Ciao,
il gruppo delle Oncidine è in effetti piuttosto rognoso. Sulla base delle mie esperienze, spesso negative, ho cercato anch'io di ragionare.
Come primo punto sconsiglio di comprarle da novembre ad aprile. Immaginate queste piante vendute fiorite che sono inviate di corsa con i fiori in boccio al grossista e al fioraio/vivaio. Passano da condizioni ottimali 16°min 25° max e alta umidità a quelle dei camion o dei magazzini. Non so se vengono direttamente dall'Olanda, ma anche venendo dall'Italia prendono la prima botta di freddo per qualche giorno. Poi altro trasporto fino al dettagliante e poi una settimana o più in esposizione, probabilmente con poca luce e acqua esagerata. Alla fine altro trasporto e arrivano nelle nostre case con temperature 18-20° e umidità ridotta. Dopo la bella botta di freddo, il caldo secco.
Non che il cambio di temperatura e umidità dalle serre a un davanzale di casa non sia forte anche in primavera-estate, ma si evita la botta di freddo che causa malanni alla pianta anche dopo alcune settimane e che ovviamente attribuiamo alla nostra inesperienza e condizioni non adatte.
In secondo luogo la pianta fiorita ha sicuramente nuovi germogli. Farli crescere in casa in inverno, con le piante madri stressate, poca luce, etc. è quasi impossibile.
In terzo luogo tutta la produzione è stata attentamente programmata per dare la pianta fiorita nel mese X: anche il substrato sicuramente è stato programmato. Per il produttore non ha senso vendere una pianta con il substrato buono quando il 95% di queste piante (che vengono acquistate per il fiore) verranno buttate nella spazzatura appena sfiorite.
Perciò il substrato è da cambiare anche perché ci sono i germogli nuovi che crescono sempre con il colletto fuori dal substrato e le loro radici nuove all'aria. Queste, esposte all'aria secca, muoiono. Il nuovo germoglio non cresce, perché deve dipendere dalle radici della pianta madre, che sono vecchie o marce a causa del substrato o dell'eccesso di acqua.
In ultimo bisogna ricordare che le piante si adattano a condizioni diverse, ad es. da umidità media 85% della serra a 55% di una casa, ma bisogna dare loro tempo e ci vuole una generazione. I vecchi pbulbi abituati alle alte umidità non si recuperano. Bisogna lavorare su quelli nuovi per farli crescere bene nelle nuove condizioni. In ogni caso il vigore della varietà e della singola pianta incidono molto sul successo finale.
Sulla base di queste considerazioni, frutto di tante piante buttate con relative capocciate contro il muro, posso dare questi consigli generali:
- Dopo la sfioritura rinvasare SEMPRE in corteccia grossa, che richiede innaffiature più frequenti, ma assicura maggiore aerazione, alle radici E ai pbulbi vecchi che dovranno necessariamente venire in parte interrati;
- Dopo il rinvaso aspettare una-due settimane e poi mettere la pianta in giardino o balcone, con le migliori condizioni possibili. I nuovi germogli hanno bisogno di tanta luce per svilupparsi bene;
- Non comprare Oncidine (e direi tutte le orchidee da serra calda o temperata) da novembre a marzo inclusi (a meno che il vivaio sia vicino casa e di fiducia).
In ogni caso bisogna pensare che comprare una pianta è un po' come comprare una automobile di seconda mano senza conoscere l'ex proprietario.
Se la pianta è stata comprata o regalata in inverno, sicuramente ha patito di più e si trova nelle condizioni peggiori che possiamo fornire in casa. Perciò, dopo l'obbligatorio rinvaso, va tenuta in posizione luminosa ma umida.
Se non è possibile fornire la necessaria umidità, al limite va messa in una busta trasparente chiusa, o semichiusa, fino a marzo - aprile. Questo serve solo per mantenere nelle condizioni migliori fino alla primavera la vecchia vegetazione, che non si adatta alle nuove condizioni, e i nuovi germogli, che in inverno crescono poco e non conviene nemmeno forzarli a crescere,
Così non verremo spinti a innaffiare con frequenza vedendo i pbulbi che striminziscono, le foglie afflosciate, etc.. Nella busta una leggera innaffiatura e la pianta sta bene per settimane. All'atto pratico bisogna verificare come risponde la pianta al trattamento, si può aprire più o meno, etc. ma non aspettarsi che di colpo riprenda vigore. L'importante è mantenerla nelle migliori condizioni fino a primavera, quando, dopo un periodo di adattamento, verrà messa all'esterna per puntare tutto sulla crescita dei nuovi pbulbi.
Poi negli anni successivi le cose saranno più semplici perché la pianta sarà adattata all'aria più secca e basterà mantenerla con temperature fresche e poca acqua per farle superare l'inverno.
Ciao
Carlo