Ciao,
Se li hai seminati abbastanza radi in file ben distanziate e il terreno è ricco come dici, il problema non può che risiedere in un periodo climatico avverso, nella posizione non abbastanza soleggiata, o ancora in una scarsa irrigazione. Come chi mi ha preceduto, non posso far altro che esporre tutto quello che ho imparato coltivandoli sperando che alcune osservazioni possano tornare utili.
I rapanelli sono pronti da cogliere in appena cinque-sei settimane, ma in seguito non possono stare nell'orto per più di qualche settimana ancora, infatti le piante a quel punto si allungano e le radici divengono molto dure. I rapanelli che rimangono piccoli una volta giunto il momento del raccolto non cresceranno più, ma si limiteranno a divenire stopposi; per questo si pratica la semina scalare, ossia: proprio a causa del breve periodo in cui è possibile coglierli, si usa seminare qualche riga ogni paio di settimane, così da poterne disporre sempre nelle giuste quantità.
Il rapanello necessita di terreno buono e soprattutto costantemente umido: se non lo si mantiene tale si presenteranno i problemi descritti; per questo la sua coltivazione è più impegnativa in estate.
Qui, e presumibilmente anche dalle parti di Torino, pur trattandosi di un ortaggio tipicamente primaverile, si può seminare dai primi di aprile alla metà di settembre (tenendo conto dell'importante avvertenza per l'estate).