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Persone fragili.E' davvero un aiuto?.....

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao a tutte e tutti i forumisti,
da circa 3 mesi stanno assumendo nella nostra ASL persone davvero fragili
con problemi molto seri di droga (quotidianamente vanno al SERT)e persone molto difficili e depresse del SIM.Devo dire che lavorare con loro, secondo un progetto regionale e' davvero interessante.Si scoprono realta' allucinanti, storie molto difficili, che davvero ledono talvolta la sensibilita'.Mi fanno davvero una tenerezza e provo per loro molta solidarieta'.Un discorso invece diverso lo riscontro nelle persone drogate che anche se danno il loro aiuto, non ne vengono fuori ed anzi non vorrei che quel misero stipendio desse loro il colpo di grazia.A me pare proprio che non possono farne a meno di quela sostanza e per loro ahime' quel progetto davvero interessante rischia di trasformarsi in ben altro.Non so se voi conoscete storie simili o con voi lavori gente cosi' .Cosa ne pensate?Ciao da Saverio.a presto.
 

Antonella73

Giardinauta Senior
Ciao Saverio!
in verità, non ho mai conosciuto un tossicodipendente o ex-tale..e penso di non poterlì perciò capire appieno...ma penso che per la maggiorparte di loro le cause che conducono alla droga siano davvero una sorta di fuga da realtà veramente frustranti spesso familiari....ne ho sentite di storie "assurde" rispetto alla mia di realtà...ma mai da una persona direttamente coinvolta..

potrebbe essere una bella occasione di crescita personale, presa come stai facendo tu questa situazione...

ciao!
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Antonella 73,
sei l'unica che ha risposto alla mia question.Non so se altri del forum hanno compreso l'importanza di questo progetto sociale.Non so se hanno avuto modo di dialogare talvolta con gente simile (davvero fuori dal mondo).Peccato, a me pareva un argomento interessante in cui poter scambiare delle opinioni e dirsi delle cose.Sara' per la prossima volta.Ciao
Antonella, anche tu sei stata davvero sensibile a rispondermi.Apresto da Saverio.
 

thuya

Florello
Ciao Saverio, ti rispondo anche io.
Tu dici "è davvero un aiuto?" e io ti rispondo "certo che lo è" !!

Avere un lavoro, certo che è un aiuto!! e mammamia se lo è!!! magari è solo uno dei tanti aiuti che un tossicodipendente può avere, ce ne saranno sicuramente molti altri...
e poi tu dici "misero stipendio" e io rispondo : non sono solo i tossicodipendenti a prendere un misero stipendio!! c'è una marea di gente, spesso anche laureata, che lavora per la gloria o il lavoro non ce l'ha affatto!!
 
Ultima modifica:

Antonella73

Giardinauta Senior
Ciao Saverio, ti rispondo anche io.
Tu dici "è davvero un aiuto?" e io ti rispondo "certo che lo è" !!

Avere un lavoro, certo che è un aiuto!! e mammamia se lo è!!! magari è solo uno dei tanti aiuti che un tossicodipendente può avere, ce ne saranno sicuramente molti altri...
e poi tu dici "misero stipendio" e io rispondo : non sono solo i tossicodipendenti a prendere un misero stipendio!! c'è una marea di gente, spesso anche laureata, che lavora per la gloria o il lavoro non ce l'ha affatto!!

io penso che Saverio avesse paura che per persone appena uscite da una struttura in cui si è sotto controllo in tutto, lo stipendio e quindi soldini a portata di mano, non possa essere una tentazione a comprare di nuovo la fatidica "dose"....

almeno...io l'ho vista così...
 

thuya

Florello
io penso che Saverio avesse paura che per persone appena uscite da una struttura in cui si è sotto controllo in tutto, lo stipendio e quindi soldini a portata di mano, non possa essere una tentazione a comprare di nuovo la fatidica "dose"....

almeno...io l'ho vista così...

si, ok, hai ragione, anche io ho visto questo lato della medaglia...

quello che penso io è che queste persone siano realmente fuori dalla "dipendenza" dal momento che sono uscite da una struttura e inserite in un progetto e quindi siano pronte di nuovo ad affrontare la vita e tutti i problemi che essa comporta...ecco perchè vedo nel lavoro un aiuto concreto.

se così non fosse, cioè se non fossero usciti dalla dipendenza, il fatto di avere o meno un "misero stipendio" cambierebbe di poco le cose...i soldi in qualche modo (più o meno legale!!!!) se li procurano!!!
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Thuya,
vedo che Antonella 73 ha compreso
quello che purtroppo ridico ossia quei soldi e dico purtroppo servono a queste personeche anche inserite in un progetto,continuano attraverso il S.E.R.T.
alla rieducazione, ma continuano acnhe afarsi ancora in maniera smisurata.
Sono in uno stadio avanzato di tossicodipendenza tale che quei soldi finiranno per facilitare e quindi comprasre nuove dosi sufficienti pwer il loro bisogno.
Non nascondendo anche il problema di costoro che sono inseriti all'interno della stessa struttura ospedaliera e quindi a diretto contatto con persone ignare di tutto e questo va secondo me al di la' dell' attivita' benefica sociale.
Non so se sei d'accordo.Ciao e a prestoda Saverio.
 
S

scardan123

Guest
la mia vicina di caa aveva problemi di droga (ex tossicodipendente). Io cerco di avere con lei il minimo rapporto, cioè dirsi ciao quando ci si vede di là dalla strada. Marito in carcere per droga. Non ti nascondo che mi fanno paura.
Non credo che i drogati siano davvero recuperabili e non mi piacerebbe per niente trovarmeli sul luogo di lavoro e non mi fiderei mai. Questa è la mia idea, non è intrisa di buonismo, ma meno ci ho a che fare più sono sereno.

Metterli in un ospedale a contatto con gente ignara della cosa mi sembra a dir poco crimnale, oltre che molto a rischio di denunce e grossissimi guai appena anche una minima cosa andasse storta. Fai caso di un paziente che va in bagno e trova lì uno di loro che è ricaduto in tentazione e si sta facendo una pera. Li hanno almeno dato una controllatina prima per l'epatite e l'aids? Non che solo loro possano averli, ma loro sono soggetti a rischio molto maggiore.

Mettere persone invece non drogate ma con seri problemi di personalità, tipo ipersensibili, depressi etc a lavorare con altri lo vedo rischioso per le persone fragili, perché spesso i colleghi di lavoro sono spietati e fanno presto a capire chi riuscire a tormentare, prendere in giro, tartassare etc. Quindi a meno che non siano tutti psicologi e santi, ho paura che si rischi di peggiorare la situazione di persone già molto delicate. Le vedo più a fare lavori solitari come artigianato, pittura, ceramica, e anche giardinaggio! Lì si è più a contatto con il "fare con le proprie mani", in silenzio, e questo rasserena.
 
Ultima modifica di un moderatore:

thuya

Florello
quello che purtroppo ridico ossia quei soldi e dico purtroppo servono a queste personeche anche inserite in un progetto,continuano attraverso il S.E.R.T.
alla rieducazione, ma continuano acnhe afarsi ancora in maniera smisurata.
Sono in uno stadio avanzato di tossicodipendenza tale che quei soldi finiranno per facilitare e quindi comprasre nuove dosi sufficienti pwer il loro bisogno.
.

Ok,anche io dico che molto probabilmente è così!!
Quindi diciamo che sono ancora tossicodipendenti e che utilizzano il loro stipendio per comperare droga.
Ma la domanda che faccio io è un'altra!! forse non riesco a spiegarmi, ma ci riprovo...
se non avessero il lavoro e quindi lo stipendio, non si drogherebbero???
allora basterebbe togliere i soldi a uno che si droga!!!
Se uno è tossicodipendente i soldi li trova!!!!


a questo punto io dico che la domanda che dobbiamo farci non è:
offrire un lavoro è davvero un aiuto??
bensì dobbiamo chiederci:
sono stati aiutati a sufficienza??( evidentemente no), cosa è che non ha funzionato??
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Scardan 123,
hai perfettamente ragione ed io la penso allo stesso modo ossia siccome conosco tali persone cosiddette di recupero, vedo che non recupaerano niente, anzi il contrario.Vicecersa in altra struttura un progetto nell'insieme ha interessato persone che si dedicano al giardinaggio, alla pittura , al restauro ecc. e non nell'ambito ospedaliero come noi.C'e' davvero d'aver paura e somigliano a quelle cose fintanto che non succeda qualcosa di grosso e che coinvolga poi le responsabilita' che non si sapranno mai di chi.Ciao e a presto da Saverio
 

francesco saverio

Giardinauta Senior
Ciao Thuya,
rispondo al tuo quesito.Io dico aiutiamoli, ma non mettendoli in contatto diretto con le persone cosiddette normali o bisognose di cure in Ospedale, bensi' lasciando loro il compito es. di curare dei giardini oppure fare di lavori di pitturazione o di pulizia di ambienti esterni nell'ospedale stesso.La mia avversita' e perplessita' e' quella che gente cosi' si mischi e danneggi anche inconsapevolmente altre persone poiche' e' gente senza scrupoli, ma bisognosa di aiuto e che purtroppo tutti i tentativi di rieducarli restano invani.
Spero tu sia d'accordo con me o no?.Ciao e a presto da Saverio
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
Ciao Thuya,
vedo che Antonella 73 ha compreso
quello che purtroppo ridico ossia quei soldi e dico purtroppo servono a queste personeche anche inserite in un progetto,continuano attraverso il S.E.R.T.
alla rieducazione, ma continuano acnhe afarsi ancora in maniera smisurata.
Sono in uno stadio avanzato di tossicodipendenza tale che quei soldi finiranno per facilitare e quindi comprasre nuove dosi sufficienti pwer il loro bisogno.
Non nascondendo anche il problema di costoro che sono inseriti all'interno della stessa struttura ospedaliera e quindi a diretto contatto con persone ignare di tutto e questo va secondo me al di la' dell' attivita' benefica sociale.
Non so se sei d'accordo.Ciao e a prestoda Saverio.

non credo sia una questione di soldi. se vuoi drogarti lo fai comunque, il modo lo trovi, rubi, ti prostituisci....
si tratta di dare l'occasione di girar pagina, se lo vogliono veramente, ma non credo che stipendio, poco o tanto che sia, faccia la differenza.
occorre dare nuove possibilità, occasioni, l'emarginazione non aiuta nessuno.

la mia vicina di caa aveva problemi di droga (ex tossicodipendente). Io cerco di avere con lei il minimo rapporto, cioè dirsi ciao quando ci si vede di là dalla strada. Marito in carcere per droga. Non ti nascondo che mi fanno paura.
Non credo che i drogati siano davvero recuperabili e non mi piacerebbe per niente trovarmeli sul luogo di lavoro e non mi fiderei mai. Questa è la mia idea, non è intrisa di buonismo, ma meno ci ho a che fare più sono sereno.

Metterli in un ospedale a contatto con gente ignara della cosa mi sembra a dir poco crimnale, oltre che molto a rischio di denunce e grossissimi guai appena anche una minima cosa andasse storta. Fai caso di un paziente che va in bagno e trova lì uno di loro che è ricaduto in tentazione e si sta facendo una pera. Li hanno almeno dato una controllatina prima per l'epatite e l'aids? Non che solo loro possano averli, ma loro sono soggetti a rischio molto maggiore.

Mettere persone invece non drogate ma con seri problemi di personalità, tipo ipersensibili, depressi etc a lavorare con altri lo vedo rischioso per le persone fragili, perché spesso i colleghi di lavoro sono spietati e fanno presto a capire chi riuscire a tormentare, prendere in giro, tartassare etc. Quindi a meno che non siano tutti psicologi e santi, ho paura che si rischi di peggiorare la situazione di persone già molto delicate. Le vedo più a fare lavori solitari come artigianato, pittura, ceramica, e anche giardinaggio! Lì si è più a contatto con il "fare con le proprie mani", in silenzio, e questo rasserena.

non si tratta di buonismo, ma di umanità in questo post ne dimostri pochina.

Ok,anche io dico che molto probabilmente è così!!
Quindi diciamo che sono ancora tossicodipendenti e che utilizzano il loro stipendio per comperare droga.
Ma la domanda che faccio io è un'altra!! forse non riesco a spiegarmi, ma ci riprovo...
se non avessero il lavoro e quindi lo stipendio, non si drogherebbero???
allora basterebbe togliere i soldi a uno che si droga!!!
Se uno è tossicodipendente i soldi li trova!!!!


a questo punto io dico che la domanda che dobbiamo farci non è:
offrire un lavoro è davvero un aiuto??
bensì dobbiamo chiederci:
sono stati aiutati a sufficienza??( evidentemente no), cosa è che non ha funzionato??

quoto e approvo
 

Commelina

Master Florello
posso dire la mia? qui si stanno creando due fazioni i contro e i pro. proviamo ad analizzare tutte e due le posizioni: francesco e scardan vivono sulla propria pelle la vicinanza del problema sono contro, probabilmente perchè vedono le persone che si drogano (e NON che hanno smesso)allo sbaraglio completo di un inserimento forzato e sicuramente non giusto nè per loro nè per il contesto in cui si pretenderebbe che si integrassero. thuya e antonella, rispondono con il cuore, con la consapevolezza della disperazione dei tossici senza che qualcuno allunghi una mano per cercare di salvarli da una vita terribile. secondo me tutte e due le posizioni sono legittime. la prima è pura autodifesa verso la propria persona, famiglia, bambini. la seconda è quella della compassione per persone così border line. La soluzione probabile, ma non la vedo tanto vicina, sarebbe che le strutture che provvedono al reinserimento facciano un lavoro più serio, senza far pesare il problema sul collo dei colleghi di lavoro, ma che seguano da vicino o comunque inseriscano in ambienti dove non possano fare troppi danni. secondo me l'ambiente ospedaliero non è il massimo per il reinserimento dei tossici, hanno a che fare continuamento con armadietti di medicine, con siringhe che sono per loro un macabro simbolo. e poi soprattutto con persone malate che in quel momento di fragilità dovrebbere trovarsi in un ambiente il più possibile sereno.
 

thuya

Florello
posso dire la mia? .

ci mancherebbe!!! avanti!!

la seconda è quella della compassione per persone così border line

non so se "compassione" è il sentimento che è uscito dai miei post....comunque non è esattamente "compassione" quello che provo nei confronti dei tossicodipendenti...
io dico che offrire loro un lavoro è un aiuto concreto, una possibilità di riscatto, poi il fatto che continuino ad essere tossicodipendenti significa semplicemente che il modo con cui si è cercato di aiutarli (SERT e programmi vari di recupero...) non hanno funzionato!!
 

Blue_Angel

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti .... volevo dire la mia....non e' facile aiutare persone coinvolte dalla droga , da parte loro c'e molta diffidenza ,paura di essere criminalizzati ,
purtroppo c'e' sempre un senso di repulsione da parte di tutti verso i drogati ma un buon lavoro svolto con taaanta pazienza puo' aiutare quasi sempre e comunque colpa della famiglia poi della societa'.....
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
thuya e antonella, rispondono con il cuore, con la consapevolezza della disperazione dei tossici senza che qualcuno allunghi una mano per cercare di salvarli da una vita terribile. secondo me tutte e due le posizioni sono legittime. quote]

non credo che la mia sia una risposta data solo con il cuore, ma con la logica e il buon senso, non è compassione, anzi a dirti la verità spesso provo un misto di rabbia e forse compassione.
capisco la paura e la diffidenza, ma sicuramente discriminare e relegare in qualche cantuccio che protegga noi, quelli normali, non credo sia il modo per risolvere il problema.
rischiamo di mandare in malora anni di lavoro fatto da chi è direttamente e seriamente coinvolto nel recupero di chi ha questi problemi. io non sto dicendo poverini, anzi mi verrebbe da dirti, brutto...........datti na mossa e esci da questa situazione, ma so che non è così facile, altrimente non ci sarebbe il problema. certo è che relegarli a fare l'uncinetto lontano da noi che abbiamo già una valanga di difficoltà e perdipiù veniamo turbati da questi, non mi sembra il modo giusto per affrontare il problema.

ci mancherebbe!!! avanti!!



non so se "compassione" è il sentimento che è uscito dai miei post....comunque non è esattamente "compassione" quello che provo nei confronti dei tossicodipendenti...
io dico che offrire loro un lavoro è un aiuto concreto, una possibilità di riscatto, poi il fatto che continuino ad essere tossicodipendenti significa semplicemente che il modo con cui si è cercato di aiutarli (SERT e programmi vari di recupero...) non hanno funzionato!!

quoto per la seconda volta
 

thuya

Florello
non credo che la mia sia una risposta data solo con il cuore, ma con la logica e il buon senso, non è compassione, anzi a dirti la verità spesso provo un misto di rabbia e forse compassione.
esatto!!! anche io credo di aver risposto molto più con la testa che con il cuore!!!

se avessi risposto con il cuore, probabilmente sarei stata molto più dura....
 

desi655

Florello
Oso intromettermi.
Qui abbiamo a che fare con persone tossicodipendenti che ancora si drogano...adesso so che mi darete tutti contro,ma non trovo giusto che a queste persone venga offerto un lavoro con uno stipendio(seppur minimo) e altre persone con famiglie devono elemosinare per arrivare alla fine del mese.Scusate ma che senso ha dare un lavoro pagato a persone che si sa benissimo come useranno i soldi?Mi dispiace ma non ci sto.L'aiuto mi va bene se prima tutte le persone che hanno problemi (e che non se le sono andate a cercare dorgandosi)vengono aiutate e poi si può dare un'aiuto alle persone con problemi d'alcol,droga,gioco d'azzardo...ecc...
Ho visto troppe persone con problemi come violenze mancanza di lavoro,figli a carico,essere dimenticate dalla società,vi ricordo che c'è gente che dopo terremoti e alluvioni ancora vive nelle baracche....vi sembrerò ipocrita e sono d'accordo nell'aiutare persone in difficoltà ma prima andiamo a fare una scaletta di chi ne ha veramente più bisogno...
 

Antonella73

Giardinauta Senior
Oso intromettermi.
Qui abbiamo a che fare con persone tossicodipendenti che ancora si drogano...adesso so che mi darete tutti contro,ma non trovo giusto che a queste persone venga offerto un lavoro con uno stipendio(seppur minimo) e altre persone con famiglie devono elemosinare per arrivare alla fine del mese.Scusate ma che senso ha dare un lavoro pagato a persone che si sa benissimo come useranno i soldi?Mi dispiace ma non ci sto.L'aiuto mi va bene se prima tutte le persone che hanno problemi (e che non se le sono andate a cercare dorgandosi)vengono aiutate e poi si può dare un'aiuto alle persone con problemi d'alcol,droga,gioco d'azzardo...ecc...
Ho visto troppe persone con problemi come violenze mancanza di lavoro,figli a carico,essere dimenticate dalla società,vi ricordo che c'è gente che dopo terremoti e alluvioni ancora vive nelle baracche....vi sembrerò ipocrita e sono d'accordo nell'aiutare persone in difficoltà ma prima andiamo a fare una scaletta di chi ne ha veramente più bisogno...

dico solo..

Amen.
 

desi655

Florello
lo prendo come un complimento o quando andrò nel pannello della mia reputazione troverò casualmete alcuni pallini rossi?
 
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