Lucia
Aspirante Giardinauta
Mi ha molto colpito la risposta di Ugo sulla gardenia dalle foglie marroni. Ugo, hai fatto crollare un'altra delle mie certezze. Coltivando infatti piante da giardino in vaso, ho sempre creduto che per queste fosse necessario ricreare il più possibile la situazione naturale, ovvero consentire alle radici di svilupparsi liberamente, come avviene piantando a terra. Uno dei principali sensi di colpa che provo nei confronti delle mie piante deriva dalla preoccupazione di aver usato vasi per loro troppo piccoli. Nella mia esperienza, infatti, l'equazione "grande vaso=salute della pianta" non è mai stata disattesa e per tutti i rinvasi da me effettuati, ad un aumento di volume del terriccio ha sempre corrisposto un miglioramento della pianta, nel senso della crescita, ovviamente, ma anche, almeno in apparenza, della robustezza. Un grosso volume di terra ha inoltre una capacità termica maggiore ed è quindi meno sensibile alle variazioni di temperatura, consentendo alle piante di sopportare meglio i rigori invernali. Anche l'umidità è trattenuta molto più a lungo, cosicchè le piante in vasi grandi risultano più "autonome" ed anche per questo più robuste. L'uso di piccoli vasi, in particolar modo da parte dei vivaisti, è stato sempre da me giustificato con motivazioni puramente pratiche. So bene infatti cosa significhi trasportare al quarto piano un vaso da 75 litri (che è ancora piccolo) ed i necessari sacchi di terriccio. Quindi capisco che sia più comodo usare vasi piccoli, comodità che certo non permane successivamente a causa delle maggiori cure che è necessario fornire. Il mio ragionamento è semplicistico e non vorrei generalizzare, pertanto vorrei sapere da voi, in particolare da Ugo, quali sono le eccezioni a questa regola. Mi piacerebbe poi capire come scegliete le dimensioni dei vasi. Avete qualche regola o scegliete seguendo l'istinto? Ciao, Lucia.
[This message has been edited by Lucia (edited 18-12-2000).]
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