In
http://www.cactusedintorni.com/semine.htm si legge:
IL METODO DEL SACCHETTO E LE SUE VARIANTI
Molti coltivatori ricorrono, specialmente in caso di germinazione difficile o lenta, ad un particolare sistema di semina che consiste nel collocare i vasetti, già seminati e bagnati, all’interno di sacchetti di polietilene possibilmente con un appropriato sistema di chiusura. L’umidità si mantiene, in tal modo, costante ed elevata, e fino a quando il sacchetto resta chiuso non c’è necessità di annaffiare. A germinazione avvenuta si apre con gradualità il sacchetto, oppure si praticano su di esso dei tagli laterali così da far circolare aria nuova, prestando attenzione che il suolo non secchi. I semenzali possono restare nel sacchetto per uno o due anni e in caso di specie a lenta crescita anche tre anni. Questo metodo, a seconda di chi lo pratica, ha diverse varianti.
Suolo:alcuni utilizzano un substrato molto soffice, leggero, non concimato, del tipo usato per le piante d’appartamento, altri impiegano una parte di torba di sfagno e una parte di sabbia lavata. C’è chi pastorizza e chi lo sconsiglia; chi concima e chi non lo fa.
Acqua: Alcuni usano acqua demineralizzata, altri quella piovana bollita.
Illuminazione: C’è chi utilizza la luce naturale e chi quella prodotta dai tubi al neon.
Un metodo molto simile è quello di usare, al posto del sacchetto, della pellicola trasparente col quale avvolgere il vaso, fondo compreso.
TRATTAMENTI SPECIALI E PARTICOLARITA’
Cactacee
Ariocarpus. Semina non difficile, trapiantare non prima di tre anni, durante il riposo vegetativo. Gradisce temperature notturne minori di 18°C. Si può usare l’illuminazione artificiale con cicli di 12 ore. Crescita lenta, si può innestare su Echinopsis. Preferibile il metodo del sacchetto
Ciao
reginaldo