Io non butto mai le piante ammalate,tendo a curarle , certo se sono ammalate non bisogna lasciarle con le altre,ma lasciarle in quarantena da sole, medicandole,ripulendole . Una bella passata di acqua saponata , se non basta una due volte,fa miracoli. L'anno scorso mia cognata si è disfatta di un Hoya carnosa piena di cocciniglia, alta più di un metro, l'ho tenuta lontana dalle altre pianta l'ho lavata innaffiata per bene ,l'ho messa in luogo rparato all'ombra. quando le cocciniglie sono scomparse, ho cambiato il vaso, il terriccio. Ha rifatto tutte le foglie, che sono sanissime,è pure fiorita enon si riconosce più. Ha ritrovato le condizioni ideali per vivere , luce ,terriccio, acqua . Si eviterebbero molti parassati alle piante grasse se si innaffiassero in modo equilibrato in estate . Cioè innaffiare abbondantemente, sin quando l'acqua esce dai fori del vaso , ed innaffiare successivamente quando il terriccio è completamente asciutto, completamente asciutto. Non si tratta di ogni quanti giorni, ma di quanti giorni il terriccio impiega ad asciugare tra un 'innafiatura e l'altra, ciò dipende sempre dalle temperature estive, dal posizionamento della pianta
mbra o sole. In autunno e inverno il discorso è completamente diverso diminuendo le temperature e le piante vanno in riposo, non si innaffiano sin quando non danno segni di ripresa vegetativa in genere verso marzo e primi di aprile e dipende dalle regioni, per evitare marciumi. Se si innaffia male,perche il drenaggio è insufficiente, aspettiamoci i marciumi, o il contrario le cocciniglie. on so se v è mai capitato di far sloggiare formiche dai vasi, dove c'era troppo lapillo o ghiaino