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Pero o melo autofertileÈ

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Buonasera,
Volevo sapere se esistono piante di pero o melo autofertili.
Ho una pianta di pero Abate da circa tre anni. Tutti gli anni fa un sacco di fiori ma poi cadono tutti senza fare neanche una pera.
Per caso il pero Abate non è autofertile?
Se fosse così, dovrei aggiungere un’altra pianta di pero per avere dei frutti?
Andrebbe bene anche un pero nano qualsiasi (vista la mancanza di spazio) oppure occorre una razza in particolare?
Grazie
 

PeLLe

Giardinauta Senior
Ciao Zeliar.
Al link qui di fianco trovi gli impollinatori per le varietà di pero più diffuse: http://www.infokeeper.it/keeperfiles/creso/attach/Pero_varietà e portinnesti consigliati.pdf

Come vedi la varietà Abate si fa impollinare da William, Kaiser, Passa Crassana e Coscia.
Se non hai spazio in giardino/orto potresti pensare di innestare un paio di rami di una o due varietà di quelle che ti ho riportato sul tuo pero Abate, in modo che in una pianta sola hai tutto quello che ti serve.
Ti dico, però, che ora è tardi per fare l'innesto: se ne riparlerà la prossima primavera.
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Grazie PeLLe.
Il problema è che non ho mai fatto un innesto in vita mia e non so se ne sono capace.
Il mio pero è composto da tre branche principali disposte a vaso policonico. Diresti di tagliarne una alla base e su questa innestare un ramo di pero william/ coscia?
Dopo l’albero produrrebbe entrambe le tipologie di pera?
Inoltre i rami che mi servono per fare l’innesto dove li posso trovare? Li vendono oppure devo andare in giro alla ricerca di un pero di una di quelle specie?
Il periodo sarebbe prima della ripresa vegetativa ( inizio Marzo?).
L’alternativa comunque è quella di mettere un altra pianta di pero (anche nano) vicino a quella giusto? A quanto mi sembra di aver capito, il pero abate necessita di un impollinatore altrimenti non fruttificherà mai giusto?
Peri autofertili non ci sono?
Grazie ancora
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Ho scoperto che il mio vicino nel giardino ha due peri, un abate ed un william ( anche se non è sicuro della razza di quest’ultimo) . Il suo pero Abate riesce alcune volte a fruttificare ( non tutti gli anni). È possibile che il suo william non riesce ad impollinare il mio pero? Forse perché è troppo distante? Saranno più di 20 metri.
Inoltre tornando al discorso dell’innesto, potrei provare a farlo a gemma dormiente a fine agosto utilizzando una gemma del pero william del vicino sul tronco principale del mio Abate?
Infine, se fossi al perso, se metto vicino al mio Abate un pero nano, quest’ultimo potrebbe farmi da impollinatore?
Ringrazio chiunque possa rispondermi.
 

PeLLe

Giardinauta Senior
Ciao @Zeliar .
Allora, come vedi dal file che ti ho girato il pero William impollina il pero Abate.
Di conseguenza se il tuo vicino ha due peri, un William e un Abate, sicuramente l'Abate produrrà le pere grazie all'impollinazione del William. Ovviamente devono esserci una serie di condizioni favorevoli, quali la presenza di insetti impollinatori (api, bombi, ecc...), il vento che aiuta nell'impollinazione e non devono essere fatti trattamenti chimici sulle piante in fiore pena la morte degli insetti impollinatori.

Considera che gli insetti impollinatori sono in grado di impollinare piante anche a centinaia di metri di distanza quindi mi sento di dire che i 20m tra casa tua e quella del tuo vicino non sono limitanti a livello di potenzialità di impollinazione. Altro aspetto da considerare è quanti fiori sono fiori sul William e sull'Abate del tuo vicino. Gli insetti impollinatori potrebbero avere permesso l'impollinazione tra le piante del tuo vicino, visto che saranno a poca distanza tra loro, e non aver portato polline al tuo Abate a causa di carenza di fiori o di polline sulla pianta di partenza (in questo caso il pero William del tuo vicino).
Altra ipotesi è che il tuo vicino non abbia un pero William ma che il suo Abate venga impollinato da qualche altro pero impollinatore più distante. Oppure che il suo per "non William" abbia un polline che riesce solo in parte ad impollinare il suo Abate visto che si trova in prossimità del "non William".

Sta di fatto che sicuramente se acquisti un pero William nano in vaso e lo piazzi vicino al tuo Abate, quest'ultimo verrà impollinato.

Altrimenti, come ti dissi, dovresti fare un innesto prelevando la marza di un William (o uno degli altri impollinatori per il tuo Abate) e porlo su una branca del tuo Abate.
Puoi tentare l'innesto a gemma dormiente da fine agosto a settembre. Nel caso in cui non attecchisse a fine inverno 2021 puoi fare un innesto a triangolo.
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Grazie mille PeLLe della risposta.
È stato molto preciso e gentile.
Se possibile volevo chiederle un’ultima cosa.
Per l’innesto a triangolo su una branca, devo per forza tagliare di netto una delle tre branche principali oppure posso usare anche un ramo secondario ma più piccolo e più distante dall’inizio del palco (dico questo per cercare di mantenere un certo equilibrio della chioma per non sciupare troppo la forma della pianta).
Inoltre, per quanto riguarda il pero nano, non so se esiste la pianta di william nana o di un’altra razza compatibile sempre nana perché tutte le volte che la trovo da un rivenditore, spesso è indicata con la dicitura “pero nano” senza indicarne il tipo di razza.
È possibile che nanizzata ci sia solo un tipo di razza che non appartiene a nessuna di quelle elencate e adatte all’impollinazione dell’Abate.
Grazie ancora
Le mando anche una foto del mio pero.
 

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PeLLe

Giardinauta Senior
Ciao @Zeliar .
Diamoci pure del "tu" sul forum, è un luogo "amichevole" dove ci si scambiano volentieri quattro chiacchiere :)

Per l'innesto a triangolo puoi anche utilizzare un ramo secondario, che non sia una delle branche principali. Ovviamente devi avere la marza che prelevi dal pero che metterai sul tuo del diametro più piccolo del ramo su cui effettuerai l'innesto.
Non scegliere un rametto microscopico su cui effettuare l'innesto, perché se su quel ramo arriverà poca linfa ci metterà qualche anno a crescere a sufficienza per produrre dei fiori che impollineranno il tuo Abate. Considera inoltre che i fiori del tuo ramo innestato potrebbero produrre pere e, quindi, non devi vedere la marza che innesti come un ramo "sprecato".

Per quanto riguarda il discorso del pero "nano", considera che ogni rivenditore dovrebbe sapere che varietà di pero è stata innestata sul portainnesto nanizzante che mantiene la pianta piccola. Quindi evita di acquistare piante che hanno solamente la dicitura "nano"; questo nome ti fa capire che la pianta rimarrà di dimensioni contenute, ma non ti dice nulla sulla tipologia di frutto prodotto.
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Grazie mille,
Adesso la prima cosa che farò sarà quella di provare in innesto a gemma dormiente e successivamente i primi di Marzo, proverò l’innesto a triangolo.
Userò come marze quelle del pero William del mio vicino perché non saprei dove andare a cercarne altre sperando che sia davvero un William e non un altro Abate.
Comunque, anche se non fosse un William o un pero della lista di impollinatori consigliati, dovrebbe migliorare ugualmente l’impollinazione?
Se poi gli innesti non attecchiscono, da ultimo proverò a trovare un pero nano di una razza compatibile anche se sarà dura visto che spesso, nemmeno i rivenditori sanno dirmi di quale razza appartiene il pero nano che vendono.
Spero un giorno di riuscire a ricavare qualche pera dal mio Abate e se così fosse te lo dirò:).
Grazie ancora
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Scusa ma mi è venuto un altro dubbio.
La mia pianta di pero l’ho messa a dimora già da tre anni.
Il problema è che in questi anni non è mai cresciuta molto ma è rimasta piuttosto piccola con le tre branchie principali piuttosto esili e sottili.
La pianta non produce mai polloni e tutti gli inverni provvedo a concimarla con stallatico in pellet con aggiunta di concime chimico in primavera.
Quest’inverno non l’ho nemmeno potata per paura di indebolire ulteriormente la pianta.
La foto te l’avevo mandata e se vuoi te ne faccio altre.
La pianta l’acquistai ad un Garden e non so quale sia il portainnesto.
La forma di allevamento è a vaso.
Però dopo tre anni forse doveva essere più grande e soprattutto mi preoccupano le branche molto esili che avranno un diametro all’inizio del palco di circa 2 cm.
Forse è anche per questo che non produce frutti.
Cosa potrei fare per dare vigore alla pianta e ingrossare le branche ed il tronco?
Grazie mille
 

DonPeppeSole

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, vorrei chiedere anch’io consiglio sulla scelta di un albero da frutto, da impiantare in una buca non troppo profonda perché tempo addietro occupata da pino poi tolto che pare abbia bloccata possibilità eccessive di formare nuove radici.
Preferirei quindi una varietà che possa vegetare bene anche senza troppe radici, magari autofertile o capace di impollinare gli unici altri alberi da frutto presenti nei paraggi(distano 6-10 metri) che sono un melo cotogno e caco melo. :)
 

Zeliar

Aspirante Giardinauta
Allego le foto del mio pero Abate nella forma generale, del portainnesto, del palco da cui partono le tre branche principali ( ho messo anche un metro per farti capire meglio le dimensioni) e di ciascuna branca.
Considera che la pianta la misi a Novembre 2017.
Secondo me ha lo scheletro poco robusto che a mio avviso non riuscirebbe senz’altro a supportare il peso di una pera.
Probabilmente, quando la comprai, sbagliai anche nel fare la potatura di formazione perché tagliai il fittone centrale lasciando solo le tre branche sui lati per formare la forma a vaso (non so se questa forma di allevamento è adatta al pero).
Da allora, ha solamente allungato le tre branche e formato qualche rametto sui lati.
Non so se dovrei fare una potatura più energica raccorciando le tre branche principali per rinforzare la pianta e favorire la formazione di rami nuovi.
Allego anche una foto panoramica della pianta di quest’inverno senza foglie per vedere meglio lo scheletro.
Grazie.
 

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Zeliar

Aspirante Giardinauta
Ho aggiunto anche la foto del portainnesto e quelle fatte quest’inverno senza foglie.
 

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PeLLe

Giardinauta Senior
Ciao @Zeliar e grazie per le fotografie che hai caricato.
Da quello che vedo il tuo pero è perfettamente in salute e non noto grossi problemi di crescita. Il tronco è proporzionato alle dimensioni delle tre branche e la vegetazione è anch'essa proporzionata al resto.
Tu hai messo a dimora la pianta a fine 2017 e, dunque, la pianta è come se fosse in terra da 2 anni. Inoltre, avendo cimato l'astone principale è come se tu abbia acquistato una pianta di 1 anno (non so se avevi acquistato una pianta a radice nuda le quali sono tutte effettivamente da 1 anno o se hai acquistato una pianta in vaso che solitamente hanno 2 o 3 anni). Sta di fatto che avendo cimato l'astone (sia se fosse stata una pianta a radice nuda sia se fosse stata in vaso) è come se quella pianta ha 3 anni.
Una pianta di 3 anni con una crescita come quella che vediamo non mi da l'idea che qualcosa non vada. Credo, però, che sia stata innestata su un portainnesto abbastanza debole che lascerà comunque la pianta generalmente piccola. Se i rami prodotti lo scorso anno sono stati abbastanza corti (e mi sembra di capire che lo siano stati) probabilmente il portainnesto è di bassa vigoria. Considera che la VIGORIA non va per forza di cose nella stessa direzione della PRODUTTIVITA'. Se sai gestire bene una pianta con poca vigoria sappi che otterrai comunque un raccolto favoloso in termini di quantità (e anche di qualità)! :D
Pensa, ad esempio, ai frutteti dove impiantano meli in Trentino o anche peri. Sono piantine deboli che vengono piantumate a 1,5m/2m di distanza l'una dall'altra e allevandole a fusetto o a palmetta riescono a produrre veramente tanto.

Se l'ipotesi che ho fatto relativa all'impiego di un portainnesto debole fosse vera, ti dico che l'allevamento a vaso non sarebbe molto indicato, poiché quella pianta avrà bisogno di sostegni meccanici per reggere la produzione tra qualche anno. Infatti, sempre tornando all'esempio delle mele/pere coltivate nelle coltivazioni intensive, tutte le piantine sono sostenute da fili/tutori al fine di permettere alla pianta di crescere correttamente e non rompersi. Ti metto una fotografia per capire la tecnica di allevamento di mele/pere innestate su portainnesti deboli.
Comunque sia, nel tuo caso, essendo che hai già impostato il pero a vaso mantienilo cosi. Dovrai magari mettere un paio di paletti tra un paio di anni quando la produzione aumenterà in modo da garantire il sostegno adeguato alla pianta.
Altra cosa: mantieni magari concimato con un concime che fornisca una buona quantità di azoto alla pianta: l'azoto da vigore alla vegetazione.
 

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Zeliar

Aspirante Giardinauta
Grazie mille PeLLe della risposta.
La pianta non era a radice nuda ma era in vaso.
La mia paura è che la forma a vaso non consente la produzione di nuovi rami.
Infatti i rami presenti sono sempre gli stessi che tutti gli anni si allungano solo di pochi centimetri senza però produrre nuovi germogli dalle branche principali.
Quest’ultime continuano a svilupparsi in altezza ( sempre comunque di pochi centimetri all’anno). Pensavo, durante il prossimo inverno, di fare su queste tre branche principali una potatura di ritorno ad una lamburda che va verso l’esterno per vedere se rinforzo un po la struttura.
Cosa ne pensi?
Sarà giusto accorciare le branche principali oppure continuo a lasciarle andare spuntando magari solo i rametti secondari?
Inoltre, se provo a fare un innesto a gemma dormiente necessario all’impollinazione, l’innesto sarà più complicato farlo se il portainnesto è debole?
Grazie ancora
 

PeLLe

Giardinauta Senior
Ciao Zeliar.
Essendo innestato su un portainnesto debole la pianta vegeta comunque poco, quindi qualsiasi forma tu gli dia non farà mai dei grandi getti di vegetazione. Potresti comunque provare a far spingere bene sulla vegetazione usando un concime con un buon apporto di azoto.
Il mio consiglio comunque è quello di mantenere le branche principali senza potarle e, magari, di allargarle ulteriormente tra loro in modo da permettere l'emissione di getti secondari che si svilupperanno a lisca di pesce sulle branche.

Per l'innesto non preoccuparti del portainnesto. Il portainnesto identifica la capacità di resistenza ad alcune avversità, la vigoria della pianta e quando esso è in grado di alimentare una pianta. Il portainnesto non pregiudica la bontà dell'innesto.
 
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