elena_11293
Master Florello
ho paura del futuro. ho un tetto sopra la testa, ma sto in una grande città, e credo sarà un luogo pericolosissimo se davvero tracollone ci sarà. e temo ci sarà. se si fermano gli approvvigionamenti, a parte l'assalto ai super dei primi 2 gg, poi che ci mangiamo? per il vestire, nessun problema tra me e marito possiamo andare avanti con quel che abbiamo per diversi anni, non perchè abbiamo molto, ma perchè siamo abituati a comprare delle cose che ci piacciono e non alla moda, che poi, già ora, mettiamo per decenni. sono in pensione. me la toglieranno? forse in parte sì, chissà. ci viviamo io e coniuge. più qualche risparmio fatto in tanti anni di lavoro, niente di che, diciamo che se ci tocca andare dal dentista ce la possiamo fare extrapensione. oro? dovevamo qualche anno fa, ora stracosta. e sarei comunque per averlo realmente in mano, non dei certificati che attestano che tu lo possiedi, come spesso accade. estero? sìsì, interessante. ma dove? il resto dell'europa non mi pare messo bene, anzi diciamo il resto del mondo. isoletta persa nel pacifico? ma perchè alla mia bella età dovrei trovarmi in un posto che non conosco? un conto è fantasticare, l'altro parlarne sul serio. pragmaticamente, cercherei una casa in un piccolo paese di campagna, con un orto, un corso d'acqua vicino, magari con accanto qualche conoscente, per potersi aiutare alla bisogna. so cucinare, tagliare (cucire, meno), lavorare a maglia, costruire piccole cose, ho una buona manualità, se altri sanno fare altre cose, si può interagire...
sai micia?, quest'ultima cosa che dici è già nei pensieri attivi di molti anche in questo paese, non se ne parla tanto da arrivare a tutti per ora ma sta accadendo. qui in fvg c'è giusto un gruppo che sta facendo sopralluoghi e parlando con i piccoli comuni per poter fare un eco-villaggio. niente a che fare con le comuni anni '70, solo l'idea di un paesetto in cui chi ci va a vivere ha voglia di farlo al minimo impatto ambientale e quindi ad esempio anche mettendo in comune le cose che possono servire a più di una famiglia, abitante, le proprie competenze, ecc.. non ho dubbi che alcuni lo faranno e diventerà realtà, in 3 mesi dal nulla han già individuato un'area e formato una rete di contatti parecchio estesi.
ma, non lo stan facendo per paura della crisi, bensì perché vogliono vivere in quel modo. cosa che secondo me è sempre la base migliore per compiere delle scelte. a muoversi sulla paura (o sulla preoccupazione, che per quanto mi riguarda cerco sempre di ricordare che significa che mi sto "occupando in anticipo" di qualcosa) non si tengono conto di un sacco di cose importanti per noi che nn è che poi scompariranno. la paura ha senso solo se si è in pericolo di vita, altrimenti è energia sprecata. ma se c'è diventa utile vedere su cosa ci sta toccando per capire su cosa basiamo la ns idea di 'sopravvivenza', cosa ci paia necessario, indispendabile. e, come si legge nei commenti postati finora, non è per tutti lo stesso, dato che c'è chi vive bene in un certo modo e ritiene fondamentali alcune cose, chi in un altro perché sente necessità diverse..