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pollina e aviaria

linda

Giardinauta
Ho visto che nelle FAQ sull'orto si consiglia la pollina come fertilizzante. Io personalmente non la uso perchè ho un ortino microscopico..... Non vorrei veicolare allarmismi, ma penso che il seguente messaggio abbia qualche fondamento, da anni mi occupo come animalista di documentazione sugli allevamenti intensivi e se quelli italiani erano e sono dei lager, delle catene-incubo di montaggio e smontaggio di "prodotti dell'agricoltura" (animali), che privilegiano il profitto ai danni del benessere animale e della sicurezza per i consumatori, nei paesi meno industrializzati la situazione e' sicuramente ancora peggiore......

Il messaggio è firmato dalla LAC una seria e operosa associazione milanese.

> E' la sconsiderata gestione degli allevamenti intensivi alla base dell'
> epidemia, il pericolo non viene dagli uccelli selvatici.
>
>
> In un articolo pubblicato recentemente dall'Independent, si avanza
> autorevolmente un'inquietante ipotesi: alla base dell'epidemia dell'
> influenza aviaria ci sarebbero proprio gli allevamenti intensivi di
> pollame.
> La FAO è in possesso di studi dell'Università di Bangor (Galles) e Giessen
> (Germania) in cui si sottolinea come le morie causate dall'influenza fra
> gli uccelli acquatici sono avvenute in Cina, Romania e Croazia in
> corrispondenza di località dove si concentrano stagni di allevamento di
> pesci. In questi impianti si utilizza, come fertilizzante delle acque, la
> pollina, cioè il guano prodotto dagli allevamenti intensivi di polli.
> Anche la moria di oche selvatiche avvenuta nel maggio scorso nella Cina
> centrale, a cui si riconduce l'attuale diffusione del virus tra gli stormi
> migratori, è avvenuta in una località (Qinghai) dove proprio la FAO
> sovvenziona un grande progetto di itticoltura industriale integrata che
> prevede l'utilizzo degli escrementi dei polli per accrescere la
> produttività
> degli stagni di pesca.
> Il lago di Qinghai infatti, oltre ad essere un luogo dove si concentrano
> allevamenti di polli e di pesci, è famoso per la nidificazione di
> moltissimi
> uccelli acquatici, che di conseguenza hanno risentito per primi dell'
> epidemia di influenza.
>
> L'equazione quindi è la seguente: gli allevamenti intensivi di polli,
> luoghi
> ideali per la diffusione di massa dell'influenza aviaria a causa del
> sovraffollamento di individui della stessa specie e della stessa età,
> producono tonnellate di escrementi infetti che vengono riversati negli
> stagni di pesca; gli uccelli selvatici, che vivono negli stessi ambienti,
> si
> infettano, ma sono le vittime secondarie e devono quindi essere difesi dai
> contagi provenienti dagli allevamenti, al contrario di quanto attualmente
> si
> sostiene.
>
> I recenti focolai in Nigeria hanno colpito infatti le zone con la
> maggiore
> densità di allevamenti industriali di polli; nel resto dell'Africa non si
> sono registrate morie di uccelli selvatici nelle aree in cui questi
> maggiormente si concentrano.
>
> E' bene anche sottolineare che la Cina esporta in Europa e probabilmente
> in
> tutto il mondo ingenti quantità di pollina come fertilizzante, anche
> prettamente agricolo: chi ci assicura che non rappresenti un gigantesco
> serbatoio per il virus, che come sappiamo rimane vivo negli escrementi per
> molte settimane?
>
> Per informazioni:
> LAC - Lega Abolizione Caccia -
 
Ultima modifica:

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Mah, da quello che ho letto su una rivista medica, il virus ha una vita di poche ore fuori dall'organismo, perciò anche ammesso che sia nel guano, credo che la pollina in sè non sia pericolosa. Diverso è il contatto diretto con escrementi di polli in prossimità degli allevamenti, dove magari gli escrementi vengono scaricati direttamente nell'ambiente così come sono, ma tra la lavorazione e il trasporto del fertilizzante dovrebbe trascorrere un tempo sufficiente per la morte del virus. Almeno questo è ciò che credo...
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
è comunque una vergogna, che si faccia leva sui sentimenti di paura della gente per colpire un settore di produzione animale, solo come unico scopo la difesa di propri ideali.
I virus, tutti i virus, nn sono in grado di rimanere integri al di fuori delle cellule vive... se no avremmo tutti perennemete febbre e malattie virali di tutti i generi... smettiamola con gli allarmismi e con affermazioni basate sul nulla e si pensa che e si crede che.
LAC nn è fonte attendibile di informazione, nn è un ministero ne un istituto di ricerca.

Ciao
 

linda

Giardinauta
Penso che lo sfruttamento intensivo degli animali non sia un "settore" di cui prendere le difese al cento per cento, poi, tanto per non uscire dall'argomento, e chiudere qui per quanto mi riguarda per non uscire dal tema della conferenza, voglio solo dire che spesso le cose non sono così alla luce del sole come ci vengono descritte, è giusto non creare allarmismi, ma spesso tante notizie vengono occultate per interessi delle multinazionali farmaceutiche ad esempio, mi riferisco ai virus che mutano ogni tot anni e poi riappaiono, con caratteristiche diverse, ho letto in proposito (non sui giornali) notizie molto più approfondite e articolate che non ho la competenza di argomentare, o totalmente verificare, nè è questo il luogo per fare ulteriori ipotesi, credo che anche se non è il caso di allertarci sulla cacca delle galline, un argomento che dovrebbe trovarci tutti d'accordo dovrebbe invece essere quello favorire iniziative che contribuiscano a fermare lo squilibrio che crea l'uomo sulla natura, essere umano compreso, e sul quale ci vorrebbe una urgente inversione a U, mentre per ragioni di profitto di pochi continuiamo a ..... segare il ramo sul quale siamo seduti.........:martello:
 

linda

Giardinauta
Penso che lo sfruttamento intensivo degli animali non sia un "settore" di cui prendere le difese al cento per cento, poi, tanto per non uscire dall'argomento, e chiudere qui per quanto mi riguarda per non uscire dal tema della conferenza, voglio solo dire che spesso le cose non sono così alla luce del sole come ci vengono descritte, è giusto non creare allarmismi, ma spesso tante notizie vengono occultate per interessi delle multinazionali farmaceutiche ad esempio, mi riferisco ai virus che mutano ogni tot anni e poi riappaiono, con caratteristiche diverse, ho letto in proposito (non sui giornali) notizie molto più approfondite e articolate che non ho la competenza di argomentare, o totalmente verificare, nè è questo il luogo per fare ulteriori ipotesi, credo che anche se non è il caso di allertarci sulla cacca delle galline, un argomento che dovrebbe trovarci tutti d'accordo dovrebbe invece essere quello favorire iniziative che contribuiscano a fermare lo squilibrio che crea l'uomo sulla natura, essere umano compreso, e sul quale ci vorrebbe una urgente inversione a U, mentre per ragioni di profitto di pochi continuiamo a ..... segare il ramo sul quale siamo seduti.........:martello:
P.S. difendere i propri ideali è meno qualificante di difendere gli interessi economici di altri soggetti............???.. pecunia olet....... c'è gente che per difendere degli interessi collettivi ha dato la vita, cosa che non farebbero mai i faccendieri nostrani che hanno come obiettivo solo quello di rimpinguare le proprie tasche............
 

kiwoncello

Master Florello
brandegeei ha scritto:
Ciao
è comunque una vergogna, che si faccia leva sui sentimenti di paura della gente per colpire un settore di produzione animale, solo come unico scopo la difesa di propri ideali.
I virus, tutti i virus, nn sono in grado di rimanere integri al di fuori delle cellule vive... se no avremmo tutti perennemete febbre e malattie virali di tutti i generi... smettiamola con gli allarmismi e con affermazioni basate sul nulla e si pensa che e si crede che.
LAC nn è fonte attendibile di informazione, nn è un ministero ne un istituto di ricerca.

Ciao


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