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Olmo60

Guru Master Florello
Allarme al Quirinale: Mattarella si sveglia con dei titoli di Stato mozzati nel letto
30 maggio 2018


QUIRINALE (UE) – La tensione per la crisi politica ha toccato un nuovo apice stamani, quando Sergio Mattarella si è svegliato circondato da BOT, Btp e CCT stracciati e sparsi sul suo letto. Ad accorgersi di tutto è stata per prima Alessandra Sardoni, giornalista de La7 che dorme con Mattarella dall’inizio della crisi, un po’ perché a caccia di scoop per Mentana un po’ perché le piace l’uomo brizzolato.

“Una scena agghiacciante: titoli di stato sfregiati, mutilati… c’era spread dappertutto”, è stata la sua cruda testimonianza. Di fronte all’efferato spettacolo, Mattarella avrebbe avuto un attacco di panico, soprattutto perché, inizialmente, aveva creduto di essere possessore di titoli di stato italiani. Il Presidente della Repubblica era così sconvolto che sembra abbia anche emesso una goccia di sudore. Scortato dai corazzieri, Mattarella si è poi presentato dinanzi alla stampa: “Questi titoli di Stato mozzati, ormai, sono carta straccia. Che è, comunque, il doppio di quanto varrebbero con Savona ministro dell’economia” – per poi concludere – “per recuperarli, assumerò un’iniziativa.”

Il movente del gesto, secondo la Digos, sembra chiaro: Mattarella sarebbe reo di aver applicato l’articolo 92 della Costituzione, di non essere stato eletto dal popolo e di aver fatto cadere la Festa della Repubblica di sabato.
Le indagini degli inquirenti si stanno concentrando su alcuni gruppi di giovani terroristi già attenzionati dalla Postale per i loro messaggi minatori online, anche se ognuno di questi ha opposto un alibi inattaccabile: i militanti del “Movimento 5 leoni da tastiera” risultano aver passato tutta la notte a cercare “impingiment” su internet, stesso alibi dei “Troll democratici”, che hanno cercato tutta la notte “impingiment” dai loro pc fingendo di essere grillini, per poi accusarli di ignoranza. I “Fratellini di Italia” hanno invece trascorso le ultime 24 ore raccogliendo delle “X”, che loro dicono essere firme, per l’elezione diretta di un dittatore, calvo, il cui nome inizi per B.

L’attentato a Mattarella ha purtroppo mobilitato subito anche i soliti mitomani: tra le tante, sarebbe arrivata già anche una rivendicazione, tutta da verificare, giunta tramite un cablogramma che si usava nel 1941 e firmata da un non meglio identificato “P. Savona”. Nel messaggio, al vaglio degli inquirenti, si legge anche “la prossima volta non esiterò a usare titoli tossici”.

A quanto si sa, Mattarella non aveva ricevuto minacce in passato, se si escludono alcuni patetici attacchi verbali di un ex-bibitaro che lavorava qualche anno fa allo stadio San Paolo e che, in ogni caso, si è rimangiato tutto in 48 ore. In mattinata, comunque, è già stata diramata una nota del Quirinale volta a chiarire la vicenda: “Voglio mandare un messaggio rassicurante per tutti, soprattutto per i mercati: va tutto benissimo, sono vivo e vegeto, sembro morto ma sono sempre stato così. Io sto bene, i titoli di stato stanno bene, respirano ancora, e saranno pronti a tornare in circolazione tra pochi giorni, praticamente come se non fosse successo nulla. Il tempo è bello, Savona è tornato a dar da mangiare ai piccioni di Villa Borghese, la nostra economia è sana. Anzi, questo episodio non ha fatto altro che rilanciare la grande industria italiana dello scotch e della colla, vanto del nostro Paese, che ne esce rinforzata e pronta ad affrontare nuove sfide sempre più prestigiose”.
 

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Olmo60

Guru Master Florello
Trapianto di cervello finisce in Tribunale: “Ora ho delle caviglie di merda!”
30 maggio 2o18


Quando hanno portato a termine l’eccezionale trapianto di cervello, i chirurghi della Wollstonecraft Clinic di Londra pensavano solo di contribuire ad un gigantesco passo avanti per la medicina, non aspettandosi certo una battaglia legale: eppure, da quando hanno annunciato al mondo il loro straordinario successo, si sono trovati ad incontrare più spesso gli avvocati che i malati.

Tutto è nato dal rifiuto della paziente di accettare che l’intervento venga definito un trapianto di cervello: “Rivendico solo la mia identità. Io sono Shelley Godwin, non Mary Percy!“.
La questione è più complessa di quanto si possa pensare: il cervello di Shelley, condannata da una grave malattia degenerativa, è stato trapiantato nel corpo di Mary, che aveva subito un ictus; ma, impegnati dal problema di fondere due diversi tratti di midollo spinale garantendo la funzionalità del sistema nervoso, i medici hanno trascurato di chiedersi chi sarebbe stata la paziente, se fosse sopravvissuta all’intervento.
Ora, però, il problema è ineludibile: il corpo, le impronte digitali, l’aspetto, il DNA sono quelli di Mary Percy, ma la personalità è quella di Shelley Godwin, che non accetta di essere legalmente un’altra persona e per questo ha trascinato i medici in Tribunale.
Intendiamoci, sono contentissima di essere viva ed autonoma, anche se, per la verità, non mi è toccato poi ‘sto gran corpo. Avete visto che caviglie? Sembro un comodino. Però non ho nessuna intenzione di essere una persona diversa. Insomma, è stato un trapianto di corpo, non un trapianto di cervello, voglio solo che lo ammettano e mi consentano di essere Shelley con un altro aspetto“.

I medici però non sono d’accordo: “Il trapianto consiste nel sostituire una parte malfunzionante di un organismo con una invece funzionante prelevata da un altro organismo“, spiega il Dr. Victor Ingolstadt, a capo dell’équipe di chirurghi. “Quindi, visto che il cervello di Shelley è andato a sostituire quello di Mary che non funzionava più, è un trapianto di cervello“.
Tecnicamente, le argomentazioni dei chirurghi sono definibili balle“, ribatte l’avvocato di Shelley. “L’organo va espiantato da un donatore in stato di morte cerebrale, ed era Mary ad essere in quella condizione, non la mia assistita. In realtà, la Wollstonecraft sta mantenendo un atteggiamento ostruzionistico solo perché non vuole ristampare tutto il materiale che celebra il rivoluzionario trapianto di cervello: migliaia di brochure, poster, articoli, un film diretto da Tom Six...”.
C’è anche un altro interesse, malignano nell’ambiente scientifico: “trapianto di cervello” suona assai meglio di “trapianto di corpo” (come confermano molti esperti di marketing), e l’équipe della Wollstonecraft non vorrebbe essere ancora scavalcata nella classifica delle innovazioni in campo medico dal team di chirurghi americani che ha messo a punto un rivoluzionario sistema per cancellare le rughe basato su carta velina e Vinavil.

La battaglia legale di Shelley si annuncia comunque appena agli inizi ed è destinata a coinvolgere oltre a medici e avvocati, anche filosofi, teologi, psicologi e impiegati dell’ufficio anagrafe, i quali hanno già minacciato di dichiarare sciopero se non verranno poste delle norme precise su a quale delle due personalità spetta chiedere la carta d’identità valida per l’espatrio.

Su una cosa però tutti si trovano d’accordo: nonostante si tratti di un tema che negli anni a venire avrà notevoli ripercussioni etiche e mediche, nemmeno in futuro si potrà trascurare l’importanza capitale, per la psiche di una persona, che riveste la forma della propria caviglia, al punto che Shelley Godwin non ha dubbi: “Sono pronta ad offrire sesso in cambio di un malleolo affusolato. Tanto il corpo è quello di Mary Percy!
 

Datura rosa

Guru Master Florello
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Eva1984

Giardinauta
Questa è vecchia ma ogni volta che la rileggo mi viene da ridere!

Cappuccett Red


Tant ma tant temp ago, ce stava 'na little Cappucciett Red

One mattin her mamma dissed: "Dear Cappucciett, take this cest to the nonn but warning to the lup that is very ma very kattiv! And torn prest! Good luck! And in boc at the lup!"

Cappucciett didn't capl very well this ultim thing but went away, da sol, with the cest

Cammining cammining, in the cuor of the forest, at a cert punt she incontered the lup, who dissed: "Hi! Piccula piezz'e girl! 'Ndove do you go?"

"To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a sacc of chocolate and biscots and panetons and more, more, more and mirtills" she dissed

"Ah, mannagg 'a maruschella" (maybe an expression com: what a cul that I had) dissed the lup, with a fium of saliv out of the bocc

And so the lup dissed: "Beh, now I dev andar because the telephonin is squilling, sorry

And the lup went away, but not very away, but to the nonn's house

Cappucciett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continued for her sentier in the forest

The lup arrived at the house, suoned the campanel, entered, and, after saluting the nonn, magned her in a boccon

Then, after sputing the dentier, he indossed the ridicol night berret and fikked himself in the let

When Cappucciett Red came to the fint nonn's house, suoned and entered

But when the little and a bit stupid girl saw the nonn (non was the nonn, but the lup, ricord!) dissed: "But nonn, why do you stay in let?"

And the nonn-lup: "Oh, I've stort my cavigl doing aerobics!"

"Oh, poor nonn!", said Cappucciett (she was more than a bit stupid, I think, wasn't she?)

Then she dissed: "But what big okks do you have? Do you bisogn some collir?"

"Oh, no! It's for see you better, my dear stupid little girl" dissed the nonn-lup

Then Cappucciett, who was more dur than a block of marm: "But what big oreks do you have, do you have the orekkions?"

And the nonn-lup: "Oh, no! It is to ascolt you better"

And Cappucciett (that I think was now really rincoglionited) said: "But what big dents do you have!"

And the lup, that at this point wanted to dir: "Cossi ti mai?" (maybe an expression com: to buy to you the little machine, never?) dissed: "It is to magn you better!" And magned really tutt quant the poor little red girl

But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocen cacciator of frodo (maybe a city near there) sented all and dissed: "Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds"

And so, spinted only for the compassion for the little girl, butted a terr the kils of volps, fringuells and conigls that he had ammazzed till that moment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup

Then quarced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (still viv) and Cappucciett (still rincoglionited)

And so, at the end, the cacciator of frodo vended the pellicc and guadagned (Honestly) a sacc of solds

The nonn magned tutt the leccornies in the cest

Cappucciett red..

beh!, let her stay, because she had capit

And so, everybody lived felix and content (maybe not the lup!)
 

Olmo60

Guru Master Florello
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Sessismo, l’UE richiama l’Italia: “I vostri arrotini chiamino anche gli uomini”
6 giugno 2018


Bruxelles – Era nell’aria ed è arrivato: è il monito dell’Unione Europea che condanna il nostro Paese per il sessismo praticato da decenni dagli arrotini italiani. Quel “Donne: è arrivato l’arrotino” non è andato giù a una parlamentare svedese che, in vacanza a Roma, è rimasta letteralmente scioccata di fronte a tanta mancanza di sensibilità, e ha informato la Commissione Europea per la Parità di Genere.

La pratica è già passata nelle mani del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale ha assicurato un rapido adeguamento della legislazione italiana alla Direttiva Europea. “L’Europa può stare tranquilla – ha dichiarato la Boschi – dal prossimo anno gli arrotini al loro arrivo chiameranno anche gli uomini, ho scritto personalmente il testo del richiamo degli arrotini, che dovrebbe essere questo:

Donne [messe comunque all’inizio per galanteria NdR], uomini, transgender, esseri umani bisognosi di una lama affilata indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità sociale: è arrivato l’arrotino/a’.

L’altro aspetto sollevato dall’Unione Europea è la rappresentanza rosa all’interno della categoria degli arrotini. Da una prima stima, infatti, sembra che la professione arrotinea sia appannaggio esclusivo del genere maschile; l’unica donna ad aver provato la carriera fu negli anni ’50 una certa Rosa Invernizzi, che però fu presto emarginata e costretta ad affilare dapprima limette per le unghie, poi direttamente le unghie (dando vita alla moderna nail art). Anche su questo punto Maria Elena Boschi è apparsa categorica: “Indirizzeremo verso questa professione migliaia di ragazze in cerca di lavoro. Ho già pronto lo slogan: ‘Affilate il vostro futuro‘”.

Esulta Laura Boldrini: “È un grande passo avanti verso le pari opportunità nel nostro Paese. Io non rispondo mai alla chiamata degli arrotini per principio, piuttosto strappo le bistecche con le mani. Ora finalmente se ne potrà occupare mio marito”. La Presidente della Camera poi pungola il Governo: “Mi auguro che in Italia possano svolgere questa antica professione anche gli immigrati, come i Sikh ai quali è stato ingiustamente vietato di girare con il tradizionale coltello alla cintura”.

Sul piede di guerra, invece, la categoria degli arrotini, che per bocca di Tino Arrò, Presidente di FederLama, giudica la presa di posizione dell’UE “una grave ingerenza nei cazzi nostri” e aggiunge: “quelli lì sono solo invidiosi perché siamo pieni di passera!”.

Ma c’è anche chi considera questa decisione un boomerang per la causa delle donne: “In un Paese in cui i femminicidi sono all’ordine del giorno, mandare i mariti ad affilare i coltelli non mi sembra una grande idea”.
Insomma, il dibattito è aperto e intanto, finché la decisione non diventerà operativa, gli arrotini useranno un testo generico: “Oh: è arrivato l’arrotino…
 

Olmo60

Guru Master Florello
La Raggi vuol far pagare l'IMU alla Chiesa.

Si è presentata questa mattina in Vaticano Virginia Raggi, Sindaca di Roma, e ha chiesto udienza con il Papa.
Papa Francesco ha accolto con piacere la Sindaca ed ha ascoltato le sue parole:
"Signor Papa, abbiamo intenzione di chiedere al Vaticano l'IMU per tutte le sue proprietà".
La risposta di Sua Santità è stata immediata
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Stato
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