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Ricordi Di Scuola

Masolino

Bannato
Un tempo la didattica usava far esercitare le facoltà mnemoniche dei piccoli scolari con l'apprendimento di semplici poesie, quasi filastrocche, come ad esempio quelle assai graziose di Angiolo S. Novaro.
In un vecchio libro di letture ne ho ritrovate due, le ricordate ?

Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?

Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscira’ Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini ed anche
di stelle di mandorlo, bianche...

Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?

Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto.


Oppure questa




Primavera vien danzando
vien danzando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Ghirlandette di farfalle,
campanelle di vilucchi,
quali azzurre, quali gialle;
e poi rose, a fasci e a mucchi.

E l'estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta:
Sai tu dirmi che ti porta?
Un cestel di bionde pesche
vellutate, appena tocche,
e ciliegie lustre e fresche,
ben divise a mazzi e a ciocche.

Vien l'autunno sospirando,
sospirando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di foglie morte.

E l'inverno vien tremando,
vien tremando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Un fastell d'aridi ciocchi,
un fringuello irrigidito;
e poi neve neve a fiocchi
e ghiacciuoli grossi un dito.

La tua mamma vien ridendo,
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca ai tuoi piedi,
con in mezzo ritto un fiore:
Ma tu dormi e non lo vedi!
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Io le ricordo si eccome e ho aiutato anche mio figlio ad impararle, lui ha avuto un maestro unico, mia figlia invece con le tre maestre i poeti e scrittori dei tempi di una volta furono banditi, sono antichi mi risposero una volta.
 

Masolino

Bannato
Io le ricordo si eccome e ho aiutato anche mio figlio ad impararle, lui ha avuto un maestro unico, mia figlia invece con le tre maestre i poeti e scrittori dei tempi di una volta furono banditi, sono antichi mi risposero una volta.


Non mi sorprendo Piera [ buongiorno anzitutto ], le tre maestre - la ''trimurti'' delle elementari le chiamo ironicamente - probabilmente erano ''impegnate'', travolte dall'ideologia che tra gli altri danni spesso cancella il buon senso.
Mio figlio aveva imparato da solo a leggere e scrivere, per lui era un gioco, ed a cinque anni tentai di mandarlo in prima elementare perchè rifiutava l'asilo.
Quasi mi cacciarono dicendo che il piccolo non era maturo, che si sarebbe danneggiato, che a cinque anni doveva giocare coi coetanei ed altre demenzialità del genere; probabilmente aveva dato fastidio che sapesse esprimersi quasi meglio del personale della scuola.
Conclusione, pagando gli feci frequentare una scuola privata di religiosi irlandesi con il maestro unico, un docente eccezionale che ancora ricordiamo.
In più mio figlio imparò bene l'inglese.
Naturalmente, pagando. Seppi poi che la scuola era frequentata anche dai figli di alcuni politici che a ''bocca piena'' blateravano sulla necessità di rivolgersi alla scuola pubblica.
 

Coral

Maestro Giardinauta
Anch'io me le ricordo, che nostalgia!!!! Adesso le stampo così le racconto alla mia piccolina (nipotina di tre anni) dite che è troppo presto????
 

Coral

Maestro Giardinauta
Visto che parliamo di scuola chiedo a Voi: la nipotina frequenta la scuola dell'infanzia, primo anno, e per Natale hanno fatto tutto un lavoro partendo dalla figura di Giotto bambino che disegnava sul sasso, fino agli affreschi sulla Natività, della Cappella degli Scrovegni di Padova. Per altro bellissima.
Però mi sembra eccessiva questa culturizzazione nei piccoli, è vero che forse per loro è un gioco (dipingere il cielo blu cobalto o fare le stelle a otto punte), ma non perderanno l'interesse per queste cose magnifiche, perchè inculcate già da piccoli poi gli vengono a noia?

Saluti.
 

anna08

Giardinauta Senior
Joely: penso che dipende da come vengono insegnate. Se vengono insegnate con amore per la materia, i bambini apprendono facilmente e ricorderanno con piacere sia la maestra, sia ciò che hanno imparato. Tante cose che oggi apprezzo le ho imparate da piccola da insegnanti che me le hanno trasmesse con passione e senza severità.

Masolino: ho riletto con piacere la poesia delle stagioni. L'avevo imparata a memoria in terza o in quarta elementare. Da allora non l'ho mai più rivista...Non ricordavo l'autore e non potevo cercarla. Mi ha fatto piacere trovarla, ora la stampo e la conservo. Grazie !!! :froggie_r :froggie_r :froggie_r
 
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