Prima di tutto cerca nel possibile di dare l'acqua il meno frequentemente possibile.
Magari danne molta, almeno finché esce dai fori, tanto se esageri un po' fuoriesce (e volendo la puoi recuperare).
Facendo così dovresti brevemente capire quanta acqua puoi mettere ed avvicinarti ad un quantitativo d'acqua che sia appena superiore al necessario, ma sarà un quantitativo che continuerà a cambiare.
Ma una volta che ti sarai fatta un'idea, non importa se ne dai anche 100 o 200 cc di troppo, tanto continuerà ad uscire.
Comunque ti permetterà di farti un'idea di quanto la pianta beve (a parte l'evaporazione).
Se poi inizialmente farai molta attenzione nel valutare l'umidità del terriccio, stabilirai ogni quanto ripetere l'innaffiatura.
Anche questo periodo cambierà continuamente e tu dovrai mantenerti approssimativamente in leggero difetto piuttosto che eccesso, perché l'eccesso d'acqua fa più danni di un eventuale eccesso di sete.
Detto in parole "spannometricamente scientifiche" il periodo fra una innaffiatura e l'altra, sarebbe bene che fosse superiore a 3, o 4 o meglio ancora 5 o 6 giorni, ma come detto dipende molto dalle infinite variabili (vaso, pianta, clima, Murphy ecc.) fai di tutto per allungare questo periodo, ma quando dai acqua: danne.
Ti accorgerai presto che il fabbisogno continua a cambiare e che dobbiamo continuamente adeguarci ad esso.