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Rapporto "stop pesticidi" di Legambiente 2015

Marcello

Master Florello
ciao
domani esce nei giornali ed in anteprima vi fornisco il link del rapporto sulle analisi condotte da Legambiente circa l'uso di pesticidi nelle colture che si mangiano (io no!).

bisogna leggerlo attentamente senza sfogliarlo velocemente.Ci sono molti punti trattati in comune con le discussioni del forum.

consigliato anche ai signori esperti del forum(certificati e non) che consigliano allegramente sostanze chimiche e miscugli per la presenza di un afide o di una cocciniglia,rivedano le loro posizioni prima di consigliare veleni.

Per i pratisti idem.

http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_stop_pesticidi_2015.pdf
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Dunque io ho letto, e dal momento che, rispetto al livello di competenza di questo forum e in particolare di questa sezione posso includermi tra gli "esperti", vorrei capire che tipo di discussione intendi aprire.
Se intendi una discussione di natura ideologica non ci sto, sarebbe un dejà vu inconcludente; se invece ti interessa approfondire alcuni aspetti di difesa dalle avversità nell'ambito giardinistico mi inserisco.

Preliminarmente vorrei far presente che il rapporto si riferisce all'impiego di prodotti fitosanitari in agricoltura, cosa che ovviamente ha un potenziale impatto (salute umana, ambientale etc.) di proporzioni non commensurabili alle problematiche di malattie e parassiti nei giardini condotti da hobbisti, perciò sarebbe strumentale e capzioso prendere argomenti da una parte per girarli nell'altra. Vorrei comunque sottolineare che in realtà la direzione di marcia (si sta sempre più consolidando anche a livello legislativo) è di andare verso una riduzione sia nella quantità dei pesticidi e sia per altro verso ad un loro miglioramento qualitativo: ma se si vuol produrre (e per chi produce avere un profitto dal proprio lavoro) allo stato attuale non si può prescindere dal ricorso a mezzi di lotta anche chimici.

Quanto ai sistemi alternativi di protezione delle piante dalle avversità, non ha senso fitoiatrico parlare di "biologico" per la cura delle piante in vaso e dei giardini privati per irreferribilità di questo criterio verso tale ultimo ambito. Quanto alla biodinamica, per curiosità (ma in verità all'epoca pensavo fosse una forma di coltivazione bio) ho seguito qualche anno fa una sorta di stage e ti confesso che sono rimasto allibito nel sentire e vedere cose da sciamani, da antiscienza supportata da una visione animistica del mondo (se si crede potrei riferire): se si ottengono risultati non è per certo per il "vortice caos nel cornoletame" o robe simili ma semplicemente perchè alla fin fine si coltiva secondo metodi di tipo tradizionale, oggi ricuperati in senso tecnico-scientifico anche nel Codice della Buona Pratica Agricola (vd. D.M. 19.04.1999).

Circa la moria delle api segnalo, per chi avesse l'hobby dell'apicoltura, che purtroppo di pest (così si indicano in inglese gli organismi nocivi) ne è arrivato uno "bio" dall'Asia che si chiama Vespa velutina: importata accidentalmente in Francia (dicesi effetto della globalizzazione), ha valicato il confine ligure e sta incominciando a diffondersi nel basso Piemonte. E' un calabrone che fa strage di api: pochi giorni fa mi sono imbattuto in arnie attaccate dal calabrone asiatico e ti assicuro che sono rimasto impressionato (metto in calce una foto).

Circa l'impiego di pesticidi nei giardini, personalmente preferisco non far niente se qualche pianta viene attaccata (tratto solo situazioni serie, es. la piralide del bosso), e se la farfallina mangia i gerani li butto via o metto altri fiori ma non spendo soldi né mi affatico a mettere pastigliette nei vasi: con il che se uno decide di tenerli in salute quello tuttavia deve fare.

 
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brandegeei

Esperto in Fitopatologie
ciao
.........
consigliato anche ai signori esperti del forum(certificati e non) che consigliano allegramente sostanze chimiche e miscugli per la presenza di un afide o di una cocciniglia,rivedano le loro posizioni prima di consigliare veleni.

Per i pratisti idem.

http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_stop_pesticidi_2015.pdf

Ciao
nessuno consiglia allegramente nulla, ci sono evidenze impossibili da collimare e comunque la problematica dell'agricoltura non è in discussione, la linea della produzione integrata è avviata da anni come studio e ricerca.
Come si legge nei vari trattamenti eseguiti nelle aziende agricole prese in esame, c'è un problema materiale nell'impossibilità di praticare certe opere consigliate come la sarchiatura a mano degli ortaggi... i teli di copertura nelle coltivazioni orticole è in uso da tempo e anche i teli alla fine sono inquinanti anche se vengono riutilizzati, hanno un termine e si parla di tonnellate di plastica.
Questo è un forum di giardinaggio e non di agricoltura, l'afide e la ticchiolatura su delle foglie di una pianta ornamentale non sono facilmente curabili con metodi "presunti naturali"; sempre se si vuole capire che certi risultati in agricoltura sono accettabili nella coltivazione hobbistica perde totalmente di senso.
Non credo che si voglia nemmeno paragonare la quantità di prodotti fitoiatrici usati in agricoltura con quelli usati hobbisticamente e nella manutenzione del verde in generale.
 

Marcello

Master Florello
Alessandro,ho solo segnalato un rapporto di questi giorni.
chi vuole se lo legga e ne tragga le conseguenze se crede e se crede puo' intervenire.
In riferimento alla citazione di Brandegeei il quale precisa che questo non è un forum di agricoltura,rispondo che è vero...ed è anche peggio... se vi sono 288 discussioni dove si parla solo e anche di glisofate non mi immagino quante saranno quelle in un forum di agricoltura meno hobbystica e piu' industriale delle nostre.

per fare un esempio a pagina 4 si legge:

l’uso spropositato di erbicidi a largo spettro per il controllo delle infestanti, come il glifosato,
lascia i suoli perennemente nudi ed esposti. Fortemente minacciata è anche la salute delle acque, come
l’ISPRA ha sottolineato nell’ultimo Rapporto sullo stato delle acque italiane (2013)6, che ha rilevato la
presenza in acque superficiali e sotterranee di 175 diverse sostanze chimiche, erbicidi in primis, con il glifosato in testa, seguito da fungicidi e insetticidi. A fare le spese del largo ricorso alla chimica di sintesi per usi agricoli è anche la biodiversità.


spero che oltre voi,si faccia vivo anche qualcuno della sezione prato per darci il loro parere circa i bambini che nel prato ci giocano seduti o rotolandovisi sopra.

Sopra intendo al glifosate non sopra l'erba.
 

lelio

Giardinauta
Che si faccia spesso uso dissennato e spesso immotivato di pesticidi vari è vero, in agricoltura come nell'hobbismo; anzi, dato che di professione sono agricoltore e conduco un'azienda sopratutto viticola, ma con produzione anche di ortaggi ed olive, per quello che vedo e leggo posso dire che in proporzione il problema è più grave nei giardini e sui balconi piuttosto che nelle aziende: nei primi spesso si usano prodotti revocati da anni, e non si usano le necessarie precauzioni, il tutto aggrvato dai consigli che spesso ricevono, spesso sempre uguali: Afidi? Confidor!, Cocciniglie? Confidor! Aleurodidi? Confidor! Mal di schiena? Vi lascio immaginara la risposta...
E le cose non vanno meglio con le crittogame: mentre nelle aziende (vuoi per sopravvenuta "coscienza ambientale", vuoi per motivi economici) si assiste alla rivalutazione di alcuni rimedi "antichi", sui balconi contro l'oidio imperversa l'uso dei triazolici, convinti che siano gli unici efficaci e inconsapevoli dei rischi: non solo inquinamento, ma anche la creazione ceppi resistenti, come è successo qualche lustro fa in Sicilia, dove un noto e celebrato antioidico sistemico è diventato praticamente inefficace, e gli agricoltori lo usavano sempre più, aggravando il problema, mentre io col solo impiego di zolfo non avevo una sola vite ammalata, e la stessa cosa potrei dire delle epidemie di muffa grigia, superate senza mai impiegare l'iprodione o altro, ma solo col corretto impiego di prodotti naturali come il calcio e il magnesio.
 
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Marcello

Master Florello
Lelio,il problema dei balconi è un problema,il problema delle aziende incoscienti è un gran problema.
Cosa ci finisce nello stomaco? neppure lo stallatico sara' una risorsa biologica.
 

Marcello

Master Florello
io mi auguro solo che si cominci a ragionare sul non consigliare o usare schifezze chimiche sui balconi,se poi non se ne vogliono mangiare.
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
spero che oltre voi,si faccia vivo anche qualcuno della sezione prato per darci il loro parere circa i bambini che nel prato ci giocano seduti o rotolandovisi sopra.
Sopra intendo al glifosate non sopra l'erba.
:confuso: Se ho un prato non posso usare glifosate dato che è un totale.....forse c'è un pò di confusione :D.

Lasciando stare la battuta (tranquillo, scherzo, so perfettamente che non c'è confusione :) ), Marcello non è la prima volta che ti invito a leggere per bene tutte le discussioni della sezione prato, non solo quelle che ti fa comodo per montare sterili polemiche.

Spesso noi consigliamo a chi si approccia l'uso di un funghicida x o un diserbante y per salvare il salvabile a danno avvenuto. Ma sai benissimo che la nostra "mission" quando diamo/riceviamo consigli, seguiamo la costruzione di un prato, seguiamo gli sviluppi, è solo e soltanto indirizzata verso la corretta gestione agronomica.

Tutte le guide e i milioni di discussioni su:
come si costruisce il topsoil
come si sceglie la semenza idonea sulla base di clima e esposizione solare
come si irriga correttamente (e correggiamo sempre e soltanto inutili surplus idrici)
come, quando e quanto si taglia correttamente
come quando e quanto si concima e si arieggia

servono unicamente ad avere un prato perfetto senza l'uso di alcun diserbante, fungicida, anticrittogamico e non PUOI NON TENERNE CONTO o far finta che NON ESISTONO.

Guarda, te lo dico francamente, senza modestia credo di gestire un prato che farebbe invidia a un golf club. E' una zoyisia (scelta perchè sto a Bari, scelta perchè ho esposizione a nord) che irrigo 1 (occhio una non dieci) volta a settimana con acqua salmastra.
A casa ho in armadietto chiuso (ovvio non solo per il prato ma anche per le piante):
- tebuconazolo, Propiconazolo, Azoxystrobin, Aliette
- Imidaclopryd, Clorpyriphos, olio bianco
- Fenoxaprop, dicamba, glifosate

Trannte l'olio bianco sono TUTTI SIGILLATI da DUE/TRE ANNI. Perchè? Perchè ho imparato a gestire agronomicamente bene prato e piante e non ne ho bisogno e sò che se li aprirò lo farò solo per una reale necessità.
Questo facciamo in sezione prato e questo fanno soprattutto i forumers esperti. Mi spiace che sminuisci sempre il nostro operato :squint:
 
Ultima modifica:

Marcello

Master Florello
:confuso: Se ho un prato non posso usare glifosate dato che è un totale.....forse c'è un pò di confusione :D.

Lasciando stare la battuta (tranquillo, scherzo, so perfettamente che non c'è confusione :) ), Marcello non è la prima volta che ti invito a leggere per bene tutte le discussioni della sezione prato, non solo quelle che ti fa comodo per montare sterili polemiche.

Spesso noi consigliamo a chi si approccia l'uso di un funghicida x o un diserbante y per salvare il salvabile a danno avvenuto. Ma sai benissimo che la nostra "mission" quando diamo/riceviamo consigli, seguiamo la costruzione di un prato, seguiamo gli sviluppi, è solo e soltanto indirizzata verso la corretta gestione agronomica.

Tutte le guide e i milioni di discussioni su:
come si costruisce il topsoil
come si sceglie la semenza idonea sulla base di clima e esposizione solare
come si irriga correttamente (e correggiamo sempre e soltanto inutili surplus idrici)
come, quando e quanto si taglia correttamente
come quando e quanto si concima e si arieggia

servono unicamente ad avere un prato perfetto senza l'uso di alcun diserbante, fungicida, anticrittogamico e non PUOI NON TENERNE CONTO o far finta che NON ESISTONO.

Guarda, te lo dico francamente, senza modestia credo di gestire un prato che farebbe invidia a un golf club. E' una zoyisia (scelta perchè sto a Bari, scelta perchè ho esposizione a nord) che irrigo 1 (occhio una non dieci) volta a settimana con acqua salmastra.
A casa ho in armadietto chiuso (ovvio non solo per il prato ma anche per le piante):
- tebuconazolo, Propiconazolo, Azoxystrobin, Aliette
- Imidaclopryd, Clorpyriphos, olio bianco
- Fenoxaprop, dicamba, glifosate

Trannte l'olio bianco sono TUTTI SIGILLATI da DUE/TRE ANNI. Perchè? Perchè ho imparato a gestire agronomicamente bene prato e piante e non ne ho bisogno e sò che se li aprirò lo farò solo per una reale necessità.
Questo facciamo in sezione prato e questo fanno soprattutto i forumers esperti. Mi spiace che sminuisci sempre il nostro operato :squint:

io non sminuisco l'operato altrui,lo critico,specialmente perchè sono in grado di farmi una opinione leggendo senza intervenire.Basta leggere i consigli che si danno nella sezione prato...altro che biologico,chimica a nastro...o non è vero?

fai come me...fai una ricerca avanzata con la parola glifosate....vedrai che la maggior parte delle discussioni nella sezione prato.

questa discussione è creata non per polemizzare ma per metter a disposizione un rapporto sul problema pesticidi.

se decidessi di acquistare una tagliaerba col sacco di raccolta,tra i miei alberi di agrumi ci sarebbe un prato da fare invidia..estate e inverno.....solo con acqua.Purtroppo è sassoso e sono costretto a trinciare a 5 centimetri piu' volte per la vigoria delle infestanti col motocoltivatore e un trincia.

quanto all'armadio farmaceutico-agricolo,la differenza tra il mio e il tuo è che il mio contiene solo poltiglia bordolese e olio.
Ti consiglio di verificare la data di scadenza dei farmaci.

p.s.
nelle guide per il prato hai dimenticato il capoverso:"come e quando diserbare"

saluto
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
Inutile risponderti punto per punto, critichi in modo prevenuto e sei letteralmente CIECO rispetto a ciò che facciamo e diciamo in sezione prato e continui a non voler leggere cosa ho scritto. Continua a vivere come vivi con le tue convinzioni (personalmente non mi interessa e non ho la presunzione o arroganza di volertele cambiare) tanto l'evidenza di ciò che ho scritto è sotto gli occhi di TUTTI tranne che dei tuoi. Volevi un parere di un forumer della sezione prato? Eccotelo servito. Non ti garba? Pazienza :D. Me ne faccio una ragione :)
 

ironbee

Guru Giardinauta
Riguardo alla biodinamica sono perfettamente d'accordo che gli aspetti folkloristici lasciano molto perplessi, però il principio su cui si basa è fondamentale per il futuro del pianeta : la natura non è una vacca da mungere il più possibile con ogni mezzo, ma è un sistema molto complesso in cui l'uomo è uno dei tanti attori e deve essere mantenuto in equilibrio.
Quindi bisognerebbe cambiare il punto di vista : non bisogna aspettare che si presenti una patologia per poi curarla con un prodotto più o meno chimico, bisogna mettere le piante in condizione di difendersi da sole.
Questo stravolge l'agricoltura come l'abbiamo vista finora: per es. un terreno coltivato con un'unica essenza (campo, vigna) è come un allevamento di polli, che bisogna riempire di antibiotici perché se si ammala uno si ammalano tutti.
Il discorso è molto complesso ed è difficile spiegarlo in un post.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
Io ho un balcone non troppo grande ma le infestazioni vengono prontamente debellate dai predatori naturali (tranne per il ragnetto rosso, dovrò comprarli e farli insediare). Ovviamente mi ritrovo qualche foglia rovinata soprattutto in primavera, ma poi le piante vengono ripulite e c'è un equilibrio, mentre usando prodotti chimici il problema si ripresenterà ciclicamente visto che gli insetti volano :D
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
Io mi annovero fra quelli che consigliano l'uso di prodotti fitosanitari.
E non me ne vergogno affatto....infatti, ho anche il patentino.
Ovvio che, se si legge, consiglio l'uso mirato ( e non abuso..) e come da indicazioni in etichetta.
Ti ricordo che qui si tratta di prodotti P.O. , e non certo quelli trattati dal servizio da te indicato.
Poi, vivendo in un paese democratico, ognuno di noi e' libero di seguire le indicazioni ricevute che preferisce.
 
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