Nuove ombre su Conte: “Non è devoto di Padre Pio ma solo fan di Sean Connery”
Roma – Continuano a emergere nuove curiosità sulla vita del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, l’uomo capace di trasformare un discreto curriculum vitae nel palmarès del Real Madrid. Poche ore fa, infatti, il sito del quotidiano “Il sito del Quotidiano” ha pubblicato scottanti rivelazioni sugli orientamenti religiosi di Conte, con particolare riguardo verso la sbandierata devozione nei confronti di Padre Pio (ovvero pagina 24 del suo curriculum).
Secondo quanto scoperto, Conte non comparirebbe né tra le liste degli “Arditi di Cristo” – il noto fan club di cui lo stesso Padre Pio fece parte – né in nessun altro fan club, ufficiale e non, della rockstar di Pietrelcina. L’unico indizio che lo lega al santo è l’iscrizione alla pagina social “Sei di San Giovanni Rotondo se…“. Sempre secondo l’autorevole sito, incrociando i dati con quelli forniti dall’Agenzia delle Entrate – di cui ha curato il patrimonio pagando 67 euro di imposta di registro e per questo insignito da Equitalia col prestigioso premio la Cartella d’oro (pagina 13 del suo curriculum) – le offerte fatte negli ultimi 20 anni da Conte alla Chiesa Cattolica durante le funzioni di cartello, tolto l’8×1000, ammonterebbero a sole 11,20 euro. Quindi solo rapporti marginali con la Padre Pio Spa e non uno stage da amministratore delegato, come invece riportato sul suo curriculum a pagina 26.
Ed è sempre più torbida la situazione del premier incaricato, rimestata anche dal prestigioso Times, che ha rivelato una malsana passione di Conte per il grande schermo. Il professore, che di recente ha anche ottenuto la spunta blu, risulta infatti iscritto a diversi fan club e pagine Facebook di attori noti come “Sean Connery è più bello da vecchio“, “Tutti quelli che non si sono addormentati guardando Scoprendo Forrester“ e “Sergio Castellitto fan club Lampedusa“. Facile quindi che la straordinaria somiglianza del Forgione col Connery e la magistrale interpretazione di Castellitto nella Fiction su Padre Pio (resa ancor più magistrale da Guzzanti e Paolantoni) abbiano confuso i media causando la diffusione di un contenuto fuorviante e facendo passare il premier per un devoto, quando invece è presidente onorario dell’UAAR (pagina 21 del curriculum) per aver bestemmiato 3 volte di fila dopo aver sbattuto contro uno spigolo.
A confermare questa indiscrezione un suo amico di infanzia, cresciuto con lui a San Giovanni Rotondo. “A Peppe gli stava sul piffero Padre Pio – rivela l’uomo che preferisce restare anonimo per via del fatto che Conte è un principe del foro che potrebbe ridurlo in miseria – passava ore nel laboratorio di chimica per dimostrare che il santo in realtà era un cialtrone che si bruciava le mani con l’acido fenico. Deve essere per questo che sul curriculum ha messo anche ‘Master in progettazione e gestione di preparati chimici prodigiosi‘ (pagina 32 del CV)”.
E’ accertato, quindi, che il premier non sia devoto del santo coi buchi ma fan sfegatato del più famoso attore scozzese, Sean Connery e dell’attore meno famoso della Scozia, Sergio Castellitto.