La normativa fitosanitaria vigente prescrive la tracciabilità di date specie vegetali nei loro spostamenti all’interno della Comunità Europea attraverso un documento chiamato passaporto delle piante.
Dette specie sono elencate in un allegato del D.Lgs. 214/2005 . Il passaporto viene fornito a tutti i produttori-vivaisti e deve accompagnare la pianta fino all'ultimo dettagliante (va poi conservato per un anno, dunque non è previsto il trasferimento all'acquirente consumatore finale); il passaporto è compilato dal produttore che attesta la conformità del prodotto alla normativa fitosanitaria, in particolare per quanto riguarda gli organismi nocivi da quarantena tra cui rientra il punteruolo rosso (esiste un elenco di specie vegetali sensibili a tale parassita tra cui
Phoenix canariensis: la norma di riferimento è il D.M. 07/02/2011).
Esiste un Registro Ufficiale dei Produttori (RUP) a cui occorre iscriversi per ottenere l'autorizzazione a rilasciare il PP (Passaporto Piante); il responsabile dell'autorizzazione è il SFR (Sevizio Fitosanitario Regionale).
Il passaporto si presenta in forma di etichetta che va appiccitata sui vegetali e sui prodotti vegetali, oppure sugli imballaggi o sui veicoli di trasporto, allo scopo di impedirne il reimpiego. In caso di passaggi del materiale la movimentazione viene registrata su apposito registro vidimato da SFR. Esiste anche un Passaporto Semplificato (in forma di documento commerciale) e un Passaporto di Sostituzione (se si suddividono le partire dei vegetali).
P.S. Io sconsiglierei di acquistare una P. canariensis, tanto più che ormai questo insetto è presente praticamente in tutte le regioni italiane dove vive questa palma; se proprio vuoi farlo conserva la fattura, ma in caso di attacco da punteruolo rosso mi pare assai difficile dimostrare che ne era già affetta.