C'è sempre il discorso del bilancio ecologico, che va dalla produzione allo smaltimento.
Come per i pannelli fotovoltaici: certo, producono energia pulita, ma per produrli e smaltirli c'è un'impronta ecologica; se l'energia prodotta nel ciclo di vita è inferiore a una certa soglia il pannello fotovoltaico non ha proprio senso.
Allo stesso modo, come per l'esempio dell'acqua calda, anche spostare enormi quantitativi di terra ha un costo ecologico non indifferente, tanto sull'ecosistema da cui proviene, quanto per i costi di trasporto, ecc. Siamo sicuri che un ciclo di roundup abbia un'impronta ecologica superiore alla sostituzione completa del terreno superficiale? No, non siamo sicuri, per questo servono i calcoli
Poi a voler essere iper ecologisti, anche rivoltare la terra ha un costo ecologico, dato che si manda in malora l'ecosistema del terreno.
Insomma, non c'è bianco e nero, non ci sono pratiche ecologiche/pulite a priori, ci sono tante cose da tenere in considerazione.
Detto ciò, visto che si parla pacatamente inter nos, faccio un attimino l'avvocato del diavolo.
Fermo restando che una volta che uno comincia ad andare dietro al prato poi ci resta sotto ;-)
Per tanti, credo, il prato è una superficie di appoggio: se ho un appezzamento/giardino, il prato è il modo migliore per tenerlo in ordine e sfruttarlo. Mi rendo conto che per un pratofilo è eresia, ma per molti che capitano qui il prato è l'alternativa verde alla gettata di asfalto
Da ciò credo derivi la critica "ma è necessario fare tutta sta roba?".
Chiaramente la risposta è "sì, in buona parte sì": chiunque prenda in mano un giardino per qualche mese capisce che il rapporto di, ehm, "collaborazione" con la natura è un rapporto complicato. Io ho seguito tutte le pratiche indicate a meno del diserbo chimico. Magari la causa è quella, o magari è perché il mio giardino è in mezzo a campi e bosco, e la terra era piena di semi, magari è solo la mia inesperienza. Fatto sta che la mia semina è stata una Caporetto, solo digitaria in un zona, e nelle altre un bel mix di festuche, portulaca, artemisia e altri amici
Se lo rifacessi userei il glifosate? Non credo, magari l'acido pelargonico, ma è una scelta mia. E il risultato ce l'ho davanti al naso.
Però sinceramente le foto postate nella pagina precedente, per un profano, non sono oscene come le descrivete. Pur non condividendo per nulla la posizione oltranzista né avendo particolare feeling con l'utente, non mi sembra un disastro assoluto. Dovreste vedere il mio di giardino
A me sembra un prato X, di quelli dei parchi, anche ben tenuto rispetto alla media.
Che è quello che il 90% della gente intende col termine "prato".
Questa pappardella per dire che per un utente comune che capita qui "prato" non significa "prato di alto livello" ma "distesa ricoperta per lo più d'erba". E molti hanno bambini e gatti, e il diserbante totale non è una scelta.
Insomma, boh, magari una via di mezzo c'è
Senza polemica e con eterna gratitudine per i consigli ricevuti!