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Rinvaso camelia

Mile

Florello Senior
Questa primavera mi è stata regalata una camelia che purtroppo non ha fiorito molto bene, forse a causa del cambio di "clima" tra vivaio e casa, ha perso la maggiorparte dei boccioli. Ora non è sofferente , ha messo dei getti nuovi. Volevo rinvasarla, perchè il vaso mi sembra un po' piccolo.
Ieri cercavo un terriccio per acidofile, ho trovato questa della vigor plant, sul sacchetto dietro c'è scritto che è tutta torba (non è miscelata a nient'altro)
torba-sfagno.jpg

Può andare bene o é meglio se la miscelo a del terriccio univesale? Oppure devo comprare del terriccio già pronto?
Quella che avanza pensavo di metterla ai piedi delle ortensie piantate in giaridino, che ne dite?
Grazie a tutti
 

pNino

Maestro Giardinauta
solo torba non mi piace, io mischierei qualche altra cosa per renderlo meno compatto, ed assorbire meno acqua, anche solo dei pezzi di corteccia di pino, una manciata di perlite e del vermicompost( giusto perche non fa mai male).In una associazione per camelie in Georgia(usa) consigliano un terriccio meta' di cippato di corteccia di pino fine l'altra meta' di bark per orchidee,( la corteccia che vedi nelle orchidee al mercato), piu' una manciata di quella torba, e sinceramente sono davvero tentato di provare.
ps: se la pianta non sta soffrendo non ti conviene resistere e tenerla ancora un po' in quel vaso e cambiarla a primavera del prossimo anno?
comunque se trovi terriccio gia' pronto credo sia meglio. e alle ortensie quelle non puo'fare altro che bene
 
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Mile

Florello Senior
solo torba non mi piace, io mischierei qualche altra cosa per renderlo meno compatto, ed assorbire meno acqua, anche solo dei pezzi di corteccia di pino, una manciata di perlite e del vermicompost( giusto perche non fa mai male).In una associazione per camelie in Georgia(usa) consigliano un terriccio meta' di cippato di corteccia di pino fine l'altra meta' di bark per orchidee,( la corteccia che vedi nelle orchidee al mercato), piu' una manciata di quella torba, e sinceramente sono davvero tentato di provare.
ps: se la pianta non sta soffrendo non ti conviene resistere e tenerla ancora un po' in quel vaso e cambiarla a primavera del prossimo anno?
comunque se trovi terriccio gia' pronto credo sia meglio. e alle ortensie quelle non puo'fare altro che bene
Grazie. Anche a me non convinceva tanto questa torba pura. Pensavo di svasarla perché il vaso è veramente piccolo rispetto alla pianta. Ora cercherò terriccio pronto, e quello che avanza lo metterò alle ortensie.

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kiwoncello

Master Florello
solo torba non mi piace, io mischierei qualche altra cosa per renderlo meno compatto, ed assorbire meno acqua, anche solo dei pezzi di corteccia di pino, una manciata di perlite e del vermicompost( giusto perche non fa mai male).In una associazione per camelie in Georgia(usa) consigliano un terriccio meta' di cippato di corteccia di pino fine l'altra meta' di bark per orchidee,( la corteccia che vedi nelle orchidee al mercato), piu' una manciata di quella torba, e sinceramente sono davvero tentato di provare.
ps: se la pianta non sta soffrendo non ti conviene resistere e tenerla ancora un po' in quel vaso e cambiarla a primavera del prossimo anno?
comunque se trovi terriccio gia' pronto credo sia meglio. e alle ortensie quelle non puo'fare altro che bene


Sul mix ottimale per acidofile s'è scritto molto: alla fine ognuno sceglie il terriccio che gli abbia dati migliori risultati. La torba pura è deleteria per le camelie almeno: troppo acida (il pH ottimale giace intorno ai 6.0-6.5) e compattabile diventando quindi idrorepellente. Come tale va quindi miscelata; la Camellia Society americana (Georgia) esagera col bark che va benissimo ma non in eccesso come suggerito. Io uso una miscela di terriccio torboso commerciale (50% circa), bark medio-piccolo (30%), ghiaia di pomice (10%), compost di aghi di pino (10% circa), cornunghia ed agriperlite per il restante 10%. Ovviamente queste proporzioni non sono strettamente obbligatorie. Il bark in grande preponderanza obbligherebbe a concimazioni ripetute che peraltro non sono gradite dalle acidofile....
 

Mile

Florello Senior
Sul mix ottimale per acidofile s'è scritto molto: alla fine ognuno sceglie il terriccio che gli abbia dati migliori risultati. La torba pura è deleteria per le camelie almeno: troppo acida (il pH ottimale giace intorno ai 6.0-6.5) e compattabile diventando quindi idrorepellente. Come tale va quindi miscelata; la Camellia Society americana (Georgia) esagera col bark che va benissimo ma non in eccesso come suggerito. Io uso una miscela di terriccio torboso commerciale (50% circa), bark medio-piccolo (30%), ghiaia di pomice (10%), compost di aghi di pino (10% circa), cornunghia ed agriperlite per il restante 10%. Ovviamente queste proporzioni non sono strettamente obbligatorie. Il bark in grande preponderanza obbligherebbe a concimazioni ripetute che peraltro non sono gradite dalle acidofile....
Grazie.

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Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Io aggiungo solo una cosa: fatto il rinvaso, pacciamala con aghi di pino o di abete: acidificano e tengono fresco.
Domanda interessante: metterla in piena terra no? Avrebbe modo di ingrandirsi negli anni e pacciamature copiose di corteccia di conifere e aghi di pino o abete unite a saltuarie concimazioni con ferrochelato risolvono eventuali clorosi.
 

Mile

Florello Senior
Io aggiungo solo una cosa: fatto il rinvaso, pacciamala con aghi di pino o di abete: acidificano e tengono fresco.
Domanda interessante: metterla in piena terra no? Avrebbe modo di ingrandirsi negli anni e pacciamature copiose di corteccia di conifere e aghi di pino o abete unite a saltuarie concimazioni con ferrochelato risolvono eventuali clorosi.
Muore in inverno per il freddo troppo intenso

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pNino

Maestro Giardinauta
approfitto del post per fare una domanda riguardo il rinvaso: se una camelia e' sofferente per terriccio che si e' compattato troppo, devo solo smuovere un po' la terra per rimuoverne un pochino prima di rinvasarla o devo portare le radici a nudo e usare solo terra nuova ( tipo come si fa per un orchidea)?
 

kiwoncello

Master Florello
Giusta domanda. Quando il pane radicale è troppo compattato, il che capita regolarmente se le piante non vengono rinvasate ogni due anni nel più largo, il pane radicale va smosso e, nei casi più estremi, se ne taglia via la parte terminale per alcuni centimetri in modo da favorirne la neoradicazione che altrimenti, anche dopo rinvaso nel più largo a pane radicale intatto, non avverrebbe. L'intervento lo si effettua potando la pianta che comunque dopo rigermoglia bene, ma questo non è il momento giusto. Lo potrai fare a fioritura quasi finita ma quando i bottoni fogliari non si siano ancora mossi: pazienza se cadrà qualche fiore....
 

Addasfero

Aspirante Giardinauta
Giusta domanda. Quando il pane radicale è troppo compattato, il che capita regolarmente se le piante non vengono rinvasate ogni due anni nel più largo, il pane radicale va smosso e, nei casi più estremi, se ne taglia via la parte terminale per alcuni centimetri in modo da favorirne la neoradicazione che altrimenti, anche dopo rinvaso nel più largo a pane radicale intatto, non avverrebbe. L'intervento lo si effettua potando la pianta che comunque dopo rigermoglia bene, ma questo non è il momento giusto. Lo potrai fare a fioritura quasi finita ma quando i bottoni fogliari non si siano ancora mossi: pazienza se cadrà qualche fiore....
cosa intendi con “quando i bottoni fogliari non si siano ancora mossi”? Sono poco pratico...
 
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