"Condivisione e simpatia si cercano, volontà e piacere si incontrano, conoscenza e gioia si baciano, amicizia e familiarità si danno appuntamento".
E' questo il senso conclusivo del primo incontro fra alcuni "giardinauti" nel nord-est veneto, ieri domenica 19 dicembre, nell'impazzamento generale pre natalizio.
Un incontro non cercato a tutti i costi ma auspicato da tanto e colto al volo dalla frizzante Peterpat che ho condiviso entusiasticamente. La data scelta sicuramente non ha giovato ad essere in tanti, ma come si dice "Pochi ma…". Effettivamente l'attesa, l'evolversi del pomeriggio in campagna e della serata trevigiana hanno assunto un tono, una concretezza tanto spontanea e semplice da essere autenticamente sorprendenti, anzi entusiasmanti.
Con la dolcissima Patrizia un incontro con me e mia moglie come se ci fossimo conosciuti da sempre. Approfondimenti e corsa verso il Piave fino a Pero dopo San Giacomo di Musestrelle. Fra una selva di straordinarie orchidee di ogni colore, forma, profumo e anche sapori di dolcetti vicentini, la simpatica conoscenza di Guido e della sua famiglia e l'incontro troppo affrettato (per cause sportive) con Francesca-Piper, da sempre fra le mie preferite - e non me ne vogliano le altre! - che dal "vivo" è ancora più…simpatica.
Giunge una telefonata di Emanuela da Amsterdam-Venezia-Pitigliano che scende da Monfumo. Corro a prenderla alla stazione, e per uniche informazioni sui connotati "capelli rossi e occhiali con le perline". La individuo subito per un intuito che mi vado riscoprendo. Altri abbracci, altro giro nelle serre e poi panettone, vino, caffè e ancora simpatia.
Rientro a Treviso e incontro con Giancarlo, mio figlio, ansioso di conoscere alcune delle artefici di tante ore condivise da me al computer.
In breve arrivano Taty e Bobo e la festa è completa (peccato che Giancarlo non abbia suonato nulla!). Una riunione di vecchi amici, un incontro intergenerazionale di rara intensità, una cordialità, anzi un'affettuosità commovente. Una cena parca con sapori meridionali e veneti chiusa da assaggi di liquori casalinghi. Ancora confidenze, sfoghi, entusiasmi, magagne, speranze: l'esuberanza e le belle speranze di Patrizia, le esperienze e la nuova vita nella nuova casa che verrà di Emanuela, le gioie di neolaureata e i dolori di Tatiana, l'amorevole e piccante presenza di Bobo, gli interessi di Giancarlo, l'accattivante condivisione di Enza ed io nella mia naturale presenza di marantega impazienza di dire, fare, partecipare. Ma soprattutto felice e commosso per un incontro che avrei voluto non finisse mai, per dire delle tante cose che avevo pensato e che non ho avuto modo di esprimere (grazie Tatiana anche per la Lilla, grazie Francesca per le nespolose risposte, grazie Patri per le felici condivisioni, grazie Emanuela per i profondi entusiasmi, le stelle ed i consigli).
E invece lo scambio di doni e i cappotti hanno fatto da preludio all'avvio verso l'auto di Taty e la stazione con manine alzate verso il treno che riportava Peterpat ed Emanuela verso Venezia.
Ma ci rivedremo, vero? Abbiamo ancora da finire quell'Elisir Amalfitano, il Profumo di Mandarini ed il Nespolino "chiacciato".
Ciao, grazie, carissimi abbracci, sereno Natale e felice nuovo Anno,
Antonio, Enza, Giancarlo
ps mi scuso con Guido, ma metto qui il mio post perché è qui che ha avuto origine l'opportunità di incontro