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per Ugo sulle rose

Paola-Luna

Florello
ciao 'papà Ugo' (ti chiamo così perchè sei il nostro paparino.....e tutti pendiamo dalle tue labbra..) stò leggendo quà e là sulle rose ed in previsione di acquisti e potature, ho da porti alcune domande:
1. quando si acquista una pianta di rose a 'radice nuda', i rami sono spesso ricoperti da una pellicola di 'cera' (?).... è da togliere o da lasciare??? le gemme cacciano lo stesso, ma è molto antiestetica...
2. mi è capitato di acquistare rose a radice nuda, e sulla confezione vi era scritto di NON togliere la segatura umida che avvolgeva le radici nel pacco e di interrarle con tutta la 'pappa'..... è vero o meno??? Ho letto che la segatura dovrebbe essere tolta... cosa devo fare con le prossime che acquisterò?
3. per piantare rose in terra piena, sono da preferire le rose a radice nuda o quelle in vaso (da trapiantare)????
4. ho letto che al momento della messa a dimora, i rami e le radici devono essere potati ....... cosa poto se già sono corti una trentina di cm.????
5. ho ancora letto che al momento della messa a dimora, nella buca non và aggiungo letame e nemmeno compost.... ma và posato solo sopra, al termine del trapianto... è vero???
6. ho letto (ma quanto leggo!!!!) che prima del trapianto le rose vanno messe in acqua 12 ore prima, completamente, parte aerea e radici......anche la parte aerea?????
spero di ricevere presto tue informazioni.... grazie e baci
 
U

Ugo Laneri

Guest
Ciao Paola. Mi hai fatto veramente ridere chiamandomi paparino; tra colleghi scherzosamente mi chiamano anche "nonno Ugo", ma ormai molti di loro sono veramente nonni, io solo potenziale, con un figlio sposato di quasi 32 anni. Ti ringrazio dei complimenti. In realtà temevo che sarebbe successo prima o poi: per quanto abbia qualche conoscenza anche sulle rose, non sono in grado di rispondere da vero esperto alle tue domande (anzi, se c'è qualcuno più esperto, mi corregga se sbaglio); provo: 1) la cera viene messa sui rami delle rose a radice nuda per evitarne la disidratazione; quindi io suggerirei di toglierla quando la pianta ricomincia a vegetare. 2)se è veramente solo segatura non mi so spiegare perchè non vada tolta, ma d'altro canto se è raccomandato così ed i risultati ottenuti lasciandola sono buoni, perchè fare altrimenti?; 3)la differenza tra le piante a radice nuda e quelle in vaso è di livello commerciale legato anche al trasporto; le prime costano di meno ma bisogna metterle a dimora quando la pianta è ancora in riposo (ma si può controllare la sanità anche delle radici); le seconde possono essere messe a dimora in diversi periodi dell'anno. 4) quando le piante acquistate sono già state potate a sufficienza, mi pare naturale lasciarle così nella messa a dimora; 5)effettivamente si raccomanda di non mettere a contatto letame o compost anche se maturo con le radici appena impiantate, ma di fare una concimazione di fondo (con sopra uno strato di terra che verrà a contatto con le radici), oppure letamare in superficie. 6)non so che dirti; un'immersione totale in acqua di una pianta che ha viaggiato e si è sicuramente un po' disidratata potrebbe essere opportuna
Ciao, Ugo
 

Paola-Luna

Florello
grazie per le risposte..... avrei però ancora qualche domanda......
1. sui cataloghi o libri di rose, si trova scritto, vicino al nome della rosa, la X.... cosa vuol dire??? incrocio????
2. alcuni nomi sono tra virgolette "", perchè???
3. alcuni nomi sono preceduti da un pallino nero, perchè????
grazie.... ah, un'ultima cosa.... ho fatto una selezione delle rose coltivabili nella mia zona, a quota elevata, dal libro 'Rose e roseti' di Woessner (Edagricole) e ne ho ricavate circa una quarantina potenzialmente adattabili..... purtroppo sui cataloghi che ho (Barni, Eve, Austin) ne ho trovate solo 4/5, perchè tutte le altre non esistono in commercio????
 

Paola-Luna

Florello
un'altra cosa vorrei chiederti: perchè talvolta le rose hanno due nomi? Ed in alcuni cataloghi ne appare uno e su un altro appare il secondo? Ho notato che c'è un po' di confusione. Ad esempio: ho trovato sotto il nome di 'Gloria Dei' sia la rosa 'Mme A. Meilland' che la rosa 'Ena Harkness'..... oltre a questo, la stessa Gloria Dei (ma a quale rosa corrisponde???) in America viene chiamata 'Peace', in Germania e GB 'Gloria Dei' ed in Italia 'Gioia'...... perchè tutta stà confusione????
 
U

Ugo Laneri

Guest
Paola, fai bene a domandare. La x dopo il nome di un genere (es. Rosa x alba, Pelargonium x hortorum) è il modo corretto, secondo il Codice di Nomenclatura delle Piante Coltivate, per indicare che si tratta di una specie ibrida tra due o più specie (quindi ibrido interspecifico); Rosa x alba infatti è considerata ibrida tra R. damascena e R. canina (a sua volta R. x damascena è considerata ibrida tra R. gallica e R. phoenicea); P. x hortorum, il comune geranio zonale, è considerato ibrido tra P. zonale e P. inquinans. Una x davanti al genere (es. xLaeliocattleya o xCupressocyparis) indica un ibrido intergenerico, cioè tra 2 (o più) generi, rispettivamente Laelia e Cattleya, Cupressus e Chamaecyparis. I nomi tra virgolette indicano la cultivar (da "cultivated variety", abbreviato cv), che viene ottenuta per incrocio e/o selezione e poi moltiplicata per propagazione vegetativa; le cv possono essere di specie botaniche o di ibridi più o meno complessi, di cui talvolta non si conosce la genealogia. Es. Rosa gallica 'Scharlachglut'; Rosa x damascena 'Kazanlik'; Rosa ' Gloire de Dijon', di cui non è certa l'origine e viene talvolta considerata una Tea o una Noisette.
I pallini neri fanno parte della grafica.
Reperire tutte le rose che uno cerca è quasi impossibile; anche i vivaisti più forniti hanno dei limiti e col tempo varia il loro assortimento, tranne poche cv.
Perché i nomi di una stessa cv siano diversi tra una nazione e l'altra me lo spiego solo col tentativo di proporre qualcosa di nuovo, magari non pagando le royalties al costitutore (ma con le tecniche molecolari oggi è possibile dimostrare che effettivamente si tratta di una stessa cv, con lo stesso patrimonio genetico)
Ciao, Ugo
 
P

pape

Guest
Cara Paola -Luna, ho trovato la risposta alla tua domanda sui molti nomi della rosa Peace-Gloria Dei-Gioia visitando il sito della "American rose society". La pianta in questione fu ibridata in Francia da Meilland nel 1939. Alla vigilia dell'invasione tedesca a Parigi la rosa venne spedita a diversi amici dell'ibridatore in Italia, Germania e Stati Uniti. Dopo la fine della seconda guerra mondiale le piante vennero offerte sul mercato con un nome diverso a seconda del paese in cui erano arrivate: Peace in U.S.A., Gioia in Italia e Gloria Dei in Germania. In Francia la rosa mantenne il suo nome originale: Mme A. Meilland, in onore alla madre dell'ibridatore. Ciao, Pape.
 

Paola-Luna

Florello
tutto questo lo sapevo anche io...... mi dà solo 'fastidio' il fatto che su un catalogo trovi la rosa in questione con un nome, mentre su un altro catalogo la trovi con tutto un altro nome.... se queste cose non si sanno, si rischia di lasciarsi perdere nel grande mondo delle rose: la mia domanda era più semplice..... ovvero, perchè se non altro, visto che le esigenze di mercato più o meno legale non lo consentono, non mettere vicino alla rosa 'Peace' anche la dicitura Mme. A. Meilland?????
 
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