cloe89
Aspirante Giardinauta
Salve,
nel 2006 ho piantato nel mio giardino con esposizione ad est un acero krimson king, che cresceva a stento e perdeva le foglie con largo anticipo rispetto agli altri alberi. Dopo un anno circa ho sostituito l'acero con una quercia da sughero alta 3 metri. E' stata piantata a novembre 2007 mettendo nella buca la torba e all'inizio di maggio 2008 ho notato che le foglie erano un po' accartocciate. Da noi nel mese di maggio la temperatura è salita intorno ai 25/30 gradi. (sono di Bari). Abbiamo proceduto con la normale irrigazione del giardino a giorni alterni per cinque minuti al giorno. Il 15 maggio ho distribuito sul terreno il concime nitrofosca Gold (color rosa) e dopo circa una settimana la quercia ha mostrato segni di sofferenza alle foglie apicali che sono diventate progressivamente sempre più secche tranne una zona dell'albero rivolta verso la casa dove persiste il colore verde delle foglie.
Tale problema si è verificato solo alla quercia da sughero e non agli altri alberi. Per questo motivo escluderei le cause della concimazione e/o della scarsa irrigazione e propendo piuttosto per una causa specifica della quercia.
Il nostro giardiniere ha escluso problemi dell'apparato fogliare (funghi, ragno rosso o pidocchi) e ha ritenuto che la scarsità dell'acqua e la concimazione precoce abbiano danneggiato la pianta. Pertanto mi ha suggerito di bagnarla abbondantemente con 5 secchi di acqua al giorno nell'ipotesi di un salvataggio.
Poichè ritengo che ci possa essere una causa collegabile all'acero precedente e all'apparato radicale, vi chiedo se ho ragione, se esistono metodi specifici per la diagnosi di patologie dell'apparato radicale e come si possono risolvere. Preciso che nessuna bonifica della fossa è stata mai fatta dopo l'espianto dell'acero e prima della messa a dimora della quercia.
Grazie per l'aiuto,
GZ
nel 2006 ho piantato nel mio giardino con esposizione ad est un acero krimson king, che cresceva a stento e perdeva le foglie con largo anticipo rispetto agli altri alberi. Dopo un anno circa ho sostituito l'acero con una quercia da sughero alta 3 metri. E' stata piantata a novembre 2007 mettendo nella buca la torba e all'inizio di maggio 2008 ho notato che le foglie erano un po' accartocciate. Da noi nel mese di maggio la temperatura è salita intorno ai 25/30 gradi. (sono di Bari). Abbiamo proceduto con la normale irrigazione del giardino a giorni alterni per cinque minuti al giorno. Il 15 maggio ho distribuito sul terreno il concime nitrofosca Gold (color rosa) e dopo circa una settimana la quercia ha mostrato segni di sofferenza alle foglie apicali che sono diventate progressivamente sempre più secche tranne una zona dell'albero rivolta verso la casa dove persiste il colore verde delle foglie.
Tale problema si è verificato solo alla quercia da sughero e non agli altri alberi. Per questo motivo escluderei le cause della concimazione e/o della scarsa irrigazione e propendo piuttosto per una causa specifica della quercia.
Il nostro giardiniere ha escluso problemi dell'apparato fogliare (funghi, ragno rosso o pidocchi) e ha ritenuto che la scarsità dell'acqua e la concimazione precoce abbiano danneggiato la pianta. Pertanto mi ha suggerito di bagnarla abbondantemente con 5 secchi di acqua al giorno nell'ipotesi di un salvataggio.
Poichè ritengo che ci possa essere una causa collegabile all'acero precedente e all'apparato radicale, vi chiedo se ho ragione, se esistono metodi specifici per la diagnosi di patologie dell'apparato radicale e come si possono risolvere. Preciso che nessuna bonifica della fossa è stata mai fatta dopo l'espianto dell'acero e prima della messa a dimora della quercia.
Grazie per l'aiuto,
GZ