Ricapito di qua dopo un bel po' e noto che mi avete taggato in questo post. La discussione è finita da un po', ma secondo me c'è molto che non è stato detto che può essere utile per qualcuno.
La resistenza alle malattie è un discorso molto più complesso di quanto ci piaccia pensare, e non è facile trovare una varietà che sia resistente per tutti. Ho imparato negli anni e con un po' di esperienza, sia pratica che teorica, che è inutile parlare di resistenza senza parlare del luogo in cui la pianta verrà cresciuta. Per due motivi. Uno, luoghi diversi hanno malattie diverse. Due, la stessa varietà può essere più o meno suscettibile alla stessa malattia in condizioni diverse.
A questo punto, possiamo dire che le due malattie principali nelle rose sono la ticchiolatura e l'oidio. Per chi abita in luoghi umidi, come me e come la maggior parte degli europei, la ticchiolatura è il problema principale. Individuato qual è il problema principale per noi capiamo innanzitutto qual è la provenienza che dobbiamo preferire per le nostre varietà. Le varietà californiane subiranno una selezione principalmente per l'oidio, ma difficilmente avranno una resistenza alla ticchiolatura, se non "per caso". Al contrario gli ibridatori dell'Europa centrale preferiranno varietà più resistenti anche alla ticchiolatura.
Mi concentrerò principalmente sulla ticchiolatura perché la conosco meglio. Esistono 13 varianti note di Diplocarpon rosae, che causa la malattia. Le rose possono avere due tipi di resistenza verso questa malattia, verticale o orizzontale. La resistenza verticale, data da almeno 4 diversi geni autosomici dominanti (Rdr1, 2, 3, e 4), ognuno dei quali dà alla varietà immunità ad una o più specifiche varianti di D. rosae. La fonte di queste resistenze sono principalmente alcune rose botaniche, come Rosa wichuarana e R. multiflora. Sono presenti nel pool genetico anche delle rose moderne, ma non in modo consistente. Per esempio, il gene Rdr4 dà resistenza alle varianti 3 e 9 di D. rosae, ma non alle altre. Se nel mio giardino ho solo la variante 3, la rosa non sarà affetta in nessun modo. Se però, fra qualche anno, arriverà nel mio giardino anche la variante 1, la barriera di immunità verrà infranta e questa rosa avrà un normale decorso della malattia, a seconda del suo livello di resistenza orizzontale. La resistenza orizzontale è invece un tratto con ogni probabilità poligenetico e determina quanto gravi saranno i sintomi e quanto lento sarà il decorso, una volta che la pianta è affetta dalla malattia. Ovviamente, è desiderabile un decorso lento con pochi sintomi. è facile pensare nei nostri giardini a diverse varietà che sono affette dalla ticchiolatura. Alcune presentano qualche macchia, ma non defogliano e continuano a crescere e fiorire. Altre nel giro di poche settimane sono completamente spoglie.
Perché è importante questa distinzione? Perché la resistenza verticale porta ad avere varietà che in alcuni giardini sono sanissime, mentre da altre parti non hanno neanche una foglia a fine estate. Ovviamente, avere resistenza verticale è una cosa positiva (meglio averla che no), ma non è sufficiente a garantire che negli anni una varietà rimanga sana. A complicare la situazione, le condizioni di crescita possono avere un effetto significativo sulla resistenza orizzontale di una varietà (temperatura, terreno, radici proprie o tipo di portainnesto).
Ci sono poi anche dei fattori concomitanti che ci possono illudere che una varietà abbia una buona resistenza orizzontale, come l'esposizione al sole o l'essere cresciuta in vaso, ma in realtà rendono solo le condizioni di crescita meno adatte allo sviluppo del fungo.
Altro fattore fondamentale da considerare è quando la varietà è stata ibridata. Fino agli anni 90 la resistenza alla ticchiolatura non interessava, commercialmente, a nessuno. Molto lentamente in questi tre decenni e mezzo è diventata sempre più importante e sempre più diffusa. Oltre alla stranota serie Knock Out, che nasce dal programma di ibridazione di Will Radler, sempre più ibridatori hanno reso la resistenza alle malattie un pilastro dei loro sforzi di miglioramento del genere. Stiamo però attenti che un "resistente alle malattie" scritto in un catalogo del 2005 non è paragonabile ad uno del 2025; e allo stesso modo detto da Meilland non è come detto da Kordes.
Detto questo, i programmi migliori in europa per la resistenza alle malattie sono indubbiamente quelli di Kordes. Tantau ha varietà eccellenti e varietà non soddisfacenti, ma sono onesti nel riportarlo. Austin ci prova con risultati accettabili. Meilland anche, ma bisogna stare attenti alle varietà. 3 stelle Kordes sono già indice di una resistenza ben sopra alla media.
Bisogna poi vedere quali aspettative si hanno. Se si vuole un no spray senza accenni di malattia le scelte sono limitate. Se si accetta qualche foglia caduta, allora la scelta è molto più ampia.
Per fare qualche nome (solo fra quelle con cui ho esperienza diretta):
Eccellenti
- See You in Pink (eccellente non solo come hultemia, ma come rosa in generale)
- Novalis
- Madame Anisette
- Carmen Wurth
- Herzogin Christiana
- Fraulein Maria
- Knock Out (normale e sport, double e sport, white)
- Konigin von Danemark
Buone
- Golden Gate
- Lupo
- Artemis
- Desdemona
- Olivia Rose Austin
- Tottering-By-Gently
- Eyes for You
- Eyes on Me
- Francis Meilland
- New Dawn
- Duchesse de Montebello
- The Ancient Mariner
- Alfred Sisley
- Kew Gardens
Abbastanza buone
- James L. Austin
- Lavender Vaza
- Princesse Charlene de Monaco
- Thomas à Becket
- The Wedgwood Rose
- Bathsheba
- Bring me Sunshine (sembra, ma è ancora presto)
- Lady Emma Hamilton
considerate però che questi sono i risultati nel mio giardino, molto variabili, e che io sono abbastanza stretto con la votazione (eccellente = virtualmente immune, abbastanza buono = defoliazione < 33%)