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Potatura ibridi di tè

M

MrsHide

Guest
Ciao Petunia!

Il capitolo sulla potatura delle rose è un capitolo a parte. Quelle che si avvantaggiano della potatura, anzi che devono essere assolutamente potate, sono gli ibridi di tè.
Sono il frutto di innumerevoli ibridazioni, per cui hanno un destino a sé.
Devono essere potate e potate molto corte, altrimenti la parte legnosa di anno in anno aumenta e il fiore sboccia sempre più in alto. Praticamente funziona così: la linfa corre in verticale e fa il primo fiore in cima, poi nella gemma sottostante, poi in quella sottostante ancora e, se la pianta è ben nutrita, fa bei rami laterali. Bisogna potarla alla seconda gemma, di solito. Se tu non la poti, con il tempo il legno attorno al ramo si fa sempre più spesso e così, anche se la poti drasticamente, la pianta non ce la fa a far spuntare la gemma dormiente, questa insomma non riesce a bucare il legno duro, in cambio fa spuntare altri getti. E’ difficile perdere una rosa, ma averla brutta è quello che succede quasi sempre, un po’ per le mancate potature, un po’ anche perché sono brutte di loro. Cioè gl’ibridi di tè sono spesso degli arbusti sgraziati.
In questi ultimi anni, però, gl’ibridatori si sono accorti del nuovo interesse dei giardinieri per le rose antiche, non solo per il loro profumo, più o meno intenso ma sempre presente, o per la forma dei fiori, ma proprio per la forma dell’arbusto, e così stanno creando nuove rose, con caratteristiche molto vicine a quelle delle rose antiche e che non richiedono più quelle orrende potature.
Io ho due bellissimi ibridi di tè, la Dainty Bess, e la Mrs Oakley Fisher, e le devo potare come ho detto, e nascondo “le parti basse” con altre piante, in modo che si veda solo il fiore, che è bellissimo.
Ho anche due enormi Queen Elizabeth, che ho ereditato dall’ex-proprietario e siccome non sono state potate correttamente, devo usare la scala per togliere i fiori appassiti, ho provato a potarle drasticamente con la sega a mano: hanno ributtato nuovi getti da terra, ma la pianta è risultata squilibrata, esteticamente, grossi bastoni di 3-4 cm di diametro vicino a getti da un cm… erano più belle prima della drastica potatura, perché almeno sembravano degli alberelli a ceppaia, come le Lagerstroemia indica. Comunque dopo quell’errore iniziale, stanno riprendendo – molto lentamente per i miei gusti - una forma armoniosa.
C’è una cooperativa di agronomi fiorentini che ogni anno fa il giro di 20 città italiane, e fa dei corsi di giardinaggio. Hanno tenuto qui a Trieste un corso di potatura delle rose un tre anni fa, che mi è stato molto utile.
Su “Giardini” sono sempre annunciati, ma quando mi tornerà per le mani il loro dossier, ne manderò le coordinate al forum. Uno degli agronomi che tiene queste lezioni è il dott. Frisone Cappello, che ho visto qualche volta anche in televisione, su RAI1 con Luca Sardella.
Neanche mi addentro nella potatura delle altre rose, a me pare che ognuna faccia storia a sé, almeno le mie, per cui posso solo raccontare quello che ho fatto alle mie, non cosa si deve fare in generale, ibridi di tè esclusi.
A risentirci. Mariangela
 
P

petunia

Guest
Grazie Mariangela,
ho appena ordinato delle rose dal catalogo di David Austin, i tuoi consigli mi saranno preziosi.
Petunia
 
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