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Salice forse in pericolo di vita

Eagle_89

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti,

ho un grave problema con un mio salice ( di circa 20 anni). dopo averlo potato come ogni anno, mi sono accorto di una macchia come di umido su parte del tronco (diciamo che l'avevo già intravista ma nn l'avevo mai esaminata per bene).

In cima alla macchia ho notato un pezzo di corteccia molto più "molle" del dovuto e curioso e un pò preoccupato ho asportato la cortecca con un coltellino (anche se bastavano le mani :( ) scoprendo che all'interno c'era parecchia acqua e nulla di consistente.

ma nn mi riesco a spiegare il perchè. è sempre stato in splendida forma.

vi posto un paio di foto sperando che si possa fare qualcosa e recuperarlo. se no mi toccherà eliminarlo se il marcio (o quello che è) continua ad avanzare :cry:





grazie a chiunque mi possa dire qualcosa
 
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zerbo

Aspirante Giardinauta
non ho idea di cosa sia, ma a me hanno sconsigliato di tenere dei salici perchè attirano un sacco di rodi legno, dei piccoli vermetti che scavano e mangiano l'albero e poi si trasformano in farfalle e se ne vanno..
questi intaccano il salice perchè è molto tenero e poi spesso vanno anche sulle piante vicine... mi sono finiti in una quercia di quasi 30 anni che ne ha sofferto molto, e mi hanno quasi ucciso un ciliegio, non so ancora come starà questa primavera...
non mi pare ci fosse del liquido con i rodi legno però boh...
mio padre per la quercia aveva cercato di isolare il buco, tirando via tutta la segatura che si era formata e cospargendo la ferita con mi pare sia il solfato di rame, quella cosa che si usa come antiparassitario...
ma non saprei...
 

Eagle_89

Aspirante Giardinauta
non ho idea di cosa sia, ma a me hanno sconsigliato di tenere dei salici perchè attirano un sacco di rodi legno,

non credo di avere questo problema o comunque anche se è da qualche tempo che c'è, non si è diffuso ad altre piante vicine (anche se a dire il vero nelle immediate vicinanze l'unico albero è un hibiscus rosso).

non ho tracce di segatura all'interno del foro ne ne vedo altri o escrementi...ma solo umido e acqua(anche se credo sia linfa essendo vagamente sul giallo molto chiaro) e ovviamente quel nero che si vede sul coltellino che credo derivi dal legno intriso di liquido.

Ma soprattutto non ho tracce di parassiti neanche all'interno del buco (che poi avrei creato io col coltellino in fase esplorativa).

ah un ultima cosa ciò che estraggo dall'albero non ha praticamente odore (o almeno il mio olfatto non è abbastanza fine da sentirne l' "essenza).


grazie comunque zerbo.

sono sempre in attesa


PS ad ogni modo per non lasciare nulla di intentato vedo ora di informarmi sui rodilegno e trattamenti adeguati. chissa magari se si tratta di qualche altro parassita riesco a risolvere comunque.
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Sembrerebbe carie bruna (è tale quando ad essere attaccata dal fungo patogeno è prevalentemente la cellulosa, quando si sviluppa il corpo fruttifero del fungo vengono fuori delle formazioni a mensola come nella foto che rappresenta Phellinus ignarius, qui su salice. Sono patogeni prevalentemente da ferita in quanto sfruttano lesioni e ferite appunto per penetrare nei tessuti dell'albero).
Phellinus_ignariusGR.jpg
L'unico rimedio contenitivo per la carie è la dendrochirurgia, però bisogna saperla fare, altrimenti costa.
http://www.greenworldconsulting.it/liv1.asp?id=19
qui c'è un link per Messina
http://www.proflora.it/Operatori/index.php?option=com_wrapper&Itemid=29
Ciao
 
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Eagle_89

Aspirante Giardinauta
ma di elementi che possano far pensare ad un attacco micotico sinceramente non ne trovo.

anzi dopo un ulteriore esplorazione stamattina, forse è più probabile un attacco da parte di vermi.... eliminando la corteccia circostante l'origine della maccchia di umido ho scoperto qualche galleria (oltre al marcio) e un infinità di piccole palline nere (forse escrementi non saprei).....però ho risalito quasi metà del tronco ma non vi era traccia di essere vivente.

è abbastanza estesa oramai quella parte iperbagnata interna al tronco...se non trovo qualcosa da fare al più preso mi sa tanto che ha poche possibilità
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
ma di elementi che possano far pensare ad un attacco micotico sinceramente non ne trovo...ho scoperto qualche galleria (oltre al marcio) e un infinità di piccole palline nere (forse escrementi non saprei).....però ho risalito quasi metà del tronco ma non vi era traccia di essere vivente...

A fronte di un attacco di funghi agenti di carie, per capirci, cosa ti immagineresti di trovare?
Di insetti che attaccano il fusto e scavano gallerie ce ne sono diversi, ma non devi aspettarti che mettano fuori il naso per farsi vedere, però scortecciando si possono vedere le gallerie, se sono subcorticali, oppure il foro di ingresso, ma i vari rodilegno e agromizidi e curculionidi e buprestidi di per se stessi non danno certo quel tipo di alterazione, per aspetto e dimensione, che ci hai mostrato in foto; mentre non si può escludere - ma qui vado a ruota libera - che qualche altro meno pericoloso insetto abbia approfittato del marciume per farci pascolo, o che l'attacco inziale di insetti lignivori abbia aperto la strada a carie e agenti di cancri o marciumi.
A mio parere prima di segare si deve tentare di curare, al limite facendolo da solo/a con attrezzi da falegname (mal che vada non è peggio che abbattere), ripulendo la parte ammalata fino ad arrivare al legno sano e poi disinfettare con un anticrittogamico.
Altro da aggiungere, se hai già in testa una tua idea, non avrei.
Ciao
 

Eagle_89

Aspirante Giardinauta
diciamo che è da poco chemi interesso direttamente di botanica e quindi di carie verdi non ne ho mai affrontate (e ad esser sincero nn ne avevo mai sentito parlare e sulla rete non ho ancora trovato qualcosa di veramente esaustivo). però ritenevo che ci fossero sintomi ben visibili come altri attacchi di funghi (e poi più che altro a persuadermi è stata la lesione presente nella tua foto).

dato che parlavate di estensione dell'alterazione (chissà ci fosse stato qualche malinteso), volevo precisare che la lunga chiazza nella prima foto non è tutta lesione ma è il linquido che fuoriusciva dal centro della lesione che poi ha inumidito il reso del tronco (infatti ora che ho ripulito un pò,si è "ritirata" restando nerastra di umido solo poco sotto alla zona incriminata).

al momento come hai detto tu ho optato per un'asportazione con martello e una sorta di scalpellino togliendo proprio tutto fino alla parte sana opportunatamente trattata.

ora attendo che il resto asciughi e vedere come reagisce il salice.

la cosa che proprio mi ha sorpreso e che premendo leggermente la parte lesionata (cioè tutto ciò che sembrerebbe marcio) grondava acqua,quasi stessi premendo una spugna bagnata...è un elemento in più o è comune a troppe cose?

non ho nessuna idea in testa. come già detto non sono un esperto e mi baso solo su ciò che vedo e su ciò che posso ricavare logicamente.

l'abbattimento ad ogni modo avverrà solo alla fine estrema in ogni caso per evitare che oramai troppo malandato possa provocare danni.

grazie a tutti
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Allora la foto più rappresentativa è la seconda, dove si intravvede una sorta di grosso foro, di forma irregolarmente ellittica. Ma quanto è grande?
Nelle carie in verità non c'è una emissione, oltretutto così imponente, di materiali liquidi, e da come la rappresenti non si direbbe neppure gomma o resina.
Se per caso sul pulito scorgi effettivamente l'inizio di gallerie che s'affondano nello spessore del legno, il danno potrebbe davvero essere opera di qualche larva di rodilegno come ipotizzava Zerbo,
G189-RODILEGNO_01.jpg
e in tal caso è possibile ucciderle se ancora son dentro; anticamente si usava fil di ferro acuminato per uncinarle, e fino a poco tempo fa esistevano insetticidi appositi es. Ildenal plus della Bayer (ritirati dal commercio a seguito revisione fitofarmaci), comunque si può sempre iniettare soluzioni di insetticidi a lunga persistenza e che agiscano anche in fase di vapore (tra quelli che puoi comprare senza patentino potrebbe già andar bene il clorpirifos: marche commerciali ETHYLFAST della Cerexagri, CLORIPIFOS CS della Europhyto); si può mettere anche un bel batuffolo imbevuto con l'insetticida e poi tappare con cere o mastici. Tralascio, ma sarebbero possibili a costi ancora sostenibili, interventi di lotta biologica iniettando nelle gallerie nematodi entomoparassiti
foto-nemopaks-2.jpg
delle larve dei rodilegni, che vengono venduti in pratiche confezioni da ditte specializzate
product.jpg



Se ti piace approfondire ti metto in calce due link, il primo riguarda gli insetti xilofagi, il secondo le carie del legno.
Ciao
http://www.regione.veneto.it/Econom.../Malattie+colture+ornamentali/lepidotteri.htm
http://www.unipd.it/esterni/wwwfitfo/carie.htm
 
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Eagle_89

Aspirante Giardinauta
ok grazie delle esaurientissime risposte e dei link che leggerò con molta attenzione.

in effetti su suggerimento di mio padre ho provato a percorrere le "gallerie" col fil di ferro fino ad arrivare alla fine senza però incontrare nulla (per questo precedentemente avevo detto che non vi era traccia di essere vivente) ne trovare il fil di ferro sporco. non so se perchè sono riuscite a sfuggirmi oppure perchè erano gallerie abbandonate

forma irregolarmente ellittica. Ma quanto è grande?

il primo foro dal quale colava il liquido (non potendo ora essere visibile) l'ho segnato più o meno con un ovale giallo nella prima foto.



un fatto simile l'ho trovato anche dalla parte opposta al primo. ve la posto anche perchè è meglio visibile lo "stato" del legno



al momento per il sole non è possibile fare qualche nuova foto chiara, nel pomeriggio vedrò di farne qualcun altra post-trattamento e domani vedrò cosa trovo dal mio negoziante
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Mi pare che adesso il quadro vada molto meglio delineandosi, e l'orientamento attuale è per il rodilegno rosso (Cossus cossus).
Vediamo se riusciamo a dare una logica di assieme agli elementi fin qui noti.
Come leggerai nel link, le larve neonate di questo lepidottero scavano inizialmente sotto la corteccia, e dopo aver trascorso in pausa il primo inverno, riprendono a rodere penetrando nel legno con gallerie individuali, e mangiando continuano a ingrossare e di conseguenza la galleria. Trascorso in riposo il secondo inverno, la larva ormai matura (raggiunge anche 9-10 cm di lunghezza) si riporta verso la superficie dove si imbozzola chiudendo provvisoriamente il foro con rosura, e poi sfarfalla. Può essere che sei in presenza del foro di uscita, almeno di una larva, perchè dentro potrebbero essercene altre. Il marcio della corteccia potrebbe essere opera di funghi o batteri che si sono insediati a seguito delle erosioni subcorticali iniziali; il liquido acquoso un misto di escrementi, rosura e linfa grezza della pianta visto che le gallerie devastano e mettono in comunicazione con l'esterno il legno, sede dei vasi xilematici.
Ciao
 
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Eagle_89

Aspirante Giardinauta
benissimo grazie del preziosissimo aiuto. allora domani procederò con l'acquisto di prodotti specifici provando a salvare il salvabile.

grazie ancora.
 
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