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Pesco : anti bolla e potatura si o no

Drengot76

Aspirante Giardinauta
Buonasera a tutti !
Ho appena scoperto questo forum interessantissimo da cui sicuramente attingerò molto per provare a migliorare le scarse conoscenze :)
Ho un giardino di circa 150 mq decisamente malconcio , sopratutto a causa di due meravigliosi cani che ogni giorno si cimentano nel disperato tentativo di cambiar vita tentando di trovare pozzi di petrolio !! :)
In questo giardino però, ho un pesco che piantai 10 anni fa e che mi riempie di soddisfazioni ma soprattutto di confetture per tutto l’inverno !!!! Pensate che lo comprai in un inverno freddissimo , tardai a piantarlo , e comincio’ a fiorire nella stanza che sarebbe diventata solo alcuni anni dopo il regno dei miei figli . Ovviamente lo trapiantai in giardino . I primi tempi stento’ parecchio , ad un certo punto sembro’ persino quasi morto e avevo pensato di tagliarlo . Non lo feci , lui lo capì e da quel momento , ogni estate , mi ricambia con diverse cassette di pesche .
Tutto questo noioso preambolo , per porvi due domande .
- dall’estate scorsa non l’ho più potato : ormai ha già i fiori . E’ meglio comunque potarlo o ormai lasciare perdere ?
- ogni anno prima di sviluppare i frutti , l’albero mostra i segni della bolla ( foglie rosse che raggrinziscono e poi cadono ) : quale metodo suggerite per prevenirla e quando occorrerebbe intervenire ?

vi ringrazio in anticipo per la pazienza ed i suggerimenti .
 

Andrea f

Aspirante Giardinauta
Adesso non puoi potarlo più però sappi che. Otterrai tanti frutti più piccoli e di qualità intermedia perciò per ottimizzare ció visto che non lo hai potato, quando le pesche sono grandi come una biglia, togline almeno il 30 % e l’anno prossimo pota energicamente.
Riguardo la bolla, per prevenirla devi eseguire 3/4 trattamenti invernali e rastrellare le foglie cadute in autunno e buttarle via.
I trattamenti da eseguire vanno fatti con poltiglia bordolese (BIO) oppure con i più efficaci ma non biologici Ditiocarbammati (Ziram/Thiram/Mancozeb) in questo periodi:
-1. Trattamento (metà novembre)
-2. Trattamento (inizio gennaio)
-3. trattamento (subito dopo la potatura)
-4. Trattamento (in pre-fioritura)
Questi trattamenti mirano ad uccidere le spore svernanti presenti sulla pianta.
Se però dopo questi trattamenti la malattia si presenta in primavera/estate allora per debellarla non ci sono trattamenti biologici e devi trattare con fungicidi come i ditiocarbammati (ziram/thiram/mancozeb) oppure con i sistemici che sono più efficaci a malattia iniziata (tebuconazolo/difenoconazolo), attenzione che però sono tutti dannosi quindi ti consiglio di prevenire in autunno con la poltiglia bordolese.
 

pflisi

Aspirante Giardinauta
scusate l'ignoranza: ditiocarbammati e sistemici non richiedono il patentino per l'acquisto?
inoltre soprattutto con i sistemici andrei cauto a meno di non voler provare il gusto della confettura al pesticida: se sono sistemici, li ritrovi anche nei frutti direi, almeno nei vini succede così ...
mi permetto di aggiungere che in biologico molti consigliano di aggiungere propoli al secondo trattamento a base di rame (prima dell'apertura delle gemme). visto che di piante ne hai una sola, il propoli è una soluzione sostenibile economicamente.
 

Andrea f

Aspirante Giardinauta
Per i ditiocarbammati e sistemici non per tutti i formulati serve il patentino, ci sono prodotti a base di tebuconazolo e di difenoconazolo per i quali non occorre patentino. Si i sistemici entrano in circolo nella linfa ma dopo il tempo di carenza (solitamente 25/30 gg in base al prodotto e alla coltura) la pianta lo metabolizza e li elimina quindi non ne rimangono tracce nè nei frutti nè nelle foglie nè nei rami. Per la vite è diverso poiché per vinificare normalmente le uve non vengono nemmeno lavate, per evitare di togliere la pruina.... Anche io sono contro i sistemici ma sta tranquillo che se farai la marmellata non ritroverai pesticidi al suo interno!!
 

pflisi

Aspirante Giardinauta
scusate, la pongo diversamente: nel giardino di casa io non userei MAI prodotti chimici COSI' pericolosi che in vari casi (come thiram e ziram) possono dar luogo a sostanze cancerogene.
poi ognuno fa come preferisce...
 

Drengot76

Aspirante Giardinauta
Adesso non puoi potarlo più però sappi che. Otterrai tanti frutti più piccoli e di qualità intermedia perciò per ottimizzare ció visto che non lo hai potato, quando le pesche sono grandi come una biglia, togline almeno il 30 % e l’anno prossimo pota energicamente.
Riguardo la bolla, per prevenirla devi eseguire 3/4 trattamenti invernali e rastrellare le foglie cadute in autunno e buttarle via.
I trattamenti da eseguire vanno fatti con poltiglia bordolese (BIO) oppure con i più efficaci ma non biologici Ditiocarbammati (Ziram/Thiram/Mancozeb) in questo periodi:
-1. Trattamento (metà novembre)
-2. Trattamento (inizio gennaio)
-3. trattamento (subito dopo la potatura)
-4. Trattamento (in pre-fioritura)
Questi trattamenti mirano ad uccidere le spore svernanti presenti sulla pianta.
Se però dopo questi trattamenti la malattia si presenta in primavera/estate allora per debellarla non ci sono trattamenti biologici e devi trattare con fungicidi come i ditiocarbammati (ziram/thiram/mancozeb) oppure con i sistemici che sono più efficaci a malattia iniziata (tebuconazolo/difenoconazolo), attenzione che però sono tutti dannosi quindi ti consiglio di prevenire in autunno con la poltiglia bordolese.
Ciao Andrea,
mi scuso se rispondo solo ora.
Grazie per la spiegazione e i suggerimenti.
Alla fine avevo dato solo del verde rame . Sono venuti tantissimi frutti , ma piuttosto piccoli e di scarsa qualita'. Poi io li anche colti quando erano troppo acerbi . Insomma ne sono usciti 6 o 7 vasetti di marmellata. L'anno scorso ne erano usciti almeno una quindicina .
L'albero di fatto ogni anno ha manifestato i sintomi evidenti della bolla, quest'anno provero' seguendo meticolosamente i tuoi suggerimenti , sicuramente andra' meglio.
L'ho gia' potato , sicuramente energicamente , peccato non aver fatto la foto pre potatura.
Tra qualche settimana acquistero' la poltiglia bordolese e comincero' il trattamento. foto pesco.jpg

Scusate , prima che mi chiudano la discussione , la foto e' troppo grande? e' comunque 800x600 pixel.
 

Drengot76

Aspirante Giardinauta
mi permetto di aggiungere che in biologico molti consigliano di aggiungere propoli al secondo trattamento a base di rame (prima dell'apertura delle gemme). visto che di piante ne hai una sola, il propoli è una soluzione sostenibile economicamente.


Grazie per il suggerimento.
Un dubbio , ma in alternativa alla poltiglia bordolese va bene anche il verde rame o sono comunque sostanze diverse con effetti diversi ?
grazie
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Ciao Andrea,
mi scuso se rispondo solo ora.
Grazie per la spiegazione e i suggerimenti.
Alla fine avevo dato solo del verde rame . Sono venuti tantissimi frutti , ma piuttosto piccoli e di scarsa qualita'. Poi io li anche colti quando erano troppo acerbi . Insomma ne sono usciti 6 o 7 vasetti di marmellata. L'anno scorso ne erano usciti almeno una quindicina .
L'albero di fatto ogni anno ha manifestato i sintomi evidenti della bolla, quest'anno provero' seguendo meticolosamente i tuoi suggerimenti , sicuramente andra' meglio.
L'ho gia' potato , sicuramente energicamente , peccato non aver fatto la foto pre potatura.
Tra qualche settimana acquistero' la poltiglia bordolese e comincero' il trattamento. Vedi l'allegato 671538

Scusate , prima che mi chiudano la discussione , la foto e' troppo grande? e' comunque 800x600 pixel.
i grossi rami nudi senza un rametto vanno segati a filo del tronco perchè non germoglieranno più e non usati per appendere le cose.
 
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