una cosa, le orchi le fai arrivare dalle zone d'origine?
In genere no, le acquisto come quasi tutti da vivaisti europei (online o alle manifestazioni in Italia/Europa) o extraeuropei che partecipano a grandi manifestazioni (tipo Orchidee in centrO a Monteporzio Catone).
Questa però è il dono di un carissimo amico che si è recato in Brasile a fine 2005.
no, é solo xké cerco invano da mesi una pianticella di cypripedium ma nn la treovo da nessuna parte, se ne hai una potresti dirmi dove te la sei procurata, oppure se ne hai un grosso ceppo potresti darmi una piantina.adesso inizieranno a germogliare quindi nn te la chiedo subito ma anche novembre/gennaio cosi' che sia in riposo invernalegrazie e ciao gabri
I Cypripedium sono piuttosto facilmente reperibili a nord delle Alpi (sia le specie -quasi tutte- sia gli ibridi), basta una ricerca con google e trovi i vivai che li vendono.
Inoltre, sia a Padova (EOC 2006) sia a Monteporzio Catone 2006 c'erano delle piante in vendita, sempre da vivaisti stranieri ed anche sabato a Padova c'erano alcuni ibridi in vendita.
I miei li ho presi qualche anno fa tramite amici all'estero, l'ultimo l'anno scorso a MPC.
Io ne possiedo 7-8 vasi, prevalentemente di specie americane (più un paio di cinesi), ma non da molti anni e non sono ancora accestiti, quindi per eventuali divisioni se ne riparlerà tra qualche annetto... sono piante relativamente lente anche quando stanno bene e da me non sono certo nelle condizioni climatiche ideali!
In ogni caso ti
sconsiglio davvero caldamente l'acquisto di un cypripedium: si tratta di piante a cui avvicinarsi solo dopo una buona esperienza con altre orchidee e, ancor meglio, dopo aver coltivato altre specie terrestri di climi temperati (escluse le Bletilla, sono estremamente facili...) per alcuni anni.
I cypripedium sono piante piuttosto difficili (alcune estremamente difficili), che non perdonano gli errori di coltivazione: non possono stare in balcone, gli stress idrici sono dannosissimi (molto spesso fatali), durante il ciclo vegetativo devono essere costantemente monitorati, specie quando si coltivano da poco tempo.
Il substrato dev'essere specifico, il luogo di coltivazione luminoso ma non troppo caldo d'estate...
Insomma piante per specialisti, che dedicano tempo, ancor prima che alla coltivazione, allo studio dell'ecologia di queste piante, altrimenti l'insuccesso è pressochè certo.
Con un paio di amici (uno dei due eccezzionale coltivatore di tutto un po') ci stiamo cimentando da alcuni anni nella coltivazione di queste piante: ora cominciamo a capirci qualcosa in più, i risultati si cominciano a vedere; ma la strada è ancora lunga prima di poter dire che li coltiviamo con successo...
Ultima nota: i miei (guardati un paio d'ore fa) sono in movimento, con largo anticipo sugli anni scorsi a causa delle temperature davvero miti di quest'inverno.