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sansevieria laurentii in difficoltà

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, chiedo per cortesia un parere per la mia Sansevieria Laurentii. Una parte delle foglie si è disidratata, sono chiuse a libro nel senso della lunghezza e anche se sono ancora verdi a toccarle si sente che sono rinsecchite. E' successo rapidamente, tre giorni fa avevo passato le foglie una a una per pulirle e non avevo notato nulla di strano.
Oggi tutto un gruppo di foglie è, come dire, prosciugato. Le foglie rovinate erano attaccate allo stesso rizoma e ho tolto il tutto dal vaso. Il rizoma in questione non è marcito, le radici sono bianche e termina con un getto nuovo che non avevo visto perché non era ancora risalito fino alla superficie. La terra è asciutta fino in fondo al vaso.
Ho tagliato le foglie, rinvasato a parte il rizoma con il suo nuovo getto per vedere come se la cava, ma non ho assolutamente capito cosa sia successo, se è una qualche malattia, se rischio di perdere tutta la pianta o posso fare qualcosa per evitarlo. Avete già visto questo tipo di problema? Metto la foto delle foglie rovinate e della pianta restante.
Ho comprato la Sansevieria già grande a marzo 2021, è cresciuta molto e ne ho fatto tre vasi uguali, le foglie rovinate erano nel vaso con la parte originaria della pianta.
La poverella è all'interno, appiccicata a una finestra rivolta a ovest e aperta tutto il giorno, al pomeriggio è riparata dal sole da una tendina. Innaffio con acqua demineralizzata sempre addizionata di fertilizzante per cactacee in dose ridotta a poco meno di 1/5 di quella consigliata. Mi regolo con le annaffiature in base al peso del vaso, tengo un bastoncino infilato nella terra così prima di annaffiare controllo se esce pulito e asciutto e per sicurezza verifico con tester per l'umidità che arriva fino in fondo al vaso.
Spero possiate darmi un consiglio, grazie per la pazienza
sansevieria foglie ridotta.jpg sansevieria pianta intera ridotta.jpg
 

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Le foglie continuavano a disidratarsi e ho svasato. I fusti corrispondenti, subito sotto il livello del terreno, erano ingialliti e li ho tolti tutti, dubito che quel poco che è rimasto si salvi, ho ammazzato anche questa.
Mi resta solo da capire quale è stata l'arma del delitto. L'unica cosa che ho cambiato nella gestione delle piante è questa: da alcuni mesi avevo smesso di utilizzare la subirrigazione e annaffiavo dall'alto, facendo sgrondare l'acqua dai fori di scolo, perché francamente si fa prima così e poi pensavo che in questo modo il terreno si bagnasse in modo più uniforme. Fra l'altro io ho l'abitudine di pesare le piante prima e dopo averle annaffiate e tengo nota del peso: la quantità d'acqua che trattengono versandola dall'alto è praticamente uguale a quella che assorbono per subirrigazione.
Però non avevo valutato che le mie piante non sono abituate ad avere lo strato superficiale del terreno umido; secondo voi è stato questo a farla marcire?

sansev.marcita 2 ridotta.jpg
 

GIULY83

Giardinauta
Non credo proprio che l'annaffiatura dall'alto sia responsabile, anzi. Purtroppo non è sempre facile capire cosa succede alle nostre piante e, molto spesso, gli errori di coltivazione si manifestano coi problemi solo a distanza di tempo. Due cose mi lasciano perplessa:
1. la posizione
2. il concime a ogni irrigazione.

Come ho imparato qui, non esistono "piante da interno", ma piante che sopravvivono un po' meglio di altre in interno. "Sopravvivono", bada bene. Ciò significa che se tu le potessi dare uno spazio esterno, all'ombra o sole delle prime ore mattutine, la tua pianta starebbe meglio. Eventualmente da riparare in casa in inverno e SEMPRE lontana dai termosifoni.

Il concime che dai è troppo, anche a un quinto della dose consigliata. Per le piante succulente, quando somministri il concime in primavera e a fine estate, a metà o un terzo della dose in etichetta, è più che sufficiente. E, comunque, sempre lontano dai rinvasi, perché per qualche mese le radici utilizzano i nutrienti del terriccio nuovo. Le piante ipernutrite, a lungo andare, diventano più deboli e soggette a malattie e parassiti.

A proposito: che tipo di terriccio usi? Tieni presente che la Sansevieria gradisce una buona quantità di inerti nella miscela e, a ben guardare, non mi sembra che quel terriccio ne sia fornito.
 
Ultima modifica:

Margherita^

Aspirante Giardinauta
Giuly83, grazie per la gentile risposta.
Sono felicissima di sapere che il danno non è derivato dall'aver iniziato ad annaffiare dall'alto, perché l'ho fatto con tutte.
Hai certamente ragione sulla posizione.
Tengo da un paio di anni delle piante in casa per la compagnia e la gioia di vederle e a forza di leggere di tutto sulla coltivazione delle piante "da interno" e questo forum in particolare dovrei aver imparato che in primavera vanno portate all'aperto ma...
Nel mio giardino c'è il sole da mezzogiorno in avanti, in estate non ci si sta per il caldo e di tutto quello che ho piantato negli anni sono sopravvissuti solo un paio di alberi da frutto. In primavera ho portato fuori quelle piante che mi parevano soffrire per mancanza di luce. Haworthia, Aloe variegata e Kalanchoe messe col vaso sotto gli alberi sono ancora vive, lumache permettendo, ma le vedo forse cinque minuti ogni due o tre giorni per dar loro da bere mentre le zanzare mangiano me. Mi sembra di essere una specie di Lucrezia Borgia, che sparge lumachicida nei vasi (funziona!) e spruzza insetticida su prato e siepi e larvicida nei tombini (non serve a nulla, le zanzarine arrivano felici e affamate dai giardini confinanti).
Come soluzione di compromesso per le piante in casa ho installato un anno fa dei led. Monstere e Pothos crescono, Spathiphyllum, Anthurium, Phalaenopsis, Zamioculcas e Sansevierie fioriscono... e poi mi marcisce la Sansevieria preferita.

Per l'altra cosa che sbaglio, il concime, abbi ti prego pazienza e aiutami a capire o io continuo a far danni.
Negli ultimi dodici mesi la Sansevieria assassinata l' avevo annaffiata 14 volte, quattro fra autunno e inverno e dieci fra primavera e estate.
Dosando a 1/5 della dose consigliata, ogni 5 annaffiature ho dato l'equivalente di una concimazione normale, in pratica ha avuto poco meno di tre concimazioni standard nel corso di un anno.
Dimezzo le dosi? Io uso acqua demineralizzata perché nella mia zona l'acqua del rubinetto è molto calcarea. All'inizio la usavo ma dopo qualche mese hanno iniziato a seccare le punte delle foglie. Cambiando l'acqua il problema é quasi cessato.

Per il terriccio, l'avevo rinvasata a settembre 2021 con terriccio per cactacee, perlite e pomice. Hai ragione anche qui, di perlite e pomice avrei dovuto metterne molto di più. Prometto che la prossima volta faccio meglio.

Mi accorgo di aver esagerato a scrivere, chiedo scusa. Grazie di tutto e ciao

Margherita
 

GIULY83

Giardinauta
Ciao Margherita.

Intanto, grande invidia per chi ha il giardino: io mi devo accontentare di due balconi, e già sono fortunata.
Poi, grande comprensione per chi vuole tenere le piante in casa, lo facevo anch'io. Mi piaceva vederle in giro, anche se mi occupavano spazio in piccola casa. Ma deperivano, e ho dovuto arrendermi all'evidenza.

Procediamo con ordine:

1) se le tue piante in casa fioriscono e si presentano rigogliose, mi sembra evidente che sono coltivate correttamente. Però non sono temprate dalla luce vera, dal sole e dall'aria aperta (non dimentichiamo che già sono costrette in vaso) e, forse, a lungo andare possono risentirne.

2) suggerimento: se metti le piante sotto agli alberi, prova a sollevarle su uno o più tavolini, così da rendere vita difficile alle lumache e tenerle sotto controllo.
Altrimenti inventati qualcosa per ombreggiarle nelle ore più calde. Tipo ombrelloni, o teli facilmente asportabili e con supporti sufficientemente saldi da resistere a qualche colpo di vento. Poi è chiaro che devi controllare le condizioni atmosferiche, e se prendono l'acqua piovana, tanto meglio. Ma non lasciare sottovasi, per evitare ristagni quando piove troppo.
Il grande rischio è la grandine, che quest'anno mi ha letteralmente flagellato diverse piante. Mi consolo pensando che comunque sono più vicine a una condizione naturale, e che lentamente si riprendono emettendo foglie nuove.

Le piante te le potrai godere in casa dopo una stagione in cui avranno raccolto energie per superare meglio l'inverno al chiuso.
La scelta ovviamente è tua.

3) so che molti siti consigliano di concimare, poco, a ogni annaffiatura. Non so, mi sembra eccessivo se consideriamo che una concimazione unica (a metà o un terzo di dose) viene man mano sciacquata con le successive irrigazioni semplici, evitando dannosi accumuli di sali su terriccio e radici. Ciò che non succede se l'acqua ha sempre un' aggiunta di fertilizzante, anche se poco. Inoltre in inverno non è consigliabile concimare, perché quasi tutte le piante vanno in riposo e non utilizzano il nutrimento, con conseguente accumulo di cui sopra. Come noi accumuliamo grasso se le calorie apportate non vengono bruciate dall'organismo...

4) acqua: se ti comporti come hai scritto, va bene. Tieni presente che se pure lasci la Sansevieria all'asciutto per qualche giorno, male non le fa. Le mie, piccolissime, prima di vedere l'acqua devono raggrinzire le foglie almeno un po'. Il rischio è che il terriccio più prossimo alle radici rimanga umido, specie se il vaso è grande e ha pochi inerti che, favorendo l'aerazione, facilitano l'asciugatura.

Al prossimo rinvaso aggiungi inerti al 30% circa.
 
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Margherita^

Aspirante Giardinauta
Grazie, terrò a mente i tuoi suggerimenti, vorrei veramente migliorare le mie capacità di coltivazione. Al momento, passata la fase uno (compro piante a caso e mi stupisco quando muoiono) sono nella fase due (cerco di scegliere le piante in base alle condizioni che posso offrire).
Spero di arrivare alla fase tre (migliorare l'ambiente fornito alle piante, magari con qualche intervento strutturale nel cosiddetto giardino che lo renda utilizzabile).
Ciao

Margherita
 

GIULY83

Giardinauta
Io sono arrivata alla fase 4: quelle che mi piacciono meno le regalo, e se si ammalano non provo più neanche a curarle. Anche perché, con l'esperienza, puoi capire prima se vale la pena...
 
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