta ad un piano del genere sarà l'innalzamento della disoccupazione giovanile???
 

Piper

Maestro Giardinauta
Che aumenti la disoccupazione è pacifico... ma a sentire certi politici, pare che proprio non ci siano braccia e che le aziende italiane abbiano solo bisogno di manodopera straniera!
Allora si mettano d'accordo: c'è disoccupazione o c'è carenza di forza lavoro?
E se i nostri giovani piuttosto che fare lavori oggi ritenuti adatti solo agli extra preferiscono aspettare che piova la manna dal cielo, permettetemi di dire che non c'è poi tutta sta crisi!

E poi... non ci sono soldi, il guaio è tutto qui.
Possiamo anche dire "ok, tutti in pensione a 60 anni" se vi va, ma poi non ci si lamenti se nella migliore delle ipotesi si va a tagliare su tutto il resto (scuole, sanità, sussidi, infrastrutture ecc) o nella peggiore, scoppia un altro caso tipo Argentina, con il totale fallimento dello stato.
Non è che siamo tanto distanti, eh!
 
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