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Siepe lauro "messa maluccio"

BoboGiardino

Aspirante Giardinauta
IMG_7848.JPG IMG_7849.JPG IMG_7848.JPG IMG_7849.JPG IMG_7847.JPG Ciao amici, piacere di far parte del forum.
Ho una siepe di lauro che costeggia tutto il perimetro della mia casa, e ho notato oggi che è "consumata e mangiucchiata" ( come da foto ).
Non ho idea di quale possa essere la causa e cosa si possa fare per rimetterla in sesto!
Ringrazio anticipatamente chi potrà darmi una mano ( o un pollice....verde )
Grazie!
Bobo
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Ci sono numerose ragioni per cui compaiono buchi nelle foglie delle piante. Questi includono cattive condizioni di crescita e stress ambientale, insetti nocivi che si nutrono del fogliame e persino goccioline d'acqua che fungono da lente d'ingrandimento per la forte luce solare. Ma esistono specifici fori che nei paesi a lingua inglese chiamano shotholes e da noi è chiamato impallinatura.

Il nome della malattia è descrittivo dei sintomi: sembra che qualcuno abbia sparato all'arbusto con un fucile! Fori piccoli e più o meno arrotondati sono il risultato di infezioni da malattie delle piante, in particolare macchie di foglie fungine e cancro batterico. Le cause possono essere, infatti, diverse sia di origine fungina che batterica e l’elevata umidità ambientale, la pioggia e la scarsa circolazione dell'aria all’interno della pianta contribuiscono alla diffusione di questa patologia.

I sintomi sono macchie fogliari necrotiche con margine da circolare a irregolare. Le macchie batteriche marroni sono circondate da un bordo rossastro con un alone giallo. Strati di abscissione di macchie fogliari necrotiche si sviluppano intorno causando la caduta del tessuto danneggiato, lasciando buchi e aree lacere sulla foglia. Spesso all’inizio i fori possono essere scambiati per danni da alimentazione di insetti.

Sembrerebbe che, per quanto grave possa sembrare il danno, questi problemi del fogliame non siano il genere di problemi che causano la morte delle piante anche se personalmente ritengo che queste, essendo comunque debilitate, debbano essere costantemente controllate per evitare che non abbiano la sufficiente energia per combattere l’insorgere di eventuali ulteriori patologie con grave rischio.

Le foglie della pianta sono spesso colpite dall'oidio (Podosphaera tridactyla e Podosphaera pannosa), da funghi fogliari (Stigmina carpophila ….) e da batteri (Pseudomonas syringae…….), che possono causare buchi, lacerazioni e distorsione nelle foglie. All’allegra brigata negli ultimi anni si è aggiunto anche un patogeno che è stato identificato come Xanthomonas arboricola pv. Pruni. I sintomi anche qui compaiono sulle foglie come macchie circolari color verde pallido, viranti al marrone che si trasformano in fori. Le ricerche effettuate ad oggi dimostrerebbero che contro questo patogeno non sarebbero efficaci trattamenti antifungini

Per l’individuazione della causa occorre agire negli stadi iniziali della patologia. Quando i sintomi sono avanzati non è possibile identificare specificamente le cause. Dopo che i tessuti sono caduti, molto spesso è difficile determinare in modo specifico cosa ha causato la lesione iniziale. Le osservazioni sullo sviluppo precoce dei sintomi, sui segni e sui sintomi su altre aree della pianta possono aiutare a fare una diagnosi accurata ma non certo a distanza sulla base di foto.



Se la siepe fosse mia eliminerei e distruggerei tutti i germogli, i fiori, i frutti e i rametti infetti come pure le foglie contaminate intorno e sotto l'albero per ridurre gli agenti patogeni che svernano tra di esse (questa è una buona prevenzione anche contro l’Oziorrinco e simili le cui larve svernano anch’esse nel terreno sottostante le piante e tra i residui vegetali).

Eviterei l’impianto di altre piante da fiore o frutto Prunus spp in prossimità.

Farei pulizia con una potatura che, oltre a ridurre la superficie di contagio, arieggerebbe la chioma delle piante anche se è latente il rischio che questa operazione possa aumentare il contagio con l'uso degli attrezzi e il diffondersi delle spore fungine.

Conterrei l’umidità irrigando sempre esclusivamente alla base della pianta mantenendo le foglie asciutte.

Applicherei dei funghicidi a base di rame (facendomi consigliare da venditori esperti) per alleviare anche se non, purtroppo, eliminare l'infezione.

Mi terrei informata su eventuali ulteriori progressi della ricerca su possibili trattamenti e comincerei, dalla ripresa primaverile a tenere sotto controllo lo stato delle nuove foglie in modo da poter far analizzare la pianta all’apparire dei primi sintomi e procedere tempestivamente ai trattamenti a base di rame di cui sopra che hanno, ovviamente, miglior effetto alla comparsa dei primi sintomi e ripetuti secondo le indicazioni ricevute.



Questo è quanto posso dirti io ma altri interventi potranno darti ulteriori o migliori consigli.

In bocca al lupo!
 
Ultima modifica:

BoboGiardino

Aspirante Giardinauta
Intanto ti ringrazio per la risposta dettagliata. Ti chiedo: dato che entro un paio di settimane ho previsto di potarla, sia in senso verticale, per limitarne lo spessore e l'ingombro il larghezza, sia in senso orizzontale, per limitarne l'altezza ( tieni conto che la siepe è estesa per c.ca 120 mt, ma non tutti i 4 lati del perimetro sono "bucherellati ... ), come posso fare per evitare quello che tu definisci "latente il rischio che questa operazione possa aumentare il contagio con l'uso degli attrezzi e il diffondersi delle spore fungine." ? Per esempio, se subito dopo la potatura, irrorassi la stessa con il fungicida a base rame di cui scrivi? Lo stesso fungicida credi che sia opportuno irrorarlo anche alla base delle piante del lauro? Hai consigli, per la prossima primavera, per favorire la ricrescita sana del fogliame, e per evitare ancora che si ripeta lo stesso problema , a livello preventivo? Grazie!!!
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Per quanto riguarda il rischio di contagio a causa della potatura è un rischio che va corso se si vuole ridurre la superficie attaccata. Inoltre ad oggi non si sa quale sia stata la causa scatenante e potrebbe anche non accadere. Lo stesso dicasi per la prevenzione: prevenzione da che cosa? L'unica attività preventiva è al trisveglio della pianta controllarla assiduamente in modo da accorgerrsi dei primi sintomi e farla esaminare per capire cosa ha dato il via al problema ed effettuare subito trattamenti mirati.
Alle prime erosioni che dovessi notare, per toglierti il dubbio che si possa trattare dell'azione di Oziorrinco o simili, controlla la pianta con foglie erose di sera tardi, col buio, scuotila e se ci sono questi insetti si lasceranno cadere fingendosi morti ((il fenomeno viene chiamato tanatosi ). Basta mettere in terra un telo o un foglio di carta, si raccolgono e si distruggono.
Il rame è valido sia come antifungino che come antibatterico e quindi male non fa.
So che la siepe è piuttosto impegnativa come dimensioni ma non sarebbe male, magari poco per volta, fare in modo che il prato non arrivi fin sotto il colletto delle piante, lasciando un’area di rispetto con terreno lavorato, che peraltro favorisce anche l’arieggiamento.
 
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